Guida blu 2011 – Pollica regina delle 5 vele

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Riconoscimenti attribuiti a quelle località vacanziere di mare e di lago migliori dal punto di vista naturalistico e di acqua pulita, ma anche enogastronomico, di paesaggi mozzafiato, luoghi d’arte e ambiente tutelato

Giunta ormai alla sua undicesima edizione, la Guida Blu 2011 è stata presentata oggi a Roma da Sebastiano Venneri, vicepresidente e responsabile mare di Legambiente, Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano, Alberto Dragone, direttore editoriale Touring Editore, Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi, Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Turismo, Giuseppe Dodaro dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, ai Sindaci delle località a cinque vele e ad Amilcare Troiano, Presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Anche quest’edizione evidenzia le località vacanziere di mare e di lago migliori dal punto di vista naturalistico e di acqua pulita, ma anche enogastronomico, di paesaggi mozzafiato, luoghi d’arte e ambiente tutelato.

Sono 367 le località costiere di mare e di lago e 50 le grotte marine segnalate dalla guida, comprendente anche una sezione destinata alle strutture ricettive e turistiche, che presenta l’elenco aggiornato degli alberghi e delle strutture ricettive per l’ambiente: più di 400 strutture per oltre 65mila posti letto e una stima di presenze che supera i 6 milioni l’anno.

Pollica (SA) si conferma essere la regina dell’estate, insieme ad altre 13 località, ottenendo le 5 vele, il riconoscimento massimo dell’associazione ambientalista, conferito a quelle amministrazioni che collegano qualità del territorio e politiche di tutela e sostenibilità.

«Abbiamo voluto riconoscere ad Angelo Vassallo – ha dichiarato il vicepresidente di Legambiente Sebastiano Venneri – il grande merito di aver avviato a Pollica un processo virtuoso per la valorizzazione del territorio e la tutela dell’ambiente che prosegue oggi con la stessa determinazione e con risultati altrettanto positivi. Le località della Guida Blu – ha aggiunto Venneri – godono certamente di grandi pregi naturalistici, ma quello che ci preme sottolineare è proprio il valore aggiunto dato dalle scelte degli amministratori in tema di rifiuti, energia, tutela e conservazione del territorio, qualità della ricettività. Le buone pratiche messe in atto dai comuni delle 5 vele – ha concluso il vicepresidente di Legambiente– non si traducono solo in vantaggio ambientale, ma anche economico: è dimostrato infatti che la vacanza di qualità è l’unica che non conosce crisi. E’ proprio questo, del resto, lo scopo di Guida Blu: fornire esempi positivi che spingano sempre più amministratori sulla strada del turismo di qualità».

Ma nel complesso come si presenta la situazione?

La Sardegna si conferma la regione con la media più alta di vele (3,51) con un miglioramento rispetto allo scorso anno (3,4) con le località a 5 vele di Villasimius (Ca), Posada (Nu), Bosa (Nu) e Baunei (Og). La Basilicata raggiunge le 5 vele con Maratea (Pz), mentre per la Liguria le Cinque Terre quest’anno si fermano a 4 vele. Toscana e Puglia si mantengono stabili posizionando, rispettivamente, 3 e 2 località, fra le prime 14. Medaglia d’argento alla Sicilia con l’Isola di Salina (Me) con le 5 veleanche per San Vito Lo Capo (Tp) e Noto (Sr).

Medaglia d’oro per Pollica, la perla del Cilento, esempio virtuoso di una gestione economica positiva legata alla salvaguardia delle risorse naturali e paesaggistiche: oggi è un punto di riferimento per il sistema di raccolta differenziata e per lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili in Campania. Le percentuali di raccolta differenziata, infatti, superano il 65%, negli ultimi anni è stato realizzato anche un sistema duale di separazione delle acque piovane da quelle di fognatura e gli edifici pubblici sono alimentati da energia rinnovabile.

Al secondo posto l’Isola di Salina (Me) nell’arcipelago delle Eolie, che si è segnalata per le numerose iniziative di salvaguardia ambientale incrementando la raccolta differenziata (percentuale di raccolta pari al 30%), il verde pubblico, la pulizia delle spiagge e dotandosi di sistemi sempre più efficaci di certificazione ambientale. Terzo posto occupato da Capalbio (Gr) è terza per l’ottimo livello di sostenibilità e per il lavoro di tutela dell’area costiera e dell’entroterra. In aggiunta, vanno menzionati l’impegno per la raccolta differenziata dei rifiuti e l’attenzione per la la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili e del risparmio energetico.

A seguire troviamo, in ordine di posizionamento, Posada (Nu), Castiglione della Pescaia (Gr), San Vito lo Capo (Tp), Ostuni (Br), Villasimius (Ca), l’Isola di Capraia (Li), Noto (Sr), Otranto (Le), Bosa (Or), Maratea (Pz) e Baunei (Og).

Nelle guida blu sono presenti, inoltre, anche le mete d’acqua dolce: anche per il 2011 il Trentino Alto Adige si conferma la regione regina per numero di località tra le prime classificate. Le località che conseguono le 5 vele sono: Fiè allo Sciliar (Bz), Molveno (Tn), Appiano sulla Strada del vino (Bz), Bellagio (Co) e Massa Marittima (Gr).

«Da 11anni con Touring Editore pubblichiamo la Guida Blu, nata ormai 25 anni fa da un progetto di Legambiente – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italianoperché la tutela dell’ambiente, inteso non solo in senso estetico ma soprattutto culturale è alla base della nostra filosofia fin dalla fondazione del Sodalizio nel 1894. Il Touring è stato un pioniere dell’ambientalismo e, oggi più che mai, intendiamo fare la nostra parte affinché l’Italia e l’Europa continuino ad avere occhi verdi, come si augura l’economista Jean Paul Fitoussi, convinto che in questi anni si sia usata la crisi come pretesto per rinnegare gli impegni ecologisti. Il paesaggio – conclude Iseppi – è il contesto integratore in cui si mescolano storia, comunità e memoria, è scenografia, è un palinsesto in continua evoluzione, è il nostro patrimonio più prezioso».