Le aziende del settore Information technology hanno dichiarato di avere le tecnologie per poter conseguire una riduzione del 15% delle emissioni globali di gas serra al 2020. Esse devono spingere i leader del mondo a raggiungere un accordo serio per la protezione del clima globale alla prossima conferenza di Copenhagen
Nonostante abbia un enorme potenziale per ridurre le emissioni mondiali di gas a effetto serra, l’industria dell’Information technology (It) non sta ancora utilizzando tutte le sue «carte». È quanto risulta dal nuovo rapporto «Cool it challenge» diffuso oggi da Greenpeace in tutto il mondo.
Intervenendo alla conferenza su «It, environment and climate change» oggi a Copenhagen, Zeina Al Hajj, responsabile della campagna «Toxics» di Greenpeace international spiega che «mentre i governi in tutto il mondo stanno dibattendo le politiche per combattere i cambiamenti climatici, è sconfortante vedere che le aziende innovative dell’It, che potrebbero conseguire profitti considerevoli dalle soluzioni tecniche