E il fotovoltaico raddoppia

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Il numero di impianti fotovoltaici in Italia è quasi raddoppiato in meno di un anno, passando dai 31.800 impianti installati a fine 2008 agli oltre 53.600

I costi del fotovoltaico scenderanno in media dell’8% l’anno: la previsione è dell’Epia, l’Associazione europea dell’industria fotovoltaica, che annuncia che il numero di impianti fotovoltaici in Italia è quasi raddoppiato in meno di un anno, passando dai 31.800 impianti installati a fine 2008 agli oltre 53.600 rilevati dal Gestore servizi energetici.

Complessivamente nel nostro paese la potenza degli impianti fotovoltaici installati è pari a 668,6 megawatt.

Secondo lo studio del settore, entro il 2020 con questa fonte energetica si potrebbe soddisfare addirittura il 12% della domanda di elettricità dell’Unione europea, a confronto con la situazione attuale di poco inferiore all’1%.

L’Italia, se confermata questa tendenza, sarebbe uno di quei paesi che potrebbe contribuire in misura maggiore al conseguimento degli obiettivi europei di lotta al cambiamento climatico.

Per non parlare poi della Puglia: otto nuovi impianti da un megawatt nel territorio foggiano per un valore complessivo di 36 milioni di euro. Progetto che verrà finanziato da diversi grandi investitori tedeschi.

Molti degli impianti saranno già pronti entro quest’anno e si estenderanno su una superficie di 33 ettari di terreno ad uso precedentemente agricolo e forniranno elettricità per 3.800 famiglie.

Altrettanto positive sono le prospettive di crescita dell’energia eolica: 565 milioni di fondi del programma Energetico europeo per il rilancio dell’economia Ue sono stati destinati a finanziare nove progetti eolici offshore.

La scelta è stata fatta sulla base della maturità delle realizzazioni, ma anche considerando l’impatto positivo sulla crisi economica che grava sull’Europa.

I Progetti si sviluppano tutti nel mare del Nord e nel mar Baltico.

L’aiuto in tal senso più consistente va al Baltic-Kriegers Flan, che prevede una interconnessione dei parchi eolici tedeschi, svedesi e danesi nell’area Kriegers Flan, attraverso una soluzione modulare combinata.