Nuova proroga per il Sistri, si parte il 2 aprile 2012

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La proroga risulta indispensabile «al fine di consentire un necessario periodo di adeguamento del sistema e consentire a tutti gli operatori coinvolti di adempiere correttamente agli adempimenti informatici previsti»

E ritorniamo a parlare del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri). Chi pensava che gli innumerevoli rinvii con la fine del governo Berlusconi fossero ormai cosa lontana si sbagliava, cambiano i ministri ma la storia è sempre la stessa.

E nonostante il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, poco tempo fa avesse annunciato l’imminente messa a regime del sistema sottolineando che non vi sarebbe stata alcuna discontinuità d’approccio per la tracciabilità informatica dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, bene ecco arrivare le prime rettifiche.

Infatti, il Decreto Milleproroghe, contiene una ulteriore proroga di due mesi per l’avvio del Sistri. In definitiva, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti partirà il 2 aprile 2012.

Ma facciamo un po’ di storia evidenziando le ultime vicissitudini che hanno contraddistinto il sistema Sistri, un sistema nato nel 2009 per coniugare efficienza, minor costi per le aziende e legalità e che invece da oltre due anni attanaglia le aziende impegnate nella gestione dei rifiuti (Produttori, trasportatori, aziende di recupero/smaltimento, intermediari) costringendole a versare contributi annuali per qualcosa che non è mai andato in funzione e che nessun giovamento ha garantito alle imprese che al contrario si sono trovate costrette a sostenere costi di gestione esorbitanti. Sicuramente tutti ricorderanno il Decreto Legge 138/2011, convertito, con modificazioni, dalla Legge 14 settembre 2011, n. 148, che prorogava il termine di operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri) al 2 febbraio 2012 per tutti i soggetti obbligati ad aderire al sistema, fatti salvi i produttori di rifiuti con meno di dieci dipendenti e per i quali si prevedeva che la messa in operatività dei sistema non fosse antecedente al 1° gennaio 2012.

Ma ecco le motivazioni che rendono necessaria una nuova proroga. Bene, «al fine di consentire un necessario periodo di adeguamento del sistema e consentire a tutti gli operatori coinvolti di adempiere correttamente agli adempimenti informatici previsti, la norma proposta proroga ad aprile 2012 il termine di piena entrata in operatività, consentendo inoltre, in tal modo, di adattare il D.M. “Testo unico Sistri” alle necessità operative ed agli adeguamenti informatici eventualmente necessari per rendere pienamente efficiente lo stesso sistema operativo».

Il Decreto Milleproroghe evidenzia anche la possibilità, al fine di ottemperare alle complesse funzioni connesse all’invio del nuovo sistema di tracciabilità, che il Ministero possa servirsi dell’istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale per lo svolgimento di tutte le attività ulteriori e diverse rispetto a quelle individuate dal contratto in essere per la gestione del sistema informatico e del relativo sito internet. Inoltre, per consentire un adeguato monitoraggio delle attività svolte, si introduce la previsione della presentazione e illustrazione, alle competenti Commissioni parlamentari, di una relazione semestrale sullo stato di attuazione della gestione, da parte della competente direzione del Ministero.

In definitiva, l’ennesima proroga concepita per il Sistri è servita. Per gli operatori di settore tanta incertezza e una sola realtà; con questo Sistri non si combattono le ecomafie, gli ecomafiosi non tracciano le loro movimentazioni ora e non lo faranno neppure con il Sistri che servirà solo a complicare la tracciabilità del ciclo dei rifiuti, nonché a rendere più difficoltosa la vita agli operatori di settore che osservano la legge e che rischiano di risponderne in prima persona investiti di responsabilità gravose e avendo come strumento di gestione un sistema che non funziona e che per le sue caratteristiche risulta inutile, farraginoso ed estremamente costoso.
Perché chi opera nella gestione dei rifiuti non è contrario alla tracciabilità del ciclo dei rifiuti ma è convinto che bisogna costruire un sistema di tracciabilità realmente efficace fatto di trasparenze nella gestione e di chiarezze nell’applicazione.
Informazioni utili per operatori e legislatori sono disponibili collegandosi al sito ufficiale.