Primo raduno nazionale di Falconeria

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Si terrà domani a Casole d’Elsa, in provincia di Siena, il «Primo raduno nazionale di Falconeria». La manifestazione, promossa da Arci Caccia e Csaa, avrà logo presso l’azienda agro venatoria Berignone e sarà caratterizzata dallo svolgimento di prove di caccia «d’Alto Volo» e di «Basso Volo» con e senza l’ausilio del cane da ferma. Sono già moltissimi gli appassionati e i falconieri, di tutta Italia, che hanno aderito all’evento e che raggiungeranno il luogo del raduno per dare prova di maestria nella caccia con il falco.

«Sarà una grande festa della falconeria, della caccia e della cinofilia – dichiara Marco Ciarafoni, presidente nazionale del Csaa – per guardare con ottimismo al futuro di queste attività e per rinnovare le gesta di un tempo antico che hanno segnato, nel corso dei secoli, la storia e la cultura dei paesi orientali ed occidentali. Testimonianze su tale pratica risalgono al VII secolo a.C. in Asia ed Egitto anche se il massimo esponente della falconeria fu Federico II imperatore (1194-1250) nipote di Federico Barbarossa, che scrisse un trattato sull’argomento promuovendo lo stretto legame tra uomo e falco nelle pratiche venatorie».

La giuria della manifestazione, composta da maestri falconieri e da esperti giudici dell’Arcicaccia e Csaa nel caso di utilizzo dei cani da ferma, stileranno le classifiche valutando l’azione dell’ausiliare nel rispetto dei regolamenti associativi. Per quanto riguarda i falchi i giurati prenderanno come riferimento i parametri di ogni rapace in base alla specie ed al sesso in stretta relazione con le seguenti caratteristiche: qualità morfologiche e condizioni fisiche; qualità del volo; qualità del rapporto con il falconiere per l’azione di caccia e per il recupero; qualità della picchiata o dell’inseguimento; qualità della stoccata e della «legata». Per ulteriori informazioni relative all’evento è possibile consultare il sito internet www.csaa.it.