Warrior Cats. Prima della tempesta

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I gatti di Erin Hunter sono talmente «umanizzati» che, a volte, si dimentica che sono per l’appunto… gatti

Nikola Tesla, il genio dimenticato dell’elettricità

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«La diffusione della civiltà può essere paragonata a un incendio: prima una flebile scintilla, poi una fiammella tremolante, infine una potente fiammella, in una continua espansione di velocità e potenza»

Epidemia di morbillo sta decimando gli Yanomami

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Questa tribù isolata è particolarmente vulnerabile. Il veicolo probabile sono le migliaia di cercatori d’oro che hanno invaso la zona. Pericoli in Brasile e Venezuela. Appello di Survival International

Verrà il futuro e avrà il volto di oggi

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Il gioco è finito

Il sogno è finito, è «svampato». In più di 40 anni ci hanno preso in giro, di promessa in promessa, non hanno messo mano a nessun cambiamento di stile di vita e come potranno farlo ora che stiamo lottando per evitare il punto di non ritorno? Ecco l’unica soluzione possibile…

Al via la prima edizione del Sila festival

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Debutta il Sila Festival, la tre giorni di cinema interamente dedicata all’ambiente e all’attaccamento alla terra natale

Teatro della prima edizione di questa Mostra di Cinema Ecoambientale e della Terra d’Origine, ideata dal cav. Raffaele Alberto e diretta dal regista calabrese Massimo Ivan Falsetta, il Villaggio Mancuso di Taverna (Catanzaro), nella Presila catanzarese. Un weekend che prelude all’estate in cui godersi gli oltre 50 film in concorso, provenienti da tutto il mondo, e il paesaggio mozzafiato che ospiterà il festival.

 Ancora una volta il cinema si fa portavoce delle tematiche legate all’ambiente e alla migrazione in un contesto, quale quello calabrese, molto rappresentativo. Una terra lacerata, simbolo del dolore per la partenza e del desiderio di ritorno.

 Diverse le forme di espressione cinematografica in concorso, dal cortometraggio al documentario al lungo, accomunate da un solo comun denominatore: mettere in scena il delicato rapporto tra uomo, ambiente e territorio d’appartenenza.

 La giuria, presieduta dallo sceneggiatore Gualtiero Rosella, premierà le opere meritevoli con riconoscimenti in denaro e la targa Lupo d’oro. Mimmo Calopresti, Franco Nero, Raoul Bova, Dante Maffia e tanti altri ospiti d’eccezione renderanno speciale l’esordio del Sila Festival.

Alperia e Nippon Gases all’Mce Expocomfort

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(Adnkronos) – Efficientamento energetico e gas refrigeranti: due mondi che si incontrano all’Mce Expocomfort 2024 (a Fiera Milano dal 12 al 15 marzo) grazie alla collaborazione tra Alperia, provider di servizi energetici, e Nippon Gases Refrigerants, azienda specializzata nella fornitura di gas per la refrigerazione, il condizionamento e le pompe di calore, A2L, Hfc e Hfo, oltre a servizi di rigenerazione e smaltimento, servizi e soluzioni tecniche avanzate. Un progetto che unisce le innovazioni tecnologiche di Sybil con i servizi della quarta azienda di gas industriali in Europa.  Realizzato da Alperia, Sybil è un sistema di controllo per impianti di climatizzazione (Hvac – Heating, Ventilation and Air Conditioning) e per impianti di refrigerazione commerciale, in grado di garantire la loro gestione attraverso sofisticate tecniche di automazione. Anche grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, questa soluzione è in grado ad esempio di ridurre, all’occorrenza e in modo autoregolato, la temperatura degli ambienti e di ottimizzare gli orari di accensione e spegnimento dei generatori di calorie e frigorie, in linea con la reale necessità dell’edificio, permettendo una riduzione dei consumi e di emissioni di CO2.  La collaborazione nasce dalla necessità del mercato di accedere a servizi di consulenza energetica e di sviluppo di soluzioni per la fornitura di sistemi di condizionamento e refrigerazione efficienti e sostenibili. L’appuntamento è da martedì 12 al Padiglione 9P Stand N09-P10. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Dopo la Sicilia, oltre il pregiudizio

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Una ricchissima mostra fotografica dedicata al territorio siciliano e alla sua gente

Bumba Bumba, per la responsabilità civile

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Momenti interattivi e costruttivi con cui si cerca di divertire i ragazzi, invogliarli alla scrittura e alla lettura in generale

Dal prossimo 8 aprile sino al 10 l’associazione culturale e ricreativa campana «Spazio alla fantasia» promuove un nuovo spettacolo interattivo: Bumba Bumba. A partire dalle 17,30 presso la libreria in viale dei pini a Torre del Greco (Napoli) inizierà lo spettacolo. Un due ore circa in cui Roberto Piumini parlerà e leggerà ai ragazzi della scuola primaria e alle rispettive famiglie di Africa, acqua preziosa, solidarietà e generosità.

Tematiche diverse che spaziano su più argomenti ma unite da un unico filo conduttore: la responsabilità civile.

Roberto Piumini, insegnante e scrittore, non è nuovo a queste esperienze. Periodicamente propone con gruppi corali, strumentisti, cantanti e attori, spettacoli di animazione teatrale e musicale, letture collettive di propri testi per bambini, ragazzi, adulti e con queste coglie l’occasione per dar vita a conversazioni e dibattiti. Momenti interattivi e costruttivi con cui si cerca di divertire i ragazzi, invogliarli alla scrittura e alla lettura in generale.

Bumba Bumba sarà lettura ma anche musica. Ci sarà infatti l’accompagnamento di alcuni brani musicali e sia prima sia durante la lettura, Monica Rabà, una pedagogista, preparerà con i bambini semplici sagome colorate andando ad arricchire lo scenario. In libreria dunque si leggerà e si disegneranno le parole: una conversazione con fogli e matite per inventare un alfabeto d’immagini.

Scoperti neuroni del cervello di un uomo di 2000 anni fa

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Sono quelli vetrificati di una vittima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Lo studio dei ricercatori della Federico II, del Cnr, del Ceinge-Biotecnologie Avanzate, delle Università Roma Tre e Statale di Milano è stato pubblicato sulla rivista «Plos One»

Movimenti senza protesta? L’ambientalismo in Italia

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di D. Della Porta, M. Diani con la collaborazione di M. Andretta, edizione Il Mulino

Pagine: 242 | Costo ?: 20.00

Il movimento ambientalista è oggetto in questo volume di una originale ricerca, svolta in chiave comparativa, che comprende una ricognizione degli eventi di protesta in Italia negli anni ’80 e ’90, uno studio delle organizzazioni ecologiste nei paesi dell’Unione europea, e una serie di indagini dedicate a specifiche realtà locali, come quella fiorentina, nel quadro di un’analisi dell’ambientalismo nelle città e dei nuovi conflitti urbani che sono conseguiti fra associazioni e comitati.
L’excursus degli autori passa dapprima attraverso un’analisi della nascita della contestazione ecologica, caratterizzata da una forte mobilitazione legata al territorio, che coinvolse milioni di persone in tutta Europa sin dagli anni ’70, quando sorsero movimenti spontanei che rappresentavano il distacco dei cittadini dalle linee di condotta dei partiti , immersi nelle logiche della guerra fredda; poi sofferma l’attenzione su quella realtà italiana, dove la contestazione, diffusa soprattutto nei paesi industriali per la loro maggiore esposizione all’inquinamento, fu molto vivace e diede vita a una diffusa voglia di conoscenze scientifiche e di cultura.
Infine si presenta un’esame dell’ evoluzione del fenomeno verso una direzione volta alle modificazioni degli orientamenti e dei comportamenti politici. In particolare, agli inizi degli anni ’90, la nascita di partiti «Verdi» in tutti i paesi occidentali, in alcuni casi con incoraggianti risultati elettorali, illuse sulla possibilità che gli orientamenti ambientali potessero affiancare o sostituire linee di appartenenza e di identificazione politica consolidate. Il resto è però storia di partiti che rappresentano i movimenti nelle istituzioni, ma che ne assorbono l’identità; storie di opacità, incertezza, frammentazione ideologica e concorrenza che però non hanno mai stroncato la decisione dell’opinione pubblica europea, portando alla nascita degli odierni gruppi europarlamentari ambientali, il cui compito è di condurre la nuova protesta degli anni Duemila.
Protesta che sembra aver parzialmente mutato i termini della questione, ricollegando le mobilitazioni ambientali a temi quali la giustizia sociale e la pace.

Claudio Mundo

(11 Novembre 2004)

Spreco alimentare, i numeri e le strategie per contrastarlo

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(Adnkronos) – Il 5 febbraio è stata la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, un’occasione per riflettere su un problema di grande impatto ambientale e sociale. Per comprendere l’entità dello spreco alimentare a livello mondiale, secondo quanto riporta Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, nel 2019 sono stati prodotti 931 milioni di tonnellate di scarti alimentari, dei quali la grande maggioranza (61%) sono rifiuti domestici, il 26% proviene dal mondo della ristorazione e il 13% dalla vendita al dettaglio. Numeri impressionanti, per altro in parziale miglioramento almeno a quanto indica l’ultimo rapporto Waste Watcher International che nel 2023 evidenzia una decisa riduzione di rifiuti alimentari in diversi dei Paesi, tra cui Germania -43%, Spagna -40%, USA -35%. E in Italia? La riduzione c’è, anche se è meno evidente, 12 punti percentuali in meno.  Da un’analisi di Waste Watcher International relativa al mese di agosto 2022 condotta su 9 Paesi del mondo (Italia, Spagna, Germania, Francia, Regno Unito, USA, Brasile, Giappone, Sudafrica), gli USA risultano i più spreconi, con oltre 1,3 kg di alimenti buttati pro capite alla settimana. Al secondo posto i cinesi che mediamente buttano circa 1,1 kg di alimenti. Tra i Paesi più virtuosi il Giappone (362 grammi pro capite a settimana) e il Sudafrica (324,6 grammi). L’Italia tra i 9 Paesi analizzati è in buona posizione: in media ogni italiano spreca 595,3 grammi di cibo a settimana. A livello di categorie alimentari, la frutta è il cibo più sprecato, in Italia ne gettiamo 30,3 grammi a persona a settimana, seguito dall’insalata (25,4 grammi) e poi dal pane fresco (22,8 grammi). Innovazione tecnologica applicata all’economia circolare: è questa, in sintesi, la formula per cercare di porre un freno allo spreco alimentare. In particolare, è necessario introdurre tecnologie innovative in agricoltura e adottare processi avanzati per la trasformazione degli scarti in nuovi prodotti ad alto valore aggiunto. È quanto indicato dallo studio “Verso la circolarità del sistema agroalimentare: modelli di business e buone pratiche”, realizzato nell’ambito di Icesp, piattaforma italiana per l’economia circolare promossa da Enea con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dell’economia circolare attraverso specifiche azioni. Tra le soluzioni suggerite dallo studio citato per cercare di ridurre gli sprechi alimentari, c’è quella di realizzare i cosiddetti “atlanti del cibo”, che permetterebbero di avere una conoscenza più approfondita sulle caratteristiche, i punti di forza e di criticità su diversi temi, tra cui il sistema alimentare metropolitano, il sistema di coltivazione idroponico che utilizza gli scarti alimentari, oltre che l’impiego degli insetti come fonte proteica naturale per i mangimi degli animali da allevamento. Lo studio di Enea, inoltre, suggerisce alcune soluzioni ad hoc per ridurre le emissioni nelle aziende agricole, specie quelle vitivinicole, per la rinaturalizzazione di aree agricole e umide, oltre che per iniziative per il recupero e la rivendita di cibi di “seconda scelta”. —sostenibilita/tendenzewebinfo@adnkronos.com (Web Info)