Interventi più sostenibili per la Puglia

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«Aiutaci a salvare il mare»

Verso la conclusione la 4° edizione del Seep 2010, «Energie Sostenibili e Protezione Ambientale», presso il Politecnico di Bari, molti sono i tavoli di incontro e discussione a cui siedono ricercatori, docenti, imprenditori del settore e personalità di spicco del mondo della scienza.

Di rilevante interesse la tavola rotonda della tarda mattinata di ieri a cui hanno partecipato il prof. Domenico Laforgia, Rettore dell’Università degli Studi del Salento, l’ing. Adolfo Buffo, Rappresentante della Direzione per qualità, sicurezza ed ecologia dell’Ilva Qhse Company, l’ing. Pasquale Capezzuto, Presidente della commissione Energia, Impianti e Innovazione Tecnologica dell’Ordine degli Ingegneri di Bari, il dott. Giovanni Ronco, Coordinatore Sezione Ambiente, Energia e Utilities Confindustria Bari e Bat, il prof. Giovanni Zurlino, Docente della Università degli Studi del Salento, il prof. Raffaele Savonardo, Docente della Università di Napoli Federico II, l’ing. Nicola Intini, Bosch T.D. It – Bari, il dott. Elio Matera, Comitato scientifico Ire.

Ha coordinato gli interventi il prof. Michele Dassisti, Politecnico di Bari, Dip. di Ingegneria Meccanica e Gestionale.

Il primo intervento è toccato al Rettore dell’Università del Salento, il quale ha richiamato alcuni concetti fondamentali, ripresi successivamente dal prof. Savonardo nel suo intervento, relativi al ruolo del sole nella produzione di energia rinnovabile e dunque nello sviluppo di questa fonte verde nel vasto panorama delle rinnovabili, inoltre il Rettore Laforgia ha richiamato la necessità di fare sintesi fra i numerosi approcci strategici, tali da rendere percorribili le diverse strategie energetiche, di cui anche il presidente Usa Barack Obama è un convinto assertore, evidentemente convintosi anche alla luce dei disastri in Louisiana, e infine riprendendo il discorso del solare, e dunque dando all’energia solare la centralità che merita nella discussione sulle rinnovabili, si è parlato anche di termodinamico solare a concentrazione, che in pratica prevede la creazione di impianti di immagazzinamento di energia solare, di cui già ci sono esempi in California, Nevada e Spagna.

Con l’intervento del dott. Ronco cambia il registro per parlare di progetti che la Confindustria si propone di realizzare e, in particolare, il progetto «Energy for life», col quale si prevede di realizzare edilizia sostenibile e divulgare, in contemporanea, il know how al fine di creare una filiera di energie rinnovabili. Il rappresentante di Confindustria Bari-Bat ha affermato la necessità di approfittare degli incentivi pubblici, molto più generosi che in altri Paesi, puntando però sulle aziende locali, che sono le sole che reinvestono i capitali nel territorio, concludendo il suo intervento con il plauso alla competizione scaturita all’indomani dell’avvio della green economy, che ha stimolato la nascita di nuove aziende nel settore della bioedilizia e nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, in special modo fotovoltaico e eolico.

Il prof. Zurlino invece fa un intervento «provocatorio», come egli stesso afferma, criticando l’approccio economicista rispetto all’ambiente e alle risorse naturali, citando i Protocolli siglati nel corso degli anni, che da Montreal a Kyoto passando per Lisbona hanno apportato un nuovo modo di affrontare vecchie problematiche, per giunta sempre più pressanti, ma non hanno ancor oggi messo da parte metodi d’analisi relativi al benessere di un Paese, in particolare il Pil, che in realtà, secondo il prof. Zurlino, non rappresenta un indice di progresso.

Con l’intervento del prof. Savonardo viene ripreso il concetto dell’energia solare, in riferimento al termodinamico solare a concentrazione. Il prof. Savonardo, che è un componente della task force del prof. Carlo Rubbia, Premio Nobel per la Fisica nel 1984, approfondisce il tema delle centrali solari, capaci di immagazzinare l’energia prodotta in modo da poter garantire l’approvvigionamento della stessa anche in periodi meno soleggiati. In particolare viene citato un caso, che il prof. Savonardo specifica essere frutto di un’idea del prof. Rubbia, di sfruttare i deserti, che è risaputo attraggono fortemente i raggi solari, per la creazione di centrali termodinamiche solari a concentrazione, che produrrebbero energia sfruttando appunto la più importante fonte rinnovabile, il sole, e realizzando condotte capaci di portare l’energia immagazzinata in altri Paesi, per realizzare questo progetto il prof. Rubbia pensa ad un progetto internazionale che coinvolga diversi Paesi.

L’ingegner Intini parla dell’esperienza dello stabilimento Bosch di Bari, in cui sono state predisposte analisi relative ai consumi dei materiali e dell’energia, per rendere consapevoli tutti gli operatori e convincerli che il risparmio energetico «è la migliore fonte di energia rinnovabile» continua l’ing. Intini, che conclude auspicando una riduzione sensibile delle emissioni di CO2 della Bosch di Bari, che ad oggi produce in via quasi esclusiva da fonti fossili.

Conclude gli interventi programmati il dott. Matera, che parla di pubblica amministrazione e del suo duplice ruolo di consumatore di energia e di promotore di innovazione tecnologica, ricoprendo dunque un collocazione rilevante nel mondo delle energie rinnovabili.

Prima della conclusione e dei ringraziamenti del prof. Intini c’è stato spazio per presentare due progetti sostenuti dalla Provincia di Bari ed ideati per favorire la sostenibilità, di cui «Sentire sostenibile» mira a sensibilizzare i cittadini e i protagonisti del mondo economico ed istituzionale sulla necessità di salvaguardare e valorizzare il proprio territorio in un’ottica di sostenibilità ambientale della provincia di Bari e della Regione Puglia e «Aiutaci a salvare il mare» il cui obiettivo è quello di contribuire alla formazione della sensibilità ambientale di imprese del settore della nautica da diporto, fornitori di servizi pubblici e cittadini, puntando alla modifica dei comportamenti e proponendo un approccio nuovo che sia attento a prevenire i danni.

Dunque questa mattinata si chiude con i migliori auspici e molti interrogativi sull’immediato futuro, che ci augura porterà con se molte risposte sul fronte della produzione e dell’autosufficienza energetica tanto per quel riguarda le imprese e le abitazioni private quanto per quel che riguarda gli Stati nazionali.

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La foto è di Angelo Perrini