È rivolto agli Stati membri, enti regionali, enti locali e ai singoli cittadini per una nuova gestione sostenibile
In questi giorni a Bruxelles la Commissione europea, nella persona di Janez Poto?nik, commissario europeo per l’ambiente, ha presentato il «Libro verde» su come proteggere le foreste europee dai cambiamenti climatici, dopo la pubblicazione del «Libro bianco», dello scorso anno sull’adattamento ai cambiamenti climatici.
Lo scopo di questo «Libro verde» è avviare un dibattito pubblico sulla possibilità di un approccio europeo per la protezione, la gestione delle foreste e le informazioni sulle foreste stesse, anche nel contesto dei cambiamenti climatici. L’obiettivo è quello di garantire che le foreste europee possano continuare a svolgere tutte le attività sociali proprie, funzioni economiche e ambientali anche in futuro. Questo dibattito è stato aperto lunedì e si svolgerà sul sito web Your Voice in Europe (la Vostra voce in Europa) fino al 31 luglio; e tutti, fino alla suddetta data, potranno esprimere la loro opinione aiutando così l’Ue a decidere quali modifiche dovrebbe apportare in merito alla gestione e protezione delle foreste in Europa per effetto dei cambiamenti climatici e anche sulla politica futura.
Janez Poto?nik, durante la presentazione ha dichiarato che «le foreste europee sono una risorsa preziosa che deve essere protetta dalle conseguenze negative dei cambiamenti climatici e dal pericolo di perdita della biodiversità. Visto che svolgono funzioni sociali, economiche e ambientali di ampia portata, la posta in gioco è importante. Dobbiamo riflettere su quale valore aggiunto un’azione europea può apportare agli sforzi nazionali tesi a proteggere le foreste e ad assicurare la disponibilità di informazioni affidabili, coerenti e aggiornate sul patrimonio forestale».
Per la commissaria europea per l’azione per il clima, Connie Hedegaard, le foreste sono «enormi “serbatoi” di CO2 e quindi svolgeranno un ruolo fondamentale per contenere il riscaldamento globale al di sotto della soglia di 2°C. Garantire la continuità delle funzioni svolte dalle foreste europee è un elemento essenziale della strategia dell’Ue in materia di clima. Sono molto lieta dell’avvio tempestivo di questo dibattito. I contributi che riceveremo ci aiuteranno a progettare politiche efficaci a livello di Ue in materia di clima e foreste».
Il commissario Poto?nik ha evidenziato gli aspetti principali delle foreste europee: che ricoprono quasi 176 milioni di ettari dell’Ue (più del 42% del territorio europeo) e svolgono molteplici funzioni interdipendenti sul piano sociale, economico e ambientale. Negli ultimi 60 anni esse si sono continuamente ampliate fino a costituire oggi il 5% dell’area boschiva del mondo. Sono fonti di lavoro, reddito e materie prime per l’industria e per l’energia rinnovabile. Proteggono il suolo, gli insediamenti umani e le infrastrutture, regolano la fornitura idrica e conservano la biodiversità. Regolano inoltre le condizioni meteorologiche locali e regionali. In termini di clima, le foreste agiscono come «pozzi» che assorbono CO2 dall’atmosfera. Globalmente, dati recenti hanno dimostrato che le foreste vengono degradate e distrutte ad una velocità allarmante, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, e altri cambiamenti nell’uso del territorio su scala mondiale sono responsabili di una percentuale di emissioni globali di CO2 compresa fra il 12% e il 15%.
La situazione della copertura forestale in Europa è relativamente stabile ma non può essere sottovalutata.
«I nostri boschi – continua il commissario per l’ambiente – affrontano una serie di sfide, e dovremmo esaminare in che modo la politica dovrebbe evolvere per affrontare la questione relativa alla gestione e alla protezione forestale in Europa». Una parte importante del dibattito infatti sarà caratterizzato proprio dall’esaminare l’impatto che i cambiamenti climatici avranno sulle foreste e da come esse potrebbero reagire a questo fenomeno.
Le sfide (per la sostenibilità) che le foreste devono affrontare a causa dei cambiamenti climatici sono dovute all’aumento della temperatura media in Europa di quasi 1°C in un secolo, ed alla previsione che entro il 2100 l’aumento di 2°C; al previsto aumento della frequenza e/o l’intensità di eventi estremi, quali tempeste (come la «Xynthia» che si è abbattuta in questi giorni in Francia, Belgio e Germania, ma anche la «Gudrun» nel 2005 in Svezia, la «Kyrill» nel 2007 nell’estremo nord europeo e poi un anno fa la «Klaus» nel sud della Francia), incendi, siccità e ondate di caldo, esponendo così le foreste a ulteriori pressioni. Tutto questo porterebbe all’indebolimento della naturale capacità di adattamento degli ecosistemi proprio per la rapidità dei cambiamenti climatici dovuti alle attività umane. Così intere regioni non saranno più adatte per determinati tipi di foresta e la naturale distribuzione delle specie di alberi sarà alterata causando cambiamenti nella crescita delle foreste esistenti.
È per questo che le conoscenze attuali sugli strumenti di gestione e protezione delle foreste hanno bisogno di essere riviste. La strategia forestale attuale dell’Ue ha più di 10 anni e non può più essere in grado di rispondere pienamente alle sfide di oggi. Inoltre, il piano d’azione dell’Ue per le foreste scade il prossimo anno. È quindi giunto il momento di prendere in considerazione i cambiamenti delle molteplici funzioni che caratterizzano le foreste e trarre le conclusioni per attuare una gestione sostenibile per il futuro.
Il «Libro verde» offre tutti questi spunti utili per un vivo dibattito sulla questione foreste per stimolare gli Stati membri, gli enti regionali e locali e i singoli cittadini, su come garantire una gestione sostenibile a lungo termine delle foreste. Un invito viene fatto da Poto?nik, che prima di concludere dà altri spunti su cui discutere al di là delle sfide dovute ai cambiamenti climatici, e che sono:
– la continua perdita di biodiversità, nonostante i progressi nelle aree protette;
– l’aumento delle richieste di servizi ricreativi e di svago nelle foreste;
– l’importante ruolo che le foreste rivestono nel conseguimento degli obiettivi dell’Unione europea per le energie rinnovabili, ponendo domande aggiuntive sulla produttività delle foreste;
– questi cambiamenti stanno avvenendo nel contesto di un recente rallentamento dell’espansione della superficie forestale europea.
Nell’ambito della consultazione la Commissione organizzerà il 3 giugno a Bruxelles un seminario e un incontro con le parti interessate nel contesto della «Settimana verde». Il «Libro verde» sarà inoltre discusso alla conferenza sulla protezione delle foreste organizzata dalla presidenza spagnola a Valsain (Spagna) il 6 e 7 aprile.