Vallombrosa – Riaprono gli arboreti sperimentali e il centro visitatori

287
Tempo di lettura: 3 minuti

Forestale e Istituto per la Selvicoltura ampliano l’offerta didattico-educativa nella Riserva Naturale

La sinergia tra Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Vallombrosa del Corpo forestale dello Stato in qualità di proprietario, e Istituto Sperimentale per la Selvicoltura di Arezzo del Cra quale gestore, assicurerà la fruizione del preziosissimo patrimonio biogenetico rappresentato dagli Arboreti Sperimentali di Vallombrosa per la stagione turistica estiva 2007.
Si tratta di un vero e proprio museo dendrologico all’aperto esteso su circa 9 ettari completamente recintati, una collezione tra le più complete al mondo per quantità e varietà di specie vegetali: oltre 4.000 esemplari riconducibili a più di 1.500 specie forestali arboree ed arbustive provenienti da tutti i continenti.
/>
La struttura attuale deriva dai nuclei realizzati in epoche successive a partire dal 1870 quando Adolfo di Bérenger, primo direttore della Scuola Forestale di Vallombrosa, eseguì il primo impianto.
Nati con lo scopo scientifico di sperimentare le specie forestali da impiegarsi in selvicoltura o a fini ornamentali, successivamente, con il sorgere delle Scuole Forestali, il ruolo degli Arboreti è divenuto prevalentemente didattico, prima ad uso degli specialisti del settore e poi a disposizione di un utenza allargata interessata all’educazione ambientale in senso lato. L’evoluzione della società industriale infine, con la prepotente affermazione della questione ambientale, ha riproposto in veste moderna le funzioni scientifiche degli Arboreti questa volta però legate alla conservazione della biodiversità.

La presenza di così numerose specie arboree ed arbustive, abbinata al naturale alternarsi delle stagioni, consente di percepire una molteplicità di sensazioni che rendono la visita degli Arboreti un’esperienza unica. Passeggiando sotto la straordinaria collezione dendrologica vallombrosana si apprezza la dimensione educativa, estetica e sensoriale di queste autentiche cattedrali vegetali, che evocano riflessioni e pensieri profondi esaltati da complesse reazioni extrasensoriali.
Alcuni esemplari arborei catturano immediatamente l’attenzione del visitatore per le dimensioni del diametro, per l’altezza e per la maestosità delle chiome: sono i Giganti dell’Arboreto. Si tratta di specie provenienti dal Nord-America che hanno trovato nell’ambiente di Vallombrosa condizioni ottimali di crescita: l’imperiosa Sequoia gigante, l’enorme Pinus lambertiana, il sinuoso Calocedro e alcuni esemplari della luminosa Douglasia verde toccano i 50 metri di altezza e si collocano tra gli alberi più alti d’Italia.

In primavera spiccano i colori, con l’intensità delle fioriture che contrasta con le sfumature di verde delle chiome e con le tonalità grigie e brune dei fusti.
In autunno, invece, in assenza di fiori e foglie, sui colori prevalgono le forme, con portamenti a volte strani e bizzarri di tante piante, esaltati nella stagione invernale dalla presenza della neve. Come il celebre mostro, una varietà pendula di Abete bianco con sette punte che, contorcendosi su se stesse, si confondono e impediscono al visitatore di capire quale sia la dominante. Come l’asiatica Cryptomeria japonica, che è presente negli Arboreti in tutte le sue forme e varietà: la viminalis con le fronde piangenti, la Globosa nana il cui aspetto ricorda il globo terrestre, la elegants dal singolare portamento inizialmente verticale e poi decisamente orizzontale tanto da meritare l’appellativo di serpente.

Vi è, inoltre, negli Arboreti un importantissimo elemento formale: il viale.


ore 14,30; domenica alle ore 10 e alle ore 15.
Le visite seguono sentieri segnati non particolarmente impegnativi, sono gratuite e durano circa un ora e mezzo. Per partecipare è sufficiente trovarsi all’orario prestabilito presso la sede dell’Istituto Sperimentale per la Selvicoltura a Vallombrosa, ossia dinanzi all’ingresso della Sala Capitolare, sul lato destro dell’Abbazia; i gruppi organizzati sono pregati di prenotare in anticipo.
Ulteriori dettagli sugli Arboreti sono reperibili telefonando all’Istituto e collegandosi al sito www.selvicoltura.org, cliccando a centro pagina sulla stringa «Arboreti di Vallombrosa e di Firenze».

L’accordo tra Cfs e Cra rafforza l’offerta di educazione ambientale di Vallombrosa. Un’offerta che a breve sarà ulteriormente ampliata con la riapertura del rinnovato Centro Visitatori della Riserva Naturale di Vallombrosa. Importanti lavori progettati, diretti ed eseguiti direttamente dal personale dell’Utb di Vallombrosa, infatti, hanno permesso di ristrutturare i locali raddoppiandone gli spazi espositivi che adesso occupano tutto l’edificio denominato «Tepidario» con i nuovi allestimenti, ripensati secondo i nuovi spazi a disposizione.
Il Centro Visitatori osserverà il seguente orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e dalle 13 alle 16; il venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 13 alle 15; sabato e domenica dalle 10 alle 18. Per ulteriori dettagli rivolgersi all’Utb di Vallombrosa.

(Info: Vice Questore Aggiunto CFS Luigi Bartolozzi, dott. Emilio Amorini, Capo Ufficio dell’Utb di Vallombrosa, Direttore del Cra ? Iss di Arezzo Vice Revisore CFS Paolo Caramalli, Addetto stampa dell’Utb di Vallombrosa)