Oceani sempre più caldi, allarme per il Mediterraneo
Uno studio firmato da un team internazionale di 23 ricercatori di 14 istituzioni tra cui Enea e Ingv. La variazione del contenuto termico degli oceani nel 2021 è equivalente all’energia che si otterrebbe facendo esplodere 7 bombe atomiche ogni secondo per tutta la durata dell’anno
Fa più caldo nell’ambiente periglaciale alpino
Un recente studio dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr ha dimostrato che la zona compresa tra il limite superiore del bosco e il limite inferiore dei ghiacciai e della copertura nevosa estiva mostra un tasso di riscaldamento superiore rispetto a quello dell’intera area alpina, con possibili conseguenze per i settori idroelettrico, ecologico e turistico. Lo studio è riferito al periodo 1990-2019
Cop26, gli obiettivi mancati e i commenti
«Glasgow ha un divario di credibilità tra chiacchiere e azione. Se tutti i governi raggiungessero gli obiettivi del 2030, avremmo 2,4 ̊C di riscaldamento nel 2100. Ma in questo momento, le attuali politiche ci pongono a 2,7 ̊C»
Cop26, ha vinto l’egoismo
A noi di questa generazione tocca portare il fardello di aiutare la prossima generazione a costruire il suo modello di sviluppo, noi dobbiamo portarne il peso, ed è giusto così perché è colpa nostra se non siamo stati capaci di intercettare e bloccare il sorgere di un egoismo nefasto, fatto di scorciatoie e compromessi e che non ha creduto fino in fondo, perché non li ha difesi, ai semi gettati negli anni 60-70
L’aria condizionata diventerà un’emergenza
Tra emissioni, disuguaglianze e consumi
Uno studio sul bisogno di raffrescamento e consumi elettrici nei prossimi 20 anni in quattro economie emergenti: India, Brasile, Messico e Indonesia
«Eni si conferma la peggiore azienda italiana per gas serra»
E «Intesa Sanpaolo continua a finanziare la crisi climatica»
Un nuovo studio di Greenpeace e Recommon. Eni si colloca nella top 20 dei produttori globali di petrolio e gas e, attraverso la sua controllata Vår Energi, nella top 10 delle società che sfruttano le risorse della Regione artica, soprattutto con le piattaforme petrolifere nel Mare di Barents
Cop26… 27 paesi soffrono di fame acuta
Le conseguenze della crisi climatica in 35 nazioni
«Nuovo impulso agli accordi di Parigi, Sud del mondo vittima senza colpo ferire». I dati del rapporto di Azione contro la Fame, il manifesto-appello alla comunità internazionale, un filmato per sensibilizzare l’opinione pubblica: l’eco dei disastri naturali premessa dell’insicurezza alimentare
Cop26… eppure stanno dimenticando i bimbi
Il 99% dei 2,2 miliardi di bambini del mondo sono esposti ad almeno una minaccia ambientale
Secondo la nuova analisi Unicef «Making Climate and Environment Policies for & with Children and Young People» due terzi dei piani climatici dei paesi non affrontano i bisogni e le priorità dei bambini. E i paesi più a rischio emettono collettivamente il 9% delle emissioni di CO2. I 10 paesi a più alto rischio emettono collettivamente solo lo 0,5% delle emissioni globali
L’ossigeno che viene dal plancton
Svelata la biogeografia globale del plancton eucariotico
Produce il 50% dell’ossigeno che respiriamo ma si sa ancora pochissimo sulla sua distribuzione geografica. Il plancton eucariotico è una componente essenziale degli ecosistemi marini. In uno studio un team di ricercatori dell’Istituto di Biologia dell’École Normale Supérieure de Paris e della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli fanno luce sulla sua distribuzione
Foreste e clima, l’inventario e le iniziative
La superficie boschiva nazionale è aumentata in 10 anni di circa 587.000 ettari per complessivi 11 milioni di ettari. La biomassa forestale aumenta del 18,4%. Aumenta di ben 290 milioni di tonnellate anche l’anidride carbonica assorbita dai boschi italiani. I dati dell’Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio realizzato dall’Arma dei Carabinieri con il supporto scientifico del Crea
Mobilitazione contro «global warming» e fossili
È inaccettabile che l’Eni mantenga il vergognoso obiettivo 2030 del 25% di riduzione delle emissioni climalteranti, in fragoroso contrasto con il 55% richiesto a dicembre 2020 dal Consiglio d’Europa, dopo che Parlamento Ue e Commissione Ue lo avevano già adottato nel corso del 2020
La crisi climatica sta erodendo i beni culturali
Emerge la necessità di politiche pubbliche che incentivino questo tipo di recupero, in quanto oltre all’effetto positivo del restauro dei singoli manufatti si viene a creare una catena virtuosa di cui può beneficiare l’intera comunità di un territorio
Ipcc, niente di buono dal sesto Rapporto sul clima
Tutti i più importanti indicatori delle componenti del sistema climatico (atmosfera, oceani, ghiacci) stanno cambiando ad una velocità mai osservata negli ultimi secoli e millenni. In base alle proiezioni climatiche disponibili, gli eventi estremi continueranno nel futuro, con intensità crescenti parallelamente all’aumento del valore di riscaldamento globale raggiunto
Raddoppiato il tasso di innalzamento del Mediterraneo
Dal 1850 a oggi rispetto agli ultimi 4.000 anni. L’Università di Pisa unico partner italiano dello studio internazionale pubblicato sulla rivista «Nature Communications»