Il ritorno del castoro in Italia

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Tempo di lettura: 3 minuti ֎Dopo 500 anni. Uno studio congiunto dell’Università Statale di Milano e dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Un esempio di ritrovata biodiversità, che necessita di […]

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Se la ricerca danneggia la natura…

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Contro una difficoltà nota specialmente negli ambienti protetti, in Francia ricercatori dell’Istituto di Ricerca per la Conservazione delle Zone Umide del Mediterraneo «Tour du Valat» di Arles, hanno trovato una soluzione, hanno messo a punto un protocollo di azione per minimizzare gli impatti della ricerca scientifica sulle popolazioni di uccelli e, soprattutto, sulle loro stagioni riproduttive

La Puglia casa degli uccelli acquatici

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È stato pubblicato dalla regione Puglia (Dipartimento agricoltura, sviluppo rurale ed ambientale, sezione gestione sostenibile e tutela delle risorse forestali e naturali), il volume «Gli Uccelli acquatici svernanti in Puglia 2007 – 2019», ossia il censimento effettuato tra 2007 e 2019 nell’ambito del progetto International waterbird census (Iwc) coordinato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dalle Associazioni Centro studi de Romita e Or.Me.

La costa ovest di Tenerife Patrimonio per la Conservazione delle Balene

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È la prima destinazione in Europa a ottenere il riconoscimento che conferma l’arcipelago tra le maggiori mete nel mondo per l’avvistamento dei cetacei. Una colonia di oltre 500 balene pilota vive stabilmente lungo la costa che va da Faro di Rasca a Punta de Teno, un tratto di mare che si estende per 22 chilometri. Nell’arco dell’anno, in queste zone transitano 26 delle oltre 79 specie di cetacei conosciute, compresi delfini, orche e balenottere azzurre

Se a disturbare il lanario è la mala gestione di aree protette

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È il caso del Parco del Gargano. Il dettaglio e le motivazioni della quasi scomparsa del falco da luoghi tradizionali di Puglia e Basilicata. La competizione con il Falco pellegrino

Studiano il canto per salvarlo dall’estinzione

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Raccolta fondi per il pinguino africano

֎«Salviamo il Pinguino Africano» è il progetto di crowdfunding cofinanziato dall’Università di Torino per tutelare una specie di pinguino la cui popolazione ha subito un declino del 98% rispetto all’era preindustriale. Oltre 100 persone hanno già aderito alla campagna֎

Per qualche merendina in più muoiono oranghi, tigri, rinoceronti

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Noemi dà voce al cartoon censurato in TV in Gran Bretagna. Un’indagine di Greenpeace ha scoperto che tra il 2015 e il 2017, 22 dei fornitori di olio di palma di Mondelēz, tra cui Wilmar (il più grande operatore mondiale di olio di palma), hanno distrutto oltre 70mila ettari di foresta pluviale, un’area grande quasi tre volte l’Isola d’Elba

Clima, una farfalla rara «scalatrice» per sopravvivere

Tempo di lettura: 2 minuti È la Erebia pandrose vive negli Appennini Studio coordinato dall’Università di Firenze denuncia il pericolo per le farfalle appenniniche derivante dai cambiamenti climatici, grazie ai dati raccolti con la collaborazione […]

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Sono nati tre crisocioni

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Muso da volpe, zampe da antilope e orecchie da pipistrello

Nelle praterie e nelle boscaglie di Brasile, Paraguay, Argentina e Perù, l’incessante conversione delle aree naturali in zone antropizzate sta sottraendo a questa specie lo spazio vitale, esponendola ad un numero sempre maggiore di incidenti stradali

Giornata di birdwatching nel Parco nazionale dell’Alta Murgia

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Il 28 ottobre sarà data l’opportunità di osservare specie come: Falco di palude, Poiana, Gheppio, Nibbio reale e Lanario

Scoperta infezione che minaccia le uova delle tartarughe marine

Tempo di lettura: 2 minuti ֎Una nuova minaccia per le tartarughe marine (Caretta caretta) nell’anno del record di nidificazioni in Toscana: le infezioni fungine che colpiscono uova ed embrioni. Lo studio dell’Università di Pisa pubblicato […]

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Tigri, più in gabbia che libere

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In cattività più del doppio di quelle in natura

 Il Wwf denuncia la situazione in Asia orientale e sudorientale. L’industria della tigre non mostra alcun segnale di rallentamento. Le strutture che ospitano questa specie in cattività minano gli sforzi fatti per vietare il commercio illegale di animali o parti di essi. Il Wwf ne chiede la chiusura

Martora

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La Martora risulta ormai in progressiva diminuzione dal nostro territorio, a causa della crescente antropizzazione e dello sfruttamento spesso eccessivo delle foreste

Orsa JJ4, ecco dove ha sbagliato il Trentino

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Tempo di lettura: 5 minuti Il parere di Franco Tassi ֎Lo scalpore suscitato dalle recenti vicende offre l’occasione per comprendere se e come l’umanità riuscirà a convivere in armonia con la natura selvaggia sempre più […]

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Ecco perché tanti cinghiali…

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Tempo di lettura: 4 minuti Quando i rimedi umani, fatti da incompetenti o interessati, sono peggiore dei mali. Ma un intervento serio è urgente e le soluzioni ci sono

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Uomo-animali un rapporto ancora difficile

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Uno studio che ha comparato le preferenze nelle metodiche di controllo delle popolazioni di predatori da parte di residenti in vari contesti umani negli Stati Uniti e nello Stato dell’Ohio

Anche i lupi mostrano segni di autocoscienza con il test olfattivo

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Il sistema di ricerca ideato dal prof. Cazzolla Gatti. Un nuovo esperimento ha fornito indizi significativi sulla consapevolezza di sé dei lupi

Esistono contraccettivi per gatti?

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Esistono diversi tipi di contraccettivi che permettono di controllare le popolazioni di gatti.
È possibile somministrare loro pillole molto simili a quelle usate dagli esseri umani. Ce ne sono a base di progesterone, ormone naturalmente presente in gravidanza, che, quindi, simulandone gli effetti, procura una falsa gravidanza. Naturalmente a questo stato si accompagna un aumento di appetito e quindi di peso, nonché tutta una serie di effetti collaterali di maggiore gravità. La somministrazione può essere effettuata mediante iniezioni ad effetto prolungato, che possono essere causa di infezioni, o mediante compresse, che, se non assunte completamente dal gatto con il cibo,

La peste suina è arrivata in Italia

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Non è una malattia che si trasmette all’Uomo, è altamente epidemica per i suini e non c’è un vaccino. Attenzione alla caccia e al bracconaggio

Il proteo dalla vita in grotta alle «fughe» esterne

Tempo di lettura: 2 minuti ֎Dalle buie acque sotterranee alla luce del sole: il proteo, l’anfibio di grotta per eccellenza, può uscire in superficie anche di giorno. Una ricerca dell’Università Statale di Milano in collaborazione […]

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