Saranno 31 le città italiane attraversate dalle manifestazioni contro gli inceneritori. I loro costi ecologici ed economici sono insostenibili, le risorse potrebbero essere impiegate in modi «alternativi», come già si fa negli Stati Uniti, in Canada, in Australia e in Nuova Zelanda
Da Arezzo a Genova, da Firenze a Milano, da Torino a Napoli. Domani, in 31 città italiane, «Greenpeace» e la «Rete nazionale Rifiuti Zero» organizzano una serie di iniziative contro gli inceneritori.
Nelle piazze delle città coinvolte si muoveranno «scheletri umani» mentre i fumi degli inceneritori, riprodotti, avvolgeranno le strade. In altre piazze saranno l’angelo ed il diavolo a confrontarsi, in altre ancora ci sarà un ricco banchetto informativo per raccogliere firme per la petizione contro gli incentivi pubblici agli inceneritori.
«Chiediamo la riduzione della produzione dei rifiuti, a favore di raccolta differenziata, riutilizzo e riciclaggio, il blocco