Muore un cucciolo di orso

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Nel Parco d’Abruzzo. Faceva parte di 16 nati in questi ultimi due anni. Indagini in corso

 

Sembra quasi una maledizione, commenta subito il Presidente del Parco Giuseppe Rossi. È una cosa incredibile, anche per il momento in cui arriva: dopo appena un’ora dalla divulgazione dei bei risultati di un monitoraggio sulla popolazione di cuccioli di orso nel Parco, uno di questi viene rinvenuto morto. Non si riesce a dare una bella notizia, che subito ne arriva un’altra a vanificarla, quasi fosse strumentale a tenere il nostro Parco sotto continua tensione. È sfortuna? O che altro? Sembra quasi un richiamo a voler significare che in questo nostro Parco è vietato esultare, commenta ancora amaro il Presidente Rossi.

Infatti, mentre esultiamo per l’avvistamento di 6 bellissimi cuccioli di orso marsicano dell’anno, ricordando anche quello di altri 10 cuccioli dell’anno precedente, e con entusiasmo rendiamo partecipi la comunità di questo splendido avvenimento, uno di questi cuccioli viene trovato cadavere, in località Balzo della Croce, a poche centinaia di metri dal centro abitato di Pescasseroli.

Si tratta di un bell’orsacchiotto, dell’età di 16 mesi, del peso di 30 Kg, munito di marca trasmittente auricolare che permetteva di seguirlo nei suoi spostamenti. E proprio dal segnale di mortalità emesso dalla marca è stato possibile rinvenire sollecitamente il corpo.

L’orsacchiotto, che frequentava la zona con il fratello, era costantemente seguito dalle Guardie del Parco, specialmente in questo periodo particolare della sua vita, immediatamente seguente all’avvenuto abbandono da parte della madre al termine dello svezzamento.

Uno dei 16 cuccioli viene così improvvisamente a mancare. Molto probabilmente investito da un’automobile o per caduta da una roccia. Queste sono le prime ipotesi formulate dai Veterinari, dalle Guardie del Parco e del Cta/Cfs. Nessuna altra ipotesi viene ovviamente trascurata: saranno le indagini e le analisi ad individuare le cause precise della morte.

Del cucciolo morto verranno infatti eseguiti tutti gli esami del caso, dalle radiografie alle varie analisi cliniche, presso la Università e l’Istituto Zooprofilattico di Teramo.

Ora l’augurio è che gli altri 15 cuccioli possano continuare a vivere tranquillamente, e crescere e invecchiare nel Parco, la loro casa, senza incidenti e interferenze dell’uomo, che resta comunque arbitro della loro vita. L’augurio è ancora che la sensibilità dell’uomo verso questo splendido animale possa appunto crescere sempre più, insieme al rispetto che gli è dovuto.

 

(Fonte Parco d’Abruzzo)