La superficie totale percorsa dal fuoco è di 10.354 ettari, contro i 4.075 ettari dello scorso anno. La Forestale, anche quest’estate, sarà in prima linea nella lotta agli incendi e nell’attività di prevenzione sul territorio nazionale
Il 15 Giugno 2012 è partita, come ogni anno, la campagna di prevenzione antincendi boschivi che durerà fino ad ottobre e vedrà impegnate tutte le strutture che concorrono nella lotta agli incendi boschivi: il Corpo forestale dello Stato, il Dipartimento della Protezione Civile e le Regioni. Negli ultimi giorni l’Italia è stata investita dal grande caldo africano ed è cresciuto anche l’allarme incendi. In particolare nei primi sei mesi dell’anno, dal primo gennaio al 31 maggio 2012, secondo quanto rilevato dal Corpo forestale dello Stato, si sono verificati già 2.247 incendi boschivi, rispetto ai 1.109 del 2011. I dati indicano che la superficie totale percorsa dal fuoco è di 10.354 ettari, contro i 4.075 ettari dello scorso anno. «Rispetto allo scorso anno, il Corpo forestale dello Stato, ha registrato un vero e proprio raddoppio degli incendi boschivi – ha sottolineato l’ing. Mauro Capone, responsabile della Divisione Antincendio del CfS – un dato importante che necessita di particolare attenzione soprattutto in vista della stagione estiva. La parola d’ordine è prevenzione e in questo percorso il cittadino ha un ruolo molto importante, poiché un incendio viene spento quanto più rapidamente lo si raggiunge. Pertanto, tutti sono invitati a segnalare al numero di emergenza ambientale 1515 del CfS e ai numeri messi a disposizioni dalle Regioni, l’avvistamento degli incendi».
Le regioni interessate dal fenomeno, in questa prima metà dell’anno sono state soprattutto quelle del Nord, nel periodo post emergenza neve, ma da giugno-luglio in poi particolare attenzione sarà posta soprattutto nel Centro Sud, territorio molto spesso interessato dai roghi.
Dietro alle fiamme c’è sempre la mano volontaria o involontaria dell’uomo. I casi più frequenti, oltre alla piromania sono ricollegabili a disagi sociali, litigi locali, ma spesso sono anche il segno di insofferenze e malesseri legati alla carenza di lavoro.
Il Corpo forestale dello Stato, oltre ad assicurare il proprio contributo in termini di lotta attiva, coordinamento degli interventi di spegnimento e concorso aereo a livello regionale sarà impegnato anche sul fronte delle indagini per l’individuazione e il perseguimento dei reati di incendio boschivo nelle sue fattispecie dolosa e colposa. Di tale attività si occupa il Nucleo investigato antincendio boschivo (Niab) istituito il 10 agosto del 2000, che opera su tutto il territorio nazionale con l’esclusione delle regioni a statuto speciale e delle provincie autonome.
Il Niab svolge la funzione di coordinamento ed indirizzo delle attività info-investigative e di analisi in tema di incendi boschivi e fornisce supporto operativo, investigativo e logistico agli Uffici territoriali del CfS, anche attraverso la ricerca dei reperti prelevati sui luoghi degli incendi e nell’analisi dei residui degli ordigni e degli inneschi. Nel periodo 2000-2011 complessivamente sono state segnalate dalla Forestale all’Autorità Giudiziaria, per incendio boschivo (art. 423-bis c.p.) 4.578 persone di cui 149 tratte in arresto in flagranza di reato o sottoposte a misure di custodia cautelare.
Il consiglio, del Corpo forestale dello Stato, a tutti i cittadini è quello di porre sempre molta attenzione a tutti i comportamenti e alle situazioni che possono provocare i roghi, dall’accensione di fuochi all’aperto fino alle macchine parcheggiate su aree con erba secca.
(Fonte Ispettorato Generale del CfS)