Il Covid-19 colpisce tribù isolata delle Isole Andamane

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Le Isole Andamane, in India, hanno registrato finora un totale di circa 3.000 casi confermati di Coronavirus e 37 morti, su una popolazione di circa 400.000 persone

Boitani: E i cinghiali? Vanno soppressi

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Il cinghiale è una specie invasiva cioè va tolta così come si fa con i ratti. Cattura e abbattimento sono sistemi che funzionano benissimo e il risultato è anche la produzione di ottima carne da mettere sul mercato

Stiamo perdendo la protezione dell’ozono

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Mentre lo strato di ozono si ricostituisce ai poli si sta pericolosamente assottigliando in altre zone del pianeta. Allarme degli scienziati che sollecitano la ricerca delle cause come altre sostanze chimiche sottovalutate

Una primavera in fiore

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Tanti gli appuntamenti per scoprire la nostra natura passeggiando, da marzo a maggio, nei parchi e nei giardini più belli d’Italia e andando a scoprire infinite sfumature di colore che deliziano l’anima e rallegrano l’aria

Ischia – Le caldere possono provocare «tsunami»

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Lo studio ha messo in evidenza che nelle isole di origine vulcanica anche dove i vulcani non sono attivi, le caldere da frana possono provocare le onde anomale. Pericolo «tsunami» in Usa e Canada dal collasso del vulcano Cumbre Vieja delle isole Canarie

Xylella, il Tar ferma un abbattimento

Tempo di lettura: < 1 minuto Stop all’espianto di un olivo monumentale a Monopoli. Il Tar vuole vederci chiaro. Dopo la sospensione degli abbattimenti ad Ostuni lo scorso anno, e l'intervento dei giudici della Corte dei […]

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Fare e disfare la realtà: stupro? dipende…

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Per «consenso» si intende l’accordo o l’approvazione volontaria e informata tra individui riguardo a un’idea, un’azione, una decisione o a una situazione specifica. È implicito quindi che tutte le parti coinvolte abbiano dato il loro assenso liberamente, senza coercizione o pressioni e con una chiara comprensione di ciò a cui stanno acconsentendo.
Nonostante questa definizione possa sembrare chiara e inequivocabile, i fatti di cronaca più recenti rivelano come questo concetto sia permeato di ambiguità e come la percezione di ciò che può essere considerato consenso sia distorta e influenzata da fattori che vanno oltre la volontà individuale.
In Italia, per esempio, il reato di stupro non è definito come «rapporto sessuale senza consenso», ma è determinato da elementi quali: con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringa taluno a compiere o subire atti sessuali (articolo 609-bis).
Un recente fatto di cronaca è riuscito a scavare un ulteriore solco nel concetto di consenso comunemente inteso. Si tratta del caso dei due ragazzi assolti a Firenze perché hanno avuto un’errata percezione del consenso della ragazza che li ha denunciati.
Nella fattispecie hanno sbagliato a considerare valido il consenso della presunta vittima in una situazione in cui lei, in uno stato di stordimento alcolico, non era nelle condizioni di manifestarlo. Sarebbe molto ironico provare a trasporre questo assunto in altri ambiti, come per esempio quello della sicurezza stradale. Si potrebbe, per esempio, attenuare un reato stradale compiuto in stato di alcolismo.
Va dato atto dell’ambiguità del già citato art. 609 bis del Codice Penale per la mancanza di una reale e precisa definizione della parola consenso; parola che spesso dunque finisce per prestarsi a interpretazioni sessiste e misogine basate sul tasso alcolemico delle donne, sul loro modo di vestire, sulle porte aperte dei bagni e sulle conoscenze e/o rapporti che hanno avuto in passato. Non sembra un azzardo, dunque, dire che questa norma risulta tra i problemi primari relativi alla violenza di genere in Italia, dato che funziona solo se ci si trova davanti a un giudice disposto a interpretare la legge in maniera giusta ed equa, scevra da preconcetti patriarcali.

Francesco Sannicandro

Un supercomputer per capire il mare

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Parte un nuovo progetto del Cmcc che utilizzerà la potente infrastruttura di Calcolo MareNostrum per produrre previsioni oceaniche ad alta risoluzione. Un esempio di integrazione multidisciplinare al servizio della ricerca scientifica e dell’avanzamento della conoscenza negli studi del sistema oceanico globale

Pluspetrol si ritira dal parco peruviano

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A seguito della bufera mediatica sollevata dalla denuncia, anche l’autorità che controlla il famoso parco peruviano, il Sernanp, ha diffuso un suo comunicato confermando di aver rigettato la richiesta inoltrata da Pluspetrol, che chiedeva di poter lavorare nell’area, con la motivazione che il suo status di area protetta «proibisce espressamente lo sfruttamento delle risorse naturali» nel parco

Con la dialisi peritoneale pazienti meglio assistiti e costi più bassi

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Mentre nel mondo la diffusione dei due trattamenti è del 50% per ciascuno delle due metodiche, in Italia siamo appena al 12% per la peritoneale contro la stragrande maggioranza di dialisi «tradizionali»

A Venezia conferenza ‘Circular Venice’: esperienze innovative a confronto

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(Adnkronos) – Il Regolamento europeo sul Passaporto digitale dei prodotti è stato presentato nel corso della conferenza 'Circular Venice, policy, pratiche e innovazione a confronto', organizzata questa mattina nell’Auditorium Cesare De Michelis di M9 da Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (Fvcms/Vsf) con Regione Veneto, Comune di Venezia, Acr+ e Fondazione di Venezia. Un evento dedicato al tema dell’economia circolare e alle sue molteplici declinazioni ed applicazioni.
 “Parlare di economia circolare significa anche accettare la grande sfida dell’uso efficiente e sostenibile delle limitate risorse a disposizione, sfida che interessa tutta la società ed è particolarmente sentita a Venezia dove ogni riflessione sull’economia e sull’ambiente deve tener conto anche di una dimensione ambientale così fragile e complessa e di una storia unica al mondo", osserva Renato Brunetta, presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità.  Quanto al Passaporto digitale dei prodotti, presentato per la prima volta pubblicamente in Italia, il progetto si inserisce nel più ampio Regolamento Ue sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti (Espr) e mira a rendere attuabile su larga scala il modello della circular economy, attraverso l’introduzione di requisiti ambientali obbligatori per essere presenti sul mercato Ue e una metodologia comune di rilevazione e classificazione dei materiali e della loro provenienza, dando informazioni sulla composizione, sulla presenza di materiali riciclati, pezzi di ricambio, parti o sostanze pericolose contenute nei manufatti, al fine di facilitare la scelta all’acquisto del cittadino, così come la riparazione o il riciclo.  Per Alberto Parenti, membro della Direzione Generale del Mercato interno, dell'industria, dell'imprenditoria e delle Pmi della Commissione europea, "la nuova proposta delle istituzioni europee mira a rafforzare l’economia circolare all’interno del mercato unico attraverso l’adozione di requisiti comuni di progettazione dei prodotti a più alto impatto ambientale e di un 'passaporto di prodotto' digitale che garantisca la completa tracciabilità, la responsabilizzazione dei consumatori e la possibilità di applicare incentivi che aiutino le aziende a realizzare oggetti sempre più sostenibili, riparabili e riciclabili. È questo sicuramente un elemento molto innovativo che facilita un cambio del paradigma produttivo e delle abitudini di acquisto dei consumatori che, anche a causa dell’obsolescenza programmata dei dispositivi elettronici e della presenza sul mercato di prodotti economici e difficili da smontare, sono spesso costretti a comprare nuovi prodotti, liberandosi degli elettrodomestici o dei dispositivi digitali guasti, piuttosto che optare per la riparazione degli stessi”.  In Veneto, prima regione in Italia per differenziata, dove il 76% dei rifiuti viene valorizzato a recupero di materia, sono state introdotte recentemente deliberazioni in materia di circolarità dei sistemi produttivi fondamentali per potenziare la diffusione di pratiche di recupero dei materiali nei settori dell’edilizia e dell’industria manifatturiera.  Paolo Giandon, direttore della Direzione Ambiente e Transizione Energetica della Regione del Veneto, ricorda: “La Regione ha recentemente approvato l’aggiornamento del Piano regionale di gestione rifiuti urbani e speciali, affrontando le necessità del mondo produttivo dando maggior chiarezza alle norme che regolano la gestione dei rifiuti di scarto e istituendo, a questo proposito, un coordinamento regionale sottoprodotti e un tavolo tecnico 'End of Waste' (il processo attraverso il quale un rifiuto cessa di essere tale, per mezzo di procedure di recupero, ed acquisisce invece lo status di prodotto). Il lavoro di questi due organismi, avviato nel luglio 2023, ha prodotto risultati approvati con Decreto lo scorso novembre. Allo stesso tempo, sono stati siglati dalla Regione dei protocolli per la definizione di proposte operative per l’attuazione dell’economia circolare nei settori produttivi e nel settore dell’edilizia, con corpi intermedi, Università, Arpav, Legambiente e Camere di Commercio. L’inclusione di tutte le realtà più rappresentative del territorio ha permesso di creare momenti di confronto tra diversi approcci e competenze, individuando, attraverso progetti e analisi, delle strategie virtuose per implementare il modello circolare nel contesto metropolitano e regionale. Il confronto odierno con alcuni rappresentanti di istituzioni e associazioni europee, impegnate nel raggiungimento degli obiettivi eco-ambientali comunitari, ci fornisce altri preziosi spunti ed esempi per applicazioni mai sperimentate nel nostro territorio”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Festambiente, ecologia e spettacoli

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Il cartellone degli spettacoli di #Festambiente2015 porta ancora una volta in Maremma grandi star della musica, con i Subsonica il 7 di agosto che apriranno la festa, e poi Max Gazzè, Piovani, Goran Bregovic, Luca Barbarossa e Daniele Silvestri, e ancora Carmen Consoli, Caparezza e per finire chiudono gli Africa Unite il 16 agosto

Brasile, inizia il recupero dell’Amazzonia

Tempo di lettura: 2 minuti Il governo avvia massiccia operazione per espellere i minatori dal territorio Yanomami. Survival: «Via i cercatori d’oro e teneteli fuori dal territorio!». L’ex Presidente Bolsonaro aveva incoraggiato attivamente l’invasione. Durante […]

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Tumori, la lotta si fa più dura

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La comunità mondiale spinge affinché la lotta contro le neoplasie venga affrontata con ancora maggior vigore ed ulteriori risorse. Il numero di nuovi casi di tumore è in costante aumento in tutto il mondo e l’ipotesi più suffragata ritiene che si arrivi in un paio di decine d’anni ad un raddoppio complessivo della popolazione che ne soffre

Fare e disfare la realtà: «non mi sento italiano»

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Nel risentire casualmente la canzone di Giorgio Gaber «Io non mi sento italiano» scritta nel 2002, ben venti anni fa, mi sono reso conto di quanto i suoi versi siano ancora attuali, di quanto la dicono tutta sull’Italia di ieri, di oggi e chissà anche di domani, se neanche con la scossa dei fondi europei riusciamo a cambiarla.

Ebbene sì, ancora oggi molti di noi non si sentono italiani, perché sono anni che il Paese è gestito da politici e burocrati che pensano solo alle poltrone e a complicare la vita degli italiani. Una classe politica e dirigenziale che non sa prendere decisioni, che si becca come in un pollaio, con le elezioni come unico pensiero e obiettivo…e non si intravede che ciò abbia termine… lo si può solo sperare!
Nel testo della canzone ci sono le parole «per fortuna o purtroppo lo sono»: in esse c’è tutta l’Italia.
Per fortuna, in questo Paese, c’è la bellezza del clima, del mare e dei monti, del sole e delle scogliere. C’è la bellezza dell’arte che ti lascia a bocca aperta. Dal Romano al Rinascimento, dal Barocco al Neorealismo.
Per fortuna c’è l’orgoglio di essere, nonostante tutto, italiani nella moda, nell’artigianato, nell’arte di arrangiarsi e nella creatività degli italiani.
Ma nel «purtroppo lo sono» c’è invece la disperazione di non vedere mai l’uscita del tunnel, di pagare delle tasse elevate per poi ricevere dei servizi scadenti, di vedere scappare all’estero i migliori cervelli. Di vedere l’Alta Velocità che si ferma a Salerno. La banda larga ultraveloce che diventa un lusso per pochi invece che un servizio per tutti, anche per chi non vive nelle grandi città. La didattica a distanza ha messo a nudo il problema.
Gaber attacca politici e parlamentari, la vera zavorra di un Paese che non cresce e che paga le loro incompetenze. «Ma questo nostro Stato che voi rappresentate mi sembra un po’ sfasciato. È anche troppo chiaro agli occhi della gente che tutto è calcolato e non funziona niente… Persino in parlamento c’è un’aria incandescente, si scannano su tutto e poi non cambia niente… il grido “Italia, Italia” c’è solo alle partite». Tralascia, a mio avviso, un dato di fatto: tutto questo consegue alla indifferenza, alla mancata partecipazione degli italiani alla vita politica… siamo noi, nel bene o nel male, che li votiamo.
Per concludere: attualissima mi sembra la frase «Abbiam fatto l’Europa, facciamo anche l’Italia», che si potrebbe tradurre come una invocazione al governo, all’opposizione, alle task force e alle Regioni a sfruttare al massimo i soldi del Next Generation Eu. In modo da poter finalmente dire: Io mi sento italiano.

 

Francesco Sannicandro

Incendi, i Forestali vigilano sui boschi con droni e trappole

Tempo di lettura: 2 minuti Carabinieri Forestali intensificano l’attività di prevenzione e repressione degli incendi boschivi sul territorio nazionale. Dove c'è più vigilanza. Arrestate 11 persone e deferimento all’Autorità giudiziaria di 256 soggetti. Dal 1° […]

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Sviluppo sostenibile e divario uomo-donna

Tempo di lettura: 3 minuti L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile contiene una serie di obiettivi che hanno come scopo quello di migliorare la vita di tutti, sia a livello ambientale sia sociale. Al quinto […]

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Economia circolare, ritardi e scettici in aumento

Tempo di lettura: 5 minuti ֎Meno di 1 piccola impresa su 3 adotta una pratica. In un anno solo 1,2 miliardi di euro di risparmio. L’Italia è al penultimo posto tra i grandi Paesi europei […]

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Il 2017 anno nero per le foreste

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In quest’anno, anche se l’accelerazione del tasso dei disboscamenti si è ridotta, le perdite, nelle zone tropicali, sono state pari a quasi 16 milioni di ettari deforestati in un anno

La verità illumina la giustizia

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La Giornata della memoria e dell’impegno promossa da Libera vuole ribadire il No alla criminalità organizzata e ricordare le tante vittime innocenti delle mafie. Un appuntamento che dal 1996 si rinnova ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, simbolo di speranza e di rinascita