La valutazione della qualità ambientale del Padule di Fucecchio

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Nell’ambito della convenzione stipulata fra Arpat , Provincia di
Pistoia, Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio, Centro di Ricerca Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio e Acque Ingegneria , il Dipartimento Provinciale di Pistoia Arpat ha realizzato lo studio per la «Valutazione della qualità Ambientale del Padule di Fucecchio – 2006»

L’area umida di Fucecchio è un cratere palustre di origine naturale, situato ad una altezza compresa tra i 12-15 m s.l.m.
Attualmente è la più grande distesa palustre interna in Italia ed una tra le più importanti zone umide della Toscana ed in esso ricadono, del tutto o in parte, i territori di sedici comuni di cui due della provincia di Firenze, due della provincia di Lucca e dodici della provincia di Pistoia. Da qui l’importanza di controllare le condizioni ambientali dell’intera area e, la sottoscrizione dell’accordo di programma per la ristrutturazione della depurazione civile in Valdinievole, è stato l’occasione per la realizzazione dello studio di valutazione, poiché i principali fattori di pressione che interferiscono con la risorsa idrica e quindi,complessivamente sullo stato ambientale del Padule sembrano proprio essere
legati agli scarichi civili e industriali del comprensorio.
Il monitoraggio ha interessato 15 postazioni posizionate
lungo i corsi d’acqua principali affluenti nell’area del Padule nelle quali sono state indagate acque, sedimenti e organismi viventi macroinvertebrati per la determinazione dell’I.b.e. e crostacei per la verifica del bioaccumulo di metalli pesanti).
In tutte le postazioni di monitoraggio sono stati ricercati
caratteristiche generali ( odore, colore, materiali sospesi)e parametri fisici e chimici di base (Ossigeno disciolto, Bod5, Cod, ammonio, nitrati, nitriti, fosforo totale ed escherichia coli), composti organoalogenati bassobollenti, tensioattivi e fitofarmaci. Elaborati tutti i dati si è potuto esprimere un indice
di qualità ambientale globale che ha permesso di assegnare le singole postazioni in una delle 10 classi individuate il cui risultato è un numero compreso fra 0 e 2. I risultati sono stati confrontati anche con le indagini condotte negli anni passati; mentre, a partire dalla grave situazione presente negli anni
’70 del secolo scorso, si è avuto prima un graduale miglioramento in virtù di normative specifiche di tutela delle acque da scarichi industriali, da alcuni anni si riscontrano preoccupanti segnali negativi sulla qualità delle acque immesse, riconducibili ad una maggiore pressione esercitata
dagli effluenti degli impianti di depurazione civili.
Non va sottovalutato il fattore climatico: si assiste ad un progressivo inaridimento, conseguenza della diminuzione delle precipitazioni e dell’aumento delle temperature medie che determinano un aumento del deficit idrico. L’ecosistema del Padule di Fucecchio potrà subire nel prossimo futuro, evoluzioni che conseguiranno anche alle iniziative di gestione delle acque e del territorio; si tratta di scelte da valutare attentamente ex ante, in itinere, ex post, tenendo conto degli impatti ambientali che economici e sociali che inevitabilmente si manifesteranno. Ci auguriamo che questi cambiamenti
vadano nella direzione di un miglioramento qualitativo, ma anche quantitativo di tutte le sue risorse ambientali ed in particolare di quelle risorse idriche.