La scimmia gigante

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La scoperta nel cuore dell’Africa di questo popolamento di grossi Primati, ben diversi dal noto Scimpanzé e alquanto lontani dal territorio del Gorilla, ha sconvolto molte certezze degli scienziati tradizionali, aprendo nuovi interrogativi e dando vita al cosiddetto «enigma delle scimmie giganti di Bili»

Perché i gatti hanno le pupille verticali?

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Riducendo le pupille a due fessure, anziché a due piccoli forellini, il gatto esercita un maggior controllo sulla quantità di luce che il suo occhio riceve. Per un animale dalla vista così sensibile, tale da permettergli di vedere in condizioni di semioscurità, è assolutamente importante non venire abbagliato dalla luce solare. La presenza delle piccole fessure senza dubbio riduce notevolmente la quantità di luce in entrata.
Ma il gatto sa fare di più. Oltre a contrarre verticalmente le pupille, è capace di serrare le palpebre così strettamente, da fargli assumere l’aspetto di due fessure orizzontali. La combinazione di queste due

La convivenza possibile fra uomo e orso

Tempo di lettura: 2 minuti Un nuovo studio coordinato dalla Sapienza sull'orso bruno marsicano svela le caratteristiche che rendono possibile la coesistenza e le riflessioni per migliorare le azioni future

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Il maialino nano fa tendenza…

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L’usanza di tenere questi maialini come animali da compagnia (pet) è nata in Canada negli anni 80 ed ha rapidamente spopolato anche negli Stati Uniti. Tuttavia, a dispetto del loro nome ed a causa della loro mole, non sono certo adatti a tutte le case

Che ne sarà dei due orsacchiotti orfani?

Tempo di lettura: 3 minuti ֎Molti naturalisti esprimono viva preoccupazione per la sorte dei due cuccioli di Amarena, ma i responsabili del Parco sembrano abbastanza tranquilli. Per Franco Tassi sarebbe stato meglio catturarli per assicurarne […]

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Acquistiamo prodotti certificati e salveremo la tigre

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È l’appello del Parco Natura Viva di Bussolengo che segnala come il pericolo per la tigre dell’Amur viene dallo sfruttamento della foresta boreale di conifere

Perché i gatti giocano con la preda prima di ucciderla?

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A chi non è capitato di vedere un gatto «torturare» un topo o un uccellino prima di mangiarlo?
I gatti sono killer efficientissimi, maestri nell’infliggere morsi letali. Tuttavia amano indugiare nel crudele gioco di colpire senza uccidere o di acchiappare e poi lasciare andare. Il risultato è che, il più delle volte, le loro vittime muoiono per lo shock, prima ancora che il felino possa assestare il colpo di grazia.
A discolpa del micio, però, va detto subito che nessun gatto selvatico agisce così. Quello che abbiamo appena descritto è il comportamento di un gatto domestico sazio, che ha

La lontra in un bosco superstite

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Da almeno tre anni esemplari di lontra sono stati immortalati nel parco naturale regionale di Bosco Incoronata da fototrappole dei ricercatori del Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Il mare di Sicilia uno scrigno che regala tesori

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La campagna «Seamounts» ha permesso di acquisire informazioni completamente nuove su siti molto importanti per la biodiversità dei mari italiani, dei veri e propri Hot-spot. Questi dati, opportunamente elaborati, permetteranno di disporre di informazioni utili alla definizione di possibili e auspicabili misure di conservazione

Saylyugem, l’orso che si credeva estinto

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Una rara specie di orso creduta estinta da oltre 60 anni è stata avvistata da alcuni turisti sui monti Altai

L’eolico e i sorprendenti impatti sugli uccelli

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Una complessità spesso ignorata

֎Uno studio condotto nell’arcipelago finlandese di Båtskär ha evidenziato come la presenza delle pale eoliche abbia modificato alcune abitudini: dalla rarefazione della presenza di alcune specie al cambio di tonalità del loro canto֎

E i primati scendono dagli alberi

Tempo di lettura: 2 minuti I cambiamenti climatici e la deforestazione spingono i primati verso un nuovo stile di vita Uno studio internazionale a cui ha preso parte la Sapienza ha analizzato i fattori ecologici […]

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Perché intervenire contro i mufloni del Giglio?

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Perché sconvolgere ecosistemi insulari ormai da tempo in equilibrio dinamico positivo? Anche la comunità locale si è mostrata fortemente contraria alla eliminazione della popolazione di splendidi animali selvatici, con cui convive pacificamente da anni

Occhio alla medusa…

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Il progetto messo a punto dal prof. Ferdinando Boero, biologo marino dell’Università del Salento e Cnr-Ismar, deriva dal voler documentare qualcosa che è sotto gli occhi di tutti. Perché l’aumento di questa specie. Le responsabilità della pesca. C’è qualche specie molto pericolosa per l’uomo

La tanatosi, l’«arte» di fingersi morti

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La condizione tanatosica è rappresentata da uno stato di completa immobilità, che si verifica grazie ad un meccanismo riflesso di contrazione tetanica, scaricato sul tronco e su tutte le appendici, con conseguente sospensione di ogni attività motoria

Nelle acque liguri anche un granchio indiano

Tempo di lettura: 2 minuti È una femmina di Charybdis feriata, chiamata dagli anglosassoni granchio crocifisso per il disegno che porta sulla parte dorsale del carapace. Si tratta chiaramente di una specie aliena ma, in […]

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Troppe anche le vittime indirette della caccia

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Il Dossier di Avc (l’Associazione vittime della caccia) sulle Vittime innocenti: gli animali domestici. L’associazione rileva che «risulta un numero limitato di casi per il semplice fatto che pochissimi denunciano questi fattacci, altrettanto pochi sono i media che li pubblicano, ancora meno chi li rende noti e li fa circolare». Ma, valutando la tipologia dei fatti di cronaca, noi siamo molto preoccupati dallo sciamare liberi nelle campagne, e armati, di questi «amanti della natura»

Nuova specie di lucertola spinosa

Tempo di lettura: 2 minuti Scoperta in Messico ֎Una ricerca, pubblicata sulla rivista «Amphibia-Reptilia» e frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Biologia e biotecnologie della Sapienza e l’Universidad Nacional Autónoma de México, ha individuato […]

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Tartarughe marine piene di plastica

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Nella Giornata mondiale dell’ambiente l’Ispra diffonde uno studio delle tartarughe marine nel Mediterraneo. La Caretta caretta come indicatore ambientale per monitorare la quantità e la dinamica della distribuzione delle plastiche

Attenzione, spiaggiato un pesce istrice tropicale

Tempo di lettura: 2 minuti Ritrovato sulla costa laziale: è il secondo esemplare segnalato nel Mediterraneo dal 2008. L’invito di Ispra e Cnr-Irbim: «Segnalare vuol dire imparare a conoscere, continuate a supportare la ricerca»

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