Randagismo – Il litorale tarantino un vero disastro

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L’Oipa, nel segnalare le normative vigenti che impongono ai sindaci di intervenire apre una sottoscrizione on line

La sezione italiana dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) rende noto che quest’estate sono giunte diverse segnalazioni riguardanti il grave fenomeno del randagismo in alcune zone del sud Italia.
Una delle zone più critiche risulta essere la litoranea che da Taranto porta a Maruggio, lungo la quale branchi di cani randagi vagano affamati nell’indifferenza generale. Si tratta evidentemente di cani abbandonati ed adattatisi in qualche modo alla sopravvivenza da strada; alcuni sono pelle e ossa, disidratati e coperti di piaghe.
Fa specie che ciò possa avvenire sotto gli occhi di tutti, in piena violazione della DPR n. 320/1954 «Regolamento di Polizia Veterinaria» e alla già citata Legge 281/91, il Sindaco è tenuto a farsi carico della gestione dei cani randagi, provvedendo alla loro cattura e idonea collocazione presso un canile municipale o convenzionato.
Il portavoce dell’associazione dichiara che «Ben consci della situazione in cui versano molti canili in Italia, ci si auspica che perlomeno si faccia fronte all’emergenza intervenendo con dei programmi di sterilizzazioni, cure e assistenza per gli animali bisognosi, così come previsto dalla Legge Regionale Puglia n. 12 del 1995. Ergo: chiediamo alla Provincia di Taranto e alla Regione Puglia di intervenire per far fronte al grave fenomeno del randagismo esistente sul proprio territorio».
Nel frattempo è stata aperta una petizione on line che può essere firmata.