Una conferenza anche per riflettere

1131
Tempo di lettura: 2 minuti

Troppo facilmente davanti a nuove teorie e a nuovi esperimenti si abusa dell’accusa di pseudoscienza. È accaduto con un grande scienziato come Jacques Benveniste, si replica con il fresco Premio Nobel Luc Montagnier. Si fa con il vecchio Preside della Facoltà di Scienze di Bologna Sergio Focardi e lo sviluppo concreto da lui impresso alla Fusione Fredda con Andrea Rossi

L’Occidente, Europa e Usa in primis, sono alle prese con la gestione della più grave crisi dopo il Ventinove. Una crisi finanziaria e non solo. Una crisi anche culturale e scientifica con una sostanziale perdita della capacità innovativa e competitiva del sistema scientifico che di solito è trainante sugli altri sistemi.

Un tema chiave da affrontare davanti alle troppe emergenze che sfuggono di mano in un mondo deluso che a fronte dei trionfi del Novecento si vede costretto a pagare il conto di troppe reazioni avverse ai farmaci, di danni gravi all’ambiente e alla salute indotti dallo sviluppo industriale ed energetico, con i capricci della Natura che mettono in ginocchio intere regioni con maremoti alluvioni e siccità alternate. Davanti a queste crisi, e ai tentativi di trovare nuove soluzioni troppo spesso il sistema scientifico dominante reagisce in modo inadeguato richiudendosi nella difesa delle «verità della Scienza» la cosiddetta «Scienza Ufficiale» nell’arroccarsi sui trattati quasi fossero le nuove scritture sacre che taluni vorrebbero violare.

Troppo facilmente davanti a nuove teorie e a nuovi esperimenti si abusa dell’accusa di pseudoscienza.

È accaduto con un grande scienziato come Jacques Benveniste, si replica con il fresco Premio Nobel Luc Montagnier. Si fa con il vecchio Preside della Facoltà di Scienze di Bologna Sergio Focardi e lo sviluppo concreto da lui impresso alla Fusione Fredda con Andrea Rossi.

Ha ragione Simon Schnoll, che in occasione dell’Award Telesio Galilei conferitogli a Yalta nel 2009 ha messo in guardia dalle battute sulla pseudoscienza per stroncare le ricerche e le teorie sui campi torsionali e sulle sue applicazioni ai sistemi biologici.

Dal 10 al 15 ottobre, si tiene ad Alushta (Crimea) la IX conferenza Cosmos and Biosphere (scaricate qui la sintesi in inglese). Tutti i guardiani dell’ortodossia con i loro giullari dovrebbero riflettere su come vanno oggi le cose della scienza e su come forse la loro idea di primato e di purezza si scontri non solo con i fatti sperimentali e gli sviluppi teorici (e i fatti industriali da non trascurare), ma anche con interi sistemi scientifici che non sono secondi a nessuno come quelli della vecchia Unione Sovietica.

Forse è il caso quindi di confrontarsi nel merito e lavorare producendo risultati che sono attesi da una Società Moderna che ha dato grande potere, prestigio e mezzi alla Comunità Scientifica.

La lezione di Telesio e di Galilei che animarono il Rinascimento europeo deve essere ripresa e per questo che è nata l’Accademia Telesio Galilei che anche quest’anno premia studiosi di ogni parte del mondo che nella loro vita hanno fatto tutto il possibile per servire la Scienza continuando nella tradizione inaugurata a Yalta e continuata a Pecs.

Un Award dedicato a tutti quelli che nella loro vita hanno ripetuto a se stessi: «Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza» e come Colombo non hanno esitato a lasciare le comodità per affrontare il mare aperto dell’ignoto. (V.V.)