A chi non è capitato di vedere un gatto «torturare» un topo o un uccellino prima di mangiarlo?
I gatti sono killer efficientissimi, maestri nell’infliggere morsi letali. Tuttavia amano indugiare nel crudele gioco di colpire senza uccidere o di acchiappare e poi lasciare andare. Il risultato è che, il più delle volte, le loro vittime muoiono per lo shock, prima ancora che il felino possa assestare il colpo di grazia.
A discolpa del micio, però, va detto subito che nessun gatto selvatico agisce così. Quello che abbiamo appena descritto è il comportamento di un gatto domestico sazio, che ha
Perché i gatti giocano con la preda prima di ucciderla?
Perché i gatti maschi uccidono i loro piccoli?
Osservando il comportamento dei gatti selvatici europei si è potuto constatare che i maschi non sono affatto assassini dei loro piccoli, come sosteneva anche il grande storico Erodoto, ma, anzi, a volte partecipano attivamente all’allevamento della prole. La spiegazione di questa comune credenza sembra dunque essere questa: dopo il parto, a volte la femmina va incontro ad un «falso calore». Come è ovvio, se un maschio si trova nelle vicinanze, si eccita a tal punto da montare i cuccioli, poiché viene fortemente respinto dalla femmina. I cuccioli si immobilizzano al morso del maschio, perché ricorda loro la presa della madre.
Perché alcuni gatti amano andare a spasso con i propri padroni?
I gatti adulti sono creature solitarie. Non passeggiano insieme ai loro simili, non cacciano con loro, né scappano o migrano da un territorio all’altro, né, tanto meno mangiano in compagnia.
Ciò nonostante, alcuni proprietari di gatti riferiscono che ai loro beniamini piace accompagnarli a fare delle brevi passeggiatine. Indagando su casi come questi, si scopre quasi sempre che i gatti in questione non sono al guinzaglio, ma semplicemente seguono le orme dei loro padroni. Il padrone si avvia da casa e poi si accorge che il suo amato gatto lo sta seguendo… In genere si tratta di sentieri ben conosciuti
Perché i gatti bevono l’acqua sporca?
Alcuni gatti amano bere da pozze e pozzanghere di acqua sporca presenti in giardino. Questo avviene nonostante in casa sia presente una ciotola colma di acqua pulita sempre a disposizione del micio. Perché allora i gatti ignorano queste delizie?
Vediamo di prendere in considerazione i fattori di scelta del gatto. In primo luogo, se l’acqua pulita a disposizione dell’animale proviene da un rubinetto, ricordiamoci che essa viene sottoposta a forti trattamenti chimici. Spesso viene anche clorata ed assume un odore caratteristico, che certo non sfugge al fine odorato del gatto.
Se, invece, l’acqua pulita è contenuta in una ciotola lavata
Perché, a volte, le gatte danno da mangiare ai cuccioli di altre madri?
Se una gatta che sta allattando ha avuto una cucciolata normale, le si possono aggiungere 1 o 2 orfanelli senza causare troppi problemi. Probabilmente verrebbero accettati semplicemente mettendoli, così miagolanti e lamentosi, vicino al suo giaciglio. Il suo istinto materno, infatti, sarebbe talmente forte che lei non riuscirebbe a resistere alle loro richieste di aiuto, ma gli si avvicinerebbe subito, raccogliendoli ad uno ad uno con la bocca. A quel punto li leccherebbe per trasmettergli il suo odore e poi li lascerebbe prendere posto accanto ai suoi piccoli per succhiare il latte.
Allo stato selvatico, però, un tale comportamento non
Come venne usato il gatto in tempo di guerra?
È noto che i cani vennero impiegati massicciamente durante le guerre, mentre erroneamente si crede che i gatti non siano mai stati sfruttati in tal senso. Esistono almeno due esempi di questo utilizzo, anche se alquanto bizzarri.
Il primo risale a 2.500 anni fa, tempo di battaglia fra Egiziani e Persiani. Questi ultimi, conoscendo la venerazione degli Egiziani per i gatti, crearono un’armatura felina: i guerrieri persiani avanzavano tenendo in braccio dei gatti vivi. Vedendoli, i soldati egiziani non se la sentivano di attaccare il nemico, per paura di ferire o uccidere anche uno solo di questi animali. L’uccisione di
Perché non ci sono grandi differenze di taglia fra i gatti?
La dimensione dei gatti domestici varia molto meno rispetto a quella dei cani. Questi ultimi sono stati allevati per svolgere le funzioni più disparate: la guardia, i combattimenti, la caccia e la compagnia. Esistono dunque robusti cani da guardia e minuscoli cagnolini da salotto.
I gatti, invece, hanno sempre avuto un solo compito importante nella loro domesticazione, l’uccisione degli animali nocivi. Questa attività ha avuto davvero poca influenza sullo sviluppo delle dimensioni corporee di questi felini e, comunque, anche il gatto selvatico nordafricano pesa solo poco più di un comune gatto europeo.
In realtà, anche se sono poco interessanti, nel
È vero che i gatti trasmettono l’Aids?
Assolutamente no! È impossibile.
Sebbene anche i gatti possano essere vittime di un virus causa di immunodeficienza acquisita, non possono trasmettere la malattia all’uomo, poiché si tratta di un virus diverso.
L’Aids felino o Fiv (Feline Immunodeficiency Virus) è una malattia infettiva specie-specifica, che può colpire solo i gatti, anche se nel sangue dei felini selvatici come leoni, tigri, giaguari, linci e leopardi ne sono stati ritrovati gli anticorpi.
I gatti si infettano venendo a contatto con i liquidi biologici di un soggetto infetto, in particolar modo con il sangue. Lotte, morsi e graffi sono le cause più comuni
Perché i gatti hanno le pupille verticali?
Riducendo le pupille a due fessure, anziché a due piccoli forellini, il gatto esercita un maggior controllo sulla quantità di luce che il suo occhio riceve. Per un animale dalla vista così sensibile, tale da permettergli di vedere in condizioni di semioscurità, è assolutamente importante non venire abbagliato dalla luce solare. La presenza delle piccole fessure senza dubbio riduce notevolmente la quantità di luce in entrata.
Ma il gatto sa fare di più. Oltre a contrarre verticalmente le pupille, è capace di serrare le palpebre così strettamente, da fargli assumere l’aspetto di due fessure orizzontali. La combinazione di queste due
Fino a che età i gatti sono in grado di riprodursi?
Fino a tarda età: i maschi fino a 16 anni, le femmine anche fino a 12! Sarebbe come se un uomo potesse diventare padre a 70 anni ed una donna a 60 passati. La donna che, finora, si sa abbia partorito in età più avanzata aveva ben 57 anni, che in una gatta corrispondono a soli 9 anni. Normalmente le donne raggiungono la menopausa a 51 anni, che sono solo 7 anni per una gatta. Questo significa che, in termini relativi, i gatti rimangono fertili molto più a lungo di noi.
Tuttavia, al fine di ridimensionare le capacità riproduttive di
Perché capita che una stessa figliata abbia più di un padre?
In biologia questo evento è chiamato «Superfecondazione» e si verifica tutte le volte che una femmina in calore si lascia montare da più maschi adulti. Questo significa che, al termine degli accoppiamenti, il suo tratto riproduttivo conterrà un miscuglio di sperma, proveniente dai diversi maschi, e sarà soltanto il caso a decidere quali spermatozoi feconderanno le cellule uovo della gatta. I gattini saranno allora tutti diversi, nel colore e nel carattere!
Perché le gatte bianche non sono delle buone madri?
Perché sono sorde!
Non riescono a sentire i miagolii dei gattini e quindi ignorano le loro richieste di aiuto. Non tutti i gatti bianchi sono sordi e, per verificarlo, basta sottoporre il gatto a delle semplici prove acustiche, come il battito delle mani, ed osservare poi le sue reazioni. I gatti bianchi con gli occhi azzurri sono più facili alla sordità, mentre lo sono meno quelli bianchi con gli occhi arancione. Gatti bianchi con occhi di diverso colore sono sordi solo nell’orecchio che si trova sul lato dell’occhio azzurro.
Perché i gatti giallo-neri sono quasi sempre femmine?
Si calcola che la probabilità di trovare un maschio giallo-nero siano 200 contro 1! E’ un evento estremamente raro, ma esiste. Questo succede perché i geni che controllano questi particolari schemi di colore si trovano entrambi sui cromosomi X. Il trucco sta nel fatto che soltanto le femmine hanno 2 cromosomi X, per cui possono risultare giallo-nere, mentre i maschi hanno un cromosoma X ed uno Y. Ma allora come fanno ad esistere dei maschi giallo-neri? Grazie a dei piccoli errori genetici, che causano la nascita di gatti maschi con genotipo XXY. Questi animali saranno dei maschi per la presenza
I gatti vedono a colori?
Ebbene sì, ma piuttosto male!
Negli anni 40 si pensava che i gatti vedessero sempre grigio, sia di giorno sia di notte. Solo negli ultimi decenni si è potuto constatare che questi piccoli felini riescono a discernere alcuni colori, seppure in modo impreciso. I gatti sono dunque capaci di distinguere tra:
? rosso e verde;
? rosso e blu;
? rosso e grigio;
? verde e blu;
? verde e grigio;
? blu e grigio;
? giallo e blu;
? giallo e grigio.
È ancora dubbia la tesi secondo cui riuscirebbero a distinguere anche il rosso dal giallo.
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