Le imbarcazioni agiscono nella più completa illegalità e impunità grazie alla complicità di vari Paesi. In testa alla lista di tali Paesi complici vi è Taiwan, seguita dall’Honduras e da Panama, la Spagna figura al quarto posto
Nonostante gli sforzi che vengono compiuti per proteggere la biodiversità marina dai cambiamenti globali, essa viene seriamente minacciata a causa del saccheggio degli oceani da parte della pesca illegale e di altre attività umane che vengono compiute in acque internazionali. È l’allarme che lancia nell’ultimo numero «New Scientist». Nelle acque internazionali, che non sono governate da nessun Paese, non sussiste alcun controllo da parte di nessuno. Una delle possibili soluzioni è quella di istituire aree marine protette in cui le attività di pesca vengano regolamentate, ma il problema è come istituire aree marine protette in acque internazionali che possano essere