La green economy italiana in scena a Solarexpo

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Lo sconvolgimento generato, nel panorama energetico mondiale, dallo «tsunami nucleare» e dalle tensioni in Nord Africa, pongono le energie rinnovabile come opportunità concreta di candidarsi ad un ruolo centrale nei sistemi energetici dei paesi

Conto alla rovescia per l’apertura di Solarexpo, la mostra-convegno internazionale sulle energie rinnovabili che, con i suoi 1.400 espositori provenienti da 40 paesi di tutto il mondo, 11 padiglioni espositivi e 70mila visitatori professionali attesi, è diventata per importanza il terzo evento al mondo.

Dall’apertura dei cancelli mancano solo poche ore e in agenda molti sono i temi caldi che animeranno la fiera. In primis si discuterà dello sconvolgimento generato, nel panorama energetico mondiale, dallo «tsunami nucleare» e dalle tensioni in Nord Africa, elementi questi che pongono le energie rinnovabile come opportunità concreta di candidarsi ad un ruolo centrale nei sistemi energetici dei paesi volti a rinforzare un’idea di sostenibilità ambientale quale base per comportamenti umani responsabili.

Il traino per uno sviluppo consapevole sul piano internazionale viene dalla Germania, che ha messo allo studio un nuovo piano energetico nazionale, piano che ha visto il coinvolgimento di attori sociali spazianti da personalità illustri nel campo energetico a nomi di spicco in quello economico, tutti affiancati da un vero e proprio comitato etico; l’obiettivo principale è quello di ripensare radicalmente il modello energetico e anche di società, e di pianificare da subito il modo di accelerare l’uscita dal nucleare evitando possibili battute d’arresto del sistema.

L’Italia tenterà un approccio sull’argomento durante l’evento di apertura di Solarexpo, intitolato: «La nuova disciplina di promozione delle energie rinnovabili. Forum tra le istituzioni e le associazioni nazionali dei produttori», evento in programma il 4 maggio, alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani.

Sotto i riflettori il Decreto rinnovabili pubblicato a marzo e attuativo della Direttiva europea 20-20-20, che tocca trasversalmente tutte le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica negli edifici, e l’attesissimo nuovo conto energia per l’incentivazione specifica del fotovoltaico.

Ed è proprio per il fotovoltaico, nonostante le recenti performance legislative abbiano inserito in uno scenario molto promettente pesanti elementi di incertezza, compiendo il «miracolo» di mettere in stallo quello che si stava qualificando come settore trainante di una nascente green economy italiana, che la bozza del nuovo conto energia fa presumere un 2011 incentrato sul mantenimento dell’importanza attribuita al settore.

Ma Solarexpo sottolinea che le rinnovabili non sono solo fotovoltaico; alla ribalta anche le altre rinnovabili elettriche (eolico, mini-idroelettrico, solare termico a concentrazione), le rinnovabili termiche e la loro integrazione con le tecnologie efficienti negli edifici (solare termico, pompe di calore, cogenerazione, tecnologie di greenbuilding), e tutte le bionergie (biomasse, biocarburanti, biogas).

In definitiva, un forum che sviscera il tema a 360 gradi con dibattiti che si annunciano caldi e intensissimi e il tutto per difendere quell’energia che permettendo uno sviluppo sostenibile dell’uomo evita che si danneggi, in maniera irreversibile, la Terra che ci ospita.