Per l’eolico un 2009 da record

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1.114 MW installati, 6,7 TWh di energia elettrica prodotta pari al consumo domestico di 7 milioni di italiani e circa 4,7 milioni di tonnellate di CO2 risparmiate. L’Italia di rimanere nell’eolico il terzo Paese in Europa e il sesto nel mondo

Il 2009 si è chiuso con una potenza eolica efficiente di 4.850 MW di cui più di 1.100 MW installati nel 2009, nuovo record assoluto per l’Italia, e con un dato di produzione elettrica molto importante che evidenzia il significativo apporto dell’eolico al sistema elettrico, con una crescita del settore su base annua superiore al 30% mantenendo una percentuale analoga a quello degli anni precedenti, nonostante la crisi finanziaria che a livello nazionale ed internazionale ha investito nel 2009 l’economia.Il 2009 si è concluso con il record storico di installazioni per l’Italia, dato che conferma il fatto che il nostro Paese ha oramai il passo del resto del mondo, e che seppur ancora non al livello dei principali mercati europei, è in linea con il raggiungimento degli obiettivi Comunitari in tema di rinnovabili al 2020.
L’anno appena concluso ha fatto registrare quindi per il settore eolico italiano un nuovo record assoluto sia in termini di nuova potenza installata che ha raggiunto 4.850 MW, sia per quanto riguarda la produzione elettrica pari a circa 6,7 TWh equivalenti ad oltre il 2,1% del Consumo interno lordo.
La continua crescita della percentuale di copertura del fabbisogno energetico nazionale da parte dell’eolico richiama ulteriormente i soggetti istituzionalmente preposti alla predisposizione di piani di sviluppo infrastrutturali urgenti e indifferibili, che consentano quanto prima di risolvere le potenziali criticità che si potrebbero generare in un sistema che non fosse all’avanguardia negli strumenti di supporto allo sviluppo di questa tecnologia per il raggiungimento degli obiettivi vincolanti assunti.
Anev, Enea, Aper e Ises Italia sottolineano con soddisfazione che le previsioni a suo tempo formulate e pubblicate sono state ancora una volta pienamente rispettate, e che tale importante risultato non solo ha contribuito ad una riduzione delle emissioni e ad un incremento della produzione rinnovabile estremamente rilevante, ma ha anche contribuito allo sviluppo occupazionale, industriale ed economico del nostro Paese. Inoltre segnalano il ruolo di crescente rilevanza assunto dai processi innovativi connessi allo sviluppo di iniziative ad alto valore tecnologico che tali installazioni stimolano, nella ricerca continua di processi avanzati di sviluppo, realizzazione e gestione dei parchi eolici. Infine sembra fondamentale ricordare l’alta funzione sociale ed ambientale che tale fonte di energia, per sua natura diffusamente disponibile in forma distribuita, garantisce al territorio tramite uno sviluppo sostenibile in aree rurali e con maggiore necessità di crescita occupazionale.
Un ulteriore sforzo di sostegno organico al settore, che passi da un quadro normativo certo e stabile e che abbia obiettivi chiari e percorsi autorizzativi trasparenti, è quanto gli operatori chiedono, insieme ad una necessaria maggiore opera di divulgazione di notizie e informazioni reali su questa tecnologia oltre alla necessaria formazione qualificata per accompagnare adeguatamente la crescita occupazionale del settore.
I dati del 2009 sono in linea con gli obiettivi settoriali, e consolidano il dato del 2008, consentendo all’Italia di rimanere nell’eolico il terzo Paese in Europa e il sesto nel mondo, nonostante il quadro normativo del settore (Autorizzazione unica, Ripartizione dell’obbligo tra le Regioni, Linee Guida e adeguamento delle infrastrutture energetiche) non sia ancora stato definitivamente completato. Questi gli interventi necessari che le Associazioni auspicano vengano presto assunti dal Governo, consentirebbero di sfruttare pienamente il reale potenziale eolico nazionale, stimato in oltre 16.000 MW, facilitando la copertura di tale potenziale con una maggiore efficienza, funzionalità e trasparenza.

(Fonte Enea)