Prioritaria per l’Ue l’azione sul clima

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Il Presidente della Commissione europea ha scritto ai Capi di Stato e di Governo dell’Unione europea vuol rinvigorire il processo negoziale internazionale sui cambiamenti climatici

Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha scritto ai Capi di Stato e di Governo dell’Unione europea informandoli sui prossimi passi che la Commissione intende fare in merito all’azione sul clima. Nella lettera, Barroso rimarca l’importanza di portare avanti il processo internazionale sui cambiamenti climatici sulla base di quello che i Paesi sono stati in grado di concordare per mezzo dell’Accordo di Copenhagen, e di trovare nuovi modi per infondere ancora fiducia nel processo stesso.

Barroso scrive che un elemento importante di questa strategia è l’implementazione dei finanziamenti immediati per i Paesi in via di sviluppo (Pvs), su cui i Paesi industrializzati si sono impegnati lo scorso dicembre. A questo proposito, ricorda che i Paesi che hanno collaborato maggiormente con l’Ue durante i negoziati Unfccc di Copenhagen sono stati proprio i Pvs, in particolare quelli più poveri e più vulnerabili.

L’obiettivo centrale secondo Barroso, tuttavia, deve essere quello di portare tutti i partner dell’Ue più vicino alle ambizioni europee e all’impegno per un accordo multilaterale. Copenhagen ha mostrato all’Ue quanto questo possa essere difficile, di conseguenza è necessario ripensare all’approccio verso questi partner, sostiene il Presidente della Commissione.

A questo scopo, Barroso fa sapere di avere chiesto a Connie Hedegaard, il nuovo Commissario per l’Azione sul clima, di avviare una consultazione con i più importanti partner internazionali per rinvigorire il processo negoziale. Si augura così di avere degli input iniziali per il Consiglio europeo di primavera (25-26 marzo 2010), e successivamente per le negoziazioni di livello ministeriale e il Consiglio europeo di giugno (17-18 giugno 2010).

Barroso inoltre discuterà con Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo, su come meglio affrontare questi elementi a marzo e garantire che l’Ue abbia una voce unita e potente su tali questioni critiche nel futuro.

(Fonte Ipcc Focal Point)