Nucleare – «No al furto di Referendum»

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La protesta degli attivisti dell’Associazione è stata immediatamente interrotta dalle Forze dell’Ordine che hanno sequestrato gli striscioni, allontanato gli attivisti e trattenuto quattro di loro in Commissariato

Mentre si dà il via alla Camera alla discussione sul decreto Omnibus, con il quale il Governo vuole impedire il regolare svolgimento del Referendum sul nucleare il 12 e 13 giugno, una decina di attivisti di Greenpeace in azione di fronte all’ingresso del Parlamento aprono delle bandiere con il messaggio «Furto di Referendum. Sul nucleare si deve votare». La protesta è stata immediatamente interrotta dalle Forze dell’Ordine che hanno sequestrato gli striscioni, allontanato gli attivisti e trattenuto quattro di loro in Commissariato.

«Il Governo sta derubando gli italiani del diritto di decidere del proprio futuro – denuncia Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace -. È inammissibile che a meno di un mese dalla data prevista per il voto si voglia impedire l’espressione della volontà popolare che è chiara: in Sardegna, quasi il 98% dei votanti si è espresso contro il nucleare. Chiediamo a tutti i deputati di prendere posizione oggi contro questo furto di democrazia».

Un secondo messaggio è stato aperto in Piazza di Montecitorio con lo slogan «I pazzi siete voi. Il nucleare non è il nostro futuro» in supporto alla protesta iniziata una settimana fa dai ragazzi di www.ipazzisietevoi.org. I ragazzi, che hanno deciso di rinchiudersi in un rifugio anti-radiazioni e limitare la propria libertà fino al giorno del Referendum, vogliono, insieme a Greenpeace, scuotere le coscienze degli italiani sull’importanza del voto: i messaggi in piazza sono infatti stati preparati dai ragazzi nel rifugio.

Oltre al furto di democrazia, i ragazzi asserragliati nel rifugio www.ipazzisietevoi.org denunciano il virtuale black out mediatico sul tema referendario, nonostante la ferma presa di posizione del Presidente della Repubblica che invitava la Rai a rispettare le norme in materia di informazione al pubblico.

«Ai Deputati della Repubblica italiana chiediamo di non allinearsi alla prepotenza di un Governo irresponsabile e di contribuire con un atto coraggioso a diradare la cortina fumogena che impedisce lo svolgersi di una campagna referendaria democratica e corretta. Sul nucleare gli italiani vogliono vederci chiaro. Vogliono votare contro la follia del nucleare», conclude Barbera.

(Fonte Greenpeace)