Al Nord sarà ancora… inverno

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Per il week end dovrebbe arrivare sul Mediterraneo una nuova alta pressione africana. Quindi su gran parte delle regioni versante tirrenico variabile-sereno. Sulle altre regioni variabile con annuvolamenti e precipitazioni nelle zone più interne

Ritorna l’estate di una volta… al Sud

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Le temperature al nord faranno registrare una leggera diminuzione rispetto alla media stagionale mentre resteranno invariate al centro e in aumento al sud. I mari generalmente poco mossi o calmi a parte fenomeni di mare mosso localmente sul mar Ligure, alto Tirreno e alto Adriatico

Bel tempo solo a fine settimana

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Venerdì prossimo si prevede bel tempo su gran parte delle regioni centro nord, ancora variabile con qualche temporale nelle zone più interne della Calabria e della Sicilia. Le temperature al centro nord tenderanno ad aumentare. Questa volta il week end dovrebbe essere quasi ovunque all’insegna del bel tempo

Clima, come si costruisce una bufala

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Il negazionismo climatico e le bufale sul clima si basano sulla confusione che ingenui ignoranti, ma più probabilmente abili mistificatori prezzolati e «mercanti della disinformazione», operano sull’opinione pubblica, mescolando ad arte la climatologia con la meteorologia

L’impatto sul gusto dei cambiamenti globali del clima

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Come sta cambiando il clima e perché in Italia i cambiamenti sono più accelerati. Dal riscaldamento globale del pianeta fino all’analisi sull’agricoltura di oggi. La produzione di cibo contribuisce alle emissioni di gas serra e ai cambiamenti climatici in tre modi. Ridurre la vulnerabilità ai cambiamenti climatici della produzione di cibo

Anche a gennaio record di caldo

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È stato a livello globale il terzo gennaio più caldo dal 1880. Un trend inarrestabile con punte nel 2016 (che è al primo posto) e nel 2007 (secondo posto). Ora l’attenzione degli scienziati è rivolta all’Artico perché si potrebbe raggiungere un nuovo record di minima estensione invernale della calotta glaciale. La sconfitta dell’Unfccc

L’olio di palma sta friggendo la Terra

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Un olio dall’insulso sapore e potenzialmente dannoso per la salute, diventa l’ingrediente più utilizzato dall’industria alimentare, semplicemente perché costa poco produrlo nonostante i danni all’ambiente ed ai popoli che vivono nelle aree di produzione e vengono impiegati e sfruttati nella coltivazione

Decisamente verso l’estate

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Nel prossimo week end «tutti al mare»! Condizioni favorevoli per trascorrere qualche ora sulle spiagge del Tirreno e in parte su quelle del medio e basso Adriatico

Cop27, gli obiettivi mancati dall’Ue

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Tempo di lettura: 4 minuti Il risultato più significativo del summit sul cambiamento climatico è tecnicamente una «concessione» della delegazione europea, che però non ha ricevuto in cambio quanto sperato

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Clima 2024, anno inizia con un nuovo record: gennaio più caldo

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(Adnkronos) – Il mese di gennaio 2024 è stato il gennaio più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media dell’aria superficiale di 13.14°C, 0.70°C al di sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 per il mese di gennaio e 0.12°C al di sopra della temperatura del precedente gennaio più caldo, quello del 2020. E’ quanto rileva il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S) implementato dal centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con il finanziamento dell’Ue. Tutti i risultati riportati sono basati su analisi generate al computer e secondo il set di dati della rianalisi Era5, che utilizza miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo.  Si tratta – spiega C3S – dell’ottavo mese di fila più caldo mai registrato per il rispettivo mese dell’anno. L’anomalia della temperatura globale per gennaio 2024 è stata inferiore a quella degli ultimi sei mesi del 2023, ma superiore a qualsiasi altro prima di luglio. Il mese è stato più caldo di 1.66°C rispetto alla stima della media di gennaio per il periodo compreso tra il 1850 e il 1900, il periodo di riferimento preindustriale.
La temperatura media globale degli ultimi dodici mesi (febbraio 2023 – gennaio 2024) è la più alta mai registrata, con 0.64°C al di sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e 1.52°C al di sopra della media preindustriale tra il 1850 e il 1900.  Nel gennaio 2024, le temperature europee sono variate da molto al di sotto della media in riferimento al periodo compreso tra il 1991 e il 2020 nei Paesi nordici a molto al di sopra della media nel sud del continente. Al di fuori dell’Europa, le temperature sono state nettamente superiori alla media nel Canada orientale, nell’Africa nord-occidentale, nel Medio Oriente e nell’Asia centrale, e inferiori alla media nel Canada occidentale, negli Stati Uniti centrali e nella maggior parte della Siberia orientale. “Il 2024 inizia con un altro mese da record: non solo è il gennaio più caldo mai registrato, ma abbiamo anche appena vissuto un periodo di 12 mesi con un aumento di oltre 1.5°C rispetto al periodo di riferimento preindustriale. Una rapida riduzione delle emissioni di gas a effetto serra è l’unico modo per fermare l’aumento delle temperature globali”, rimarca Samantha Burgess, vicedirettore del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus.  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Clima – Le preoccupazioni dell’industria per le incertezze del negoziato

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– Greenpeace statement on IPCC report on extreme weather events

È arrivato il freddo e… vuole restare

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Dopo una breve tregua i meteorologi temono il ritorno del freddo polare artico sul medio e basso versante adriatico a partire dal prossimo week end, con particolare accanimento tra la Basilicata e la Calabria

Peggiora nel fine settimana

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Al centro e al nord, con qualche pioggia e colpi moderati di vento. Più sereno o variabile al sud. Mari generalmente mossi e temperature leggermente sotto la media stagionale

L’effetto serra sta ritardando la prossima glaciazione

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Ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche e dell’Università di Pisa hanno dimostrato che la concentrazione di CO2 sta prolungando l’attuale periodo interglaciale. Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista internazionale «Geology»

Mediterraneo, il mare d’inverno con onde più alte

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Tempo di lettura: 2 minuti Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di scienze marine e dell’Istituto di science polari del Cnr, assieme all’Università dell’Aquila, ha pubblicato uno studio nel quale vengono esaminate le caratteristiche delle onde […]

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Antartide, rilevata l’emissione di notevoli quantità di gas serra

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Tempo di lettura: 3 minuti Le zone peri-costiere dell’Antartide, la più estesa area priva di ghiaccio del continente antartico dove le condizioni atmosferiche hanno generato uno degli ambienti più estremi del Pianeta, stanno subendo il […]

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Uno stop all’afa

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Il caldo tuttavia resterà, ma sarà più accettabile essendo minore il tasso d’umidità nell’aria. Temporali sono previsti a partire da lunedì al nord lungo le valli e le pianure prealpine e alpine. Stessa cosa lungo tutta la dorsale appenninica. Venti provenienti dai quadranti settentrionali renderanno gradevoli le serate al centro e al nord, un po’ meno al sud e sulle isole dove invece nelle città più popolose e di pianura si soffrirà ancora il caldo della notte

Clima e salute, altre conferme

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Gravi i rischi per la sicurezza umana

Wwf: nuovi studi confermano che il cambiamento climatico in atto aumenta i rischi per la salute umana, anche a causa degli eventi estremi. Indispensabile azzerare le emissioni di gas serra prima che sia troppo tardi

Clima, siamo sull’orlo di un disastro planetario

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Dal rapporto dell’Ipcc trapelano scenari poco rassicuranti: allarme per le risorse idriche dell’Asia che sarebbe un disastro per 500 milioni di persone nel Sud dell’Asia e 250 milioni in Cina; dall’innalzamento dei mari all’aumento delle temperature. Ma i governanti non sembrano voler prendere rapidamente accordi sul taglio della CO2 immediato

Clima – Le città strategiche per cambiare

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Risorse idriche, gestione dell’uso del suolo, rischio alluvioni. I cambiamenti climatici riguardano molto da vicino la vita delle comunità locali, esistono molti modi per farsi trovare pronti. A Ferrara una novità assoluta: amministratori, imprese e cittadini per il primo workshop sulle misure di adattamento ai cambiamenti climatici su scala locale