Le banche utilizzano questi cospicui aiuti finanziari ed economici esclusivamente per propri fini e non per scopi sociali. Cosicché la gente continua ad indebitarsi sempre di più, le imprese a cedere ai ricatti bancari e i popoli a cadere in preda ad una tremenda depressione
Affollata e seguita la conferenza tenuta dall’economista Antonino Galloni nella sede di Accademia Kronos di Ronciglione (Viterbo) sul problema della Grande crisi globale.
Per il prof. Antonino Galloni governi e Banca Centrale europea stanno operando in maniera non corretta, stanno foraggiando le banche dei Paesi europei e non progetti di rilancio delle economie europee, nel senso di dare più soldi alle imprese, all’istruzione e alla ricerca scientifica. Le banche utilizzano questi cospicui aiuti finanziari ed economici esclusivamente per propri fini e non per scopi sociali. Cosicché la gente continua ad indebitarsi sempre di più, le imprese a cedere ai ricatti bancari e i popoli a cadere in preda ad una tremenda depressione. Il rischio reale che ad un certo punto qualcuno potrebbe dire: Basta! L’Islanda l’ha già fatto, ma è stato il governo stesso a prendere l’iniziativa insieme alla gente. Il rischio ora è la Grecia dove il governo locale invece di operare a fianco dei cittadini, li sta opprimendo e riducendo alla fame. Detonatore questo che potrebbe far scoppiare una vera e propria guerra civile. A quel punto addio alla moneta unica, ma soprattutto addio anche all’Europa!
Questa situazione è attribuibile anche alla politica del villaggio globale, che se pur valida dal punto di vista antropologico, si è dimostrata disastrosa per le economie di tutti i Paesi del mondo, a parte qualche eccezione.
Per il prof. Galloni la nostra oggi non è una crisi economica, perché crisi vuol dire anche superamento, rinascita, ma una vera e propria sindrome. La sindrome, a differenza della crisi, vuol dire un percorso a senso unico senza ritorno.
La lezione, perché tale è stata, del prof. Galloni tenuta nella sede di Accademia Kronos ha percorso la storia dell’economie dei popoli, dall’Impero Romano ad oggi, dove in alcuni casi i nostri avi avevano scoperto sistemi di equilibrio economico ben più saggi degli attuali.
L’Italia per salvarsi da questa sindrome, non deve chiudersi in sé, ma destarsi, cercare di entrare prepotentemente nei mercati esteri, come la Cina, l’India e il Brasile dove proporre ed esportare prodotti di eccellenza o meglio di nicchia. Idee, tecnologie, prodotti enogastronomici esclusivi e non sovrapponibili con altri già presenti sui mercati internazionali. Solo con la qualità e la novità l’Italia potrà superare la crisi della nostra imprenditoria.
Per la Tuscia viterbese si è auspicata la nascita di un’entità capace di selezionare idee e prodotti esclusivi da portare poi alla conoscenza dei mercati internazionali e, in particolare, in quelli asiatici. A tal proposito Accademia Kronos, avendo ad Hong Kong una sua sezione, si è posta a disposizione di chi volesse prospettare idee nuove e prodotti innovativi da presentare ai mercati internazionali.
(Fonte Filippo Mariani di AK)