Strage di cicogne a malta

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La Lipu chiede all’Unione europea forti sanzioni per violazione alle direttive comunitarie. «Se non ci saranno segnali urgenti e forti inizieremo un forte boicottaggio turistico»

Sette cicogne massacrate in poche ore, altre due ferite a fucilate insieme a un esemplare di mignattaio. La denuncia è della Lipu-BirdLife Italia in base alle notizie riportate dal partner maltese di BirdLife International sul proprio sito web. Le vittime facevano parte di un contingente di 200 esemplari di cicogna bianca arrivati a Malta tra mercoledì e giovedì scorso. La mobilitazione dei volontari ambientalisti di BirdLife Malta non è servita ad evitare purtroppo la strage, effettuata in più parti dell’isola ad opera di bracconieri.

E così la Lipu ha deciso di scrivere al presidente dell’Unione europea Josè Manuel Barroso, al presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek e al commissario Ue all’Ambiente Janez Potocnik. «Partecipare all’Unione europea significa garantire anche il rispetto delle direttive internazionali sulla protezione della fauna, e ciò deve valere per tutti i Paesi aderenti. Da troppo tempo, al contrario, a Malta non viene garantita la protezione agli uccelli migratori. Centinaia di bracconieri si muovono indisturbati sull’isola uccidendo, come è accaduto nei giorni scorsi, ben sette cicogne bianche, oltre ad altre specie, uccelli particolarmente protetti dalle norme internazionali e in alcuni casi minacciando i turisti e gli ambientalisti che organizzano campi di monitoraggio e di sorveglianza. Tutto ciò a danno della comunità internazionale e della biodiversità e in sfregio alla legislazione europea e alle convenzioni internazionali».

«Malta non garantisce un’attiva vigilanza e di repressione nei confronti dei cacciatori di frodo che sparano agli uccelli migratori, godendo delle opportunità finanziarie del suo ingresso nell’Ue, e non inasprisce le sanzioni ai bracconieri inserendo, ad esempio, sanzioni penali e la revoca della licenza di caccia per questi reati – commenta Fulvio Mamone Capria, vicepresidente della Lipu-Birdlife Italia -. I pochi sparuti controlli sull’isola da parte della polizia locale non hanno nessun effetto contro un esercito armato di esaltati e pericolosi bracconieri. Chiediamo all’Unione europea di aprire un procedimento nei confronti di questo Paese e di sanzionarlo duramente per questo comportamento menefreghista e intollerabile. L’Ue faccia sentire tutta la sua pressione, anche minacciando ripercussioni internazionali, affinché vengano presi provvedimenti legislativi urgenti che vadano nella direzione prevista dalle direttive comunitarie sulla protezione della fauna selvatica».

la Lipu avvierà una protesta e un boicottaggio turistico se non verranno smantellate le roccaforti dei bracconieri, informando le migliaia di italiani che si recano ogni anno a Malta delle stragi che vengono compiute a danno di uccelli rarissimi e indifesi. Se Malta non provvederà a dare immediatamente un segnale di svolta vedrà la propria immagine turistica offuscarsi in pochissimo tempo con gravi danni all’economia locale, come già accaduto in passato contro l’Italia da parte della comunità internazionale che protestò vibratamente contro gli atti di bracconaggio nel nostro Paese.

(Fonte Lipu)