In tempo reale i dati ondametrici e meteorologici

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Sono ora 15 le boe meteo-ondametriche dislocate lungo le coste italiane. I dati, trasmessi ogni 30 minuti, vengono ricevuti dal Centro locale di Ricezione e da qui trasferiti al Centro di Controllo dell’Ispra

Completato a largo di Venezia l’ormeggio dell’ultima boa meteo-ondametrica in telemisura della Ron (Rete Ondametrica Nazionale) a cura del Servizio Mareografico del Dipartimento per la Tutela delle Acque Interne e Marine dell’Ispra. Si tratta dell’unica rete permanente nazionale per la rilevazione dei dati ondametrici e meteorologici, in essere già dal 1989 ma che ha subito ora un processo di ammodernamento che la rende lo strumento più affidabile per ricevere in tempo reale notizie sul mare.

Sono ora 15 le boe meteo-ondametriche dislocate lungo le coste italiane in prossimità delle seguenti località: Venezia, Ancona, Ortona, Monopoli, Crotone, Catania, Mazara del Vallo, Palermo, Cagliari, Alghero, Siniscola, Cetraro, Ponza, Civitavecchia, La Spezia.

Le boe sono ormeggiate in posizioni fisse riportate sulle carte nautiche in aree interdette alla pesca ed alla navigazione, con un raggio di circa 250 metri, di colore giallo, con un dislocamento di 540 Kg ed un’altezza sul livello del mare di circa tre metri: esse rilevano la dinamica del moto ondoso, la direzione e la velocità del vento, la pressione atmosferica, l’umidità relativa e la temperatura del mare.

I dati, trasmessi ogni 30 minuti, vengono ricevuti dal Centro locale di Ricezione e da qui, tramite una rete virtuale, trasferiti al Centro di Controllo dell’Ispra di Roma. Quotidianamente la boa trasmette la propria posizione insieme al resto della telemetria che viene analizzata presso il centro di tracciamento della Rete Ondametrica Nazionale. I dati della rete ondametrica nazionale vengono poi trasmessi dall’Ispra al Wmo (Organizzazione Meteorologica Mondiale) per essere integrati nei modelli di previsione meteo europei.

«La Ron rappresenta una risorsa utilissima per la collettività – ha affermato Mauro Bencivenga, Dirigente del Servizio Mareografico dell’Ispra -: i dati prodotti, infatti, sono indispensabili per la progettazione di opere costiere (porti, frangiflutti, strade, ferrovie ecc.), per studiare l’erosione delle coste, per tentare di prevenire calamità naturali, per validare i modelli europei per la previsione del moto ondoso nel Mar Mediterraneo, per aumentare la sicurezza della navigazione e, più in generale, per supportare la comprensione dei fenomeni bio-fisici dell’ambiente marino e dell’atmosfera».

Una sintesi dei dati è disponibile sul sito web dell’Istituto.

(Fonte Ispra)