L’Enpa: «Dall’Italia mutismo assoluto». Se si dovessero adottare i provvedimenti restrittivi riguarderebbero sia la caccia illegale ai cetacei sia il commercio internazionale dei prodotti derivati dai cetacei
Le sanzioni contro l’attività baleniera dell’Islanda potrebbero diventare presto realtà. Il governo statunitense ha infatti approvato una raccomandazione con la quale si chiede al presidente Obama di adottare provvedimenti restrittivi contro l’Islanda per bloccare sia la caccia illegale ai cetacei sia il commercio internazionale dei prodotti derivati dai cetacei. Il presidente Obama dovrà esprimersi sull’argomento entro i prossimi sessanta giorni.
«Se l’embargo dovesse passare, il futuro delle balene sarebbe più roseo, poiché verrebbero sanzionati nei fatti sia la caccia sia il commercio dei prodotti derivati. Ma soprattutto, verrebbe messa alle strette la politica di quei Paesi, Giappone in primis, che, con il pretesto della “ricerca scientifica” continuano a far strage di cetacei», commenta il direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri.
«Proprio per questo – prosegue Ferri – diventa assordante il silenzio tenuto dalla delegazione italiana in occasione delle recenti riunioni dell’International Whaling Commission (Iwc); vittime di una improvvisa sindrome di mutismo, i nostri delegati non hanno saputo proporre alcunché. Se si considera la ricchezza della fauna marina che abita le acque del nostro Paese, l’inedia dei nostri rappresentanti è un fatto gravissimo. Come a dire che la protezione e la tutela della biodiversità dei mari, anche i nostri ovviamente, sono argomenti che non meritano neanche una parola».
(Fonte Enpa)