Si rischia di ripetere lo scandalo dei «safari» che ha investito le isole Andamane ma il governo peruviano sembra agire con maggiore decisione per la loro protezione
Gli Indiani incontattati del Perù stanno correndo il serio rischio di divenire le prossime vittime dei «safari umani». La denuncia viene dal quotidiano britannico «The Observer».
Il mese scorso, Survival International aveva pubblicato alcune foto dettagliate della tribù proprio per richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sull’importanza di proteggerli da contatti indesiderati.
I Mashco-Piro vivono nel Parco Nazionale di Manú, una popolare meta turistica, e nell’ultimo anno gli avvistamenti casuali della tribù si sono intensificati in modo preoccupante.
Il disboscamento illegale e i progetti energetici attivi nelle vicinanze (petrolio e gas) stanno costringendo i Mashco-Piro a uscire dalle foreste avvicinandosi sempre più alle rive del fiume, dove sono più esposti alla vista delle barche di passaggio.
I Mashco-Piro, denuncia l’Observer, potrebbero ora cadere vittima di un’altra minaccia: i “safari umani”; uno scandalo denunciato per la prima volta nel 2010 da Survival nelle isole Andamane.
Secondo un’indagine compiuta dall’«Observer», alcune guide senza scrupoli che lavorano all’interno del parco di Manú stanno cercando di trarre profitto dagli avvistamenti.
Il quotidiano ha raccolto prove del fatto che alcune compagnie stanno offrendo ai turisti «programmi su misura», con alte «possibilità» di vedere «i nativi incontattati».
Le prove ricordano lo scandalo dei «safari umani» che ha investito le isole Andamane. Ma le organizzazioni peruviane stanno prendendo misure rapide e urgenti per prevenire il fenomeno.
Le autorità peruviane e l’organizzazione indigena Fenamad stanno sollecitando i residenti a tenersi lontani dalla tribù, e stanno montando un avamposto di guardia per impedire agli estranei di fare incontri non voluti.
Stanno anche collaborando strettamente per individuare i taglialegna e proteggere le terre delle tribù locali.
«Naturalmente, non tutti i tour operator sono coinvolti nei “safari umani” ed è confortante leggere che alcuni sono consapevoli dei pericoli che l’ingresso di un elevato numero di persone nell’area comporta sia per i turisti sia per gli Indiani», ha commentato Stephen Corry, direttore generale di Survival International. «Ma è importante denunciare gli operatori turistici senza scrupoli perché incoraggiare i turisti ad andare a vedere i Mashco-Piro è estremamente irresponsabile, e potenzialmente letale».
(Fonte Survival International)