I litorali europei si avvicinano al «punto di non ritorno» ambientale

0
Tempo di lettura: 4 minuti

Allarme della Eea sull’aumento dell’uso delle coste per la recezione di un turismo sempre più aggressivo. Le responsabilità dei cambiamenti climatici

Infrastrutture verdi contro il rischio clima

0
Tempo di lettura: 6 minuti

Progettare e realizzare «Infrastrutture verdi» costituisce un nuovo modello di sviluppo, che valorizza oltre gli aspetti economici anche quelli ambientali e sociali, che solo considerando quelli forniti dalla rete Natura 2000 nell’Europa a 27 si stima che arrivino fino a 314 miliardi di Euro all’anno. In Italia le infrastrutture verdi potrebbero riguardare circa il 50% del territorio nazionale, con piani e programmi cruciali per il rilancio dell’economia per contrastare i cambiamenti climatici

Ancora caldo e zanzare al sud…

0
Tempo di lettura: 2 minuti

Forti manifestazioni meteo si potranno verificare soprattutto tra la Lombardia e tutto il Triveneto. È possibile che tale manifestazione possa interessare anche parte della Toscana e delle Marche. Mentre il resto dell’Italia resterà prigioniera dell’alta pressione africana. Verso la metà della settimana sono previste punte di oltre 30 gradi su parte della Sicilia occidentale e su parte della Sardegna meridionale

Arriva una miniestate…

Tempo di lettura: 2 minuti

…Almeno per questa settimana sembrerà di stare in estate anche se a Ferragosto a causa di una veloce perturbazione atlantica al nord il tempo tornerà in parte perturbato, le temperature scenderanno di qualche grado anche al centro. Forti temporali sono previsti sulle Prealpi e le Alpi nord orientali. Ma tra sabato e domenica il tempo dovrebbe migliorare sensibilmente anche sulle regioni settentrionali

Cop24, la lezione dei bambini

0
Tempo di lettura: < 1 minuto

In una Katowice verde, si è proposto un incontro ravvicinato ai giornalisti con il re della foresta primordiale: il bisonte europeo. Un affascinante viaggio nelle foreste della più grande area metropolitana industriale in Polonia e uno dei più grandi agglomerati urbani dell’Europa centrale dove viene ancora estratto carbone

La resilienza come risposta al cambiamento

0
Tempo di lettura: 2 minuti

Una resilienza che esplora i modi in cui gestire un mondo che ormai non è più in equilibrio e che da una parte cerca di costruire dentro le comunità, istituzioni e infrastrutture una maggiore elasticità e capacità di reagire ad eventi estremi mentre dall’altra sostiene la capacità dei singoli individui di gestire psicologicamente e fisiologicamente situazioni stressanti

Ancora pioggia e temperature d’autunno

0
Tempo di lettura: 2 minuti

Nel fine settimana peggiora il tempo sulle regioni settentrionali con nuove nevicate sulle Alpi e su parte dell’Appennino settentrionale a partire da 1.000 metri. Piogge in pianura e nebbie al primo mattino. Al centro e al sud dovrebbe prevalere il variabile con ampi rasserenamenti in particolare al Sud. Temperature stazionarie al nord in leggero aumento anche sui valori minimi al centro e al sud

Forse El Niño si «affaccerà» fra tre mesi

0
Tempo di lettura: 2 minuti

In base a queste osservazioni e tenendo conto della variabilità naturale di questi fenomeni, i modelli previsionali attuali mostrano che è molto probabile che si sviluppi il fenomeno

Le città possono influenzare il clima

0
Tempo di lettura: 2 minuti

«Il calore prodotto dalle città deve avere qualche impatto sul clima, ma si tratta di una ricerca così nuova che non è ancora possibile dire se è corretta o meno. La fisica di base dietro allo studio lo è, ma calcolare l’entità dell’impatto richiede studi più approfonditi». Ciò non significa che lo studio sia sbagliato, ma che è troppo presto per conclusioni definitive

La Gran Bretagna vuol rifare il Protocollo di Kyoto

0
Tempo di lettura: < 1 minuto

Un Piano segreto per superare le difficoltà di attuazione del protocollo di Kyoto e l’isolamento degli Usa

Meno carne e formaggi aiuta noi e l’ambiente

0
Tempo di lettura: 3 minuti

Greenpeace ha lanciato il nuovo rapporto e una campagna a livello globale con un obiettivo molto ambizioso, ma necessario e impellente ossia quello di ridurre la produzione e il consumo e di carne e prodotti lattiero-caseari del 50 per cento, a livello globale, entro il 2050

Allarme permafrost, l’accordo di Parigi sarà superato

0
Tempo di lettura: 3 minuti

È la prima volta che uno studio di questo genere, che prende in considerazione tale processo di ribaltamento, viene adeguatamente preso in considerazione nei bilanci delle emissioni. Secondo i ricercatori, ciò dimostra che il mondo è più vicino al superamento del bilancio per gli obiettivi a lungo termine fissati nell’accordo di Parigi del 2015

Tutte le forme delle nubi

0
Tempo di lettura: 2 minuti

È pronto il nuovo Atlante internazionale delle nubi. Per la prima volta inserite le nubi speciali: l’Homogenitus, il nome dal latino che significa «nubi dovute alle attività umane», le Asperitas: nubi dalle forme convolute e drammatiche, che ricordano la superficie di un oceano in tempesta, la specie Volutus, dal latino «che si avvolge», che comprende le roll clouds, enormi rotoli di vapore simili a un cilindro o rotolo, a volte arrotondati e disposti orizzontalmente

Un po’ sereno, un po’ nebbie

0
Tempo di lettura: 2 minuti

Da giovedì, l’alta pressione delle Azzorre conquisterà anche le regioni meridionali, quindi cieli un po’ ovunque da velati, a localmente coperti, ma soprattutto sereni altrove

Il vento come motore del clima nella formazione e nell’estensione del ghiaccio marino

0
Tempo di lettura: 2 minuti

Il ghiaccio marino o banchisa di ghiaccio è un elemento fondamentale del sistema climatico e il suo ciclo stagionale influenza la dinamica globale del clima a causa della sua interazione con l’albedo planetario, la circolazione atmosferica e oceanica oltre ad essere un essenziale componente dell’ecosistema marino polare.

I meccanismi che guidano la variabilità del ghiaccio marino a causa delle forzanti ambientali naturali ed antropiche sono ancora poco compresi.

La ricerca pubblicata sulla rivista «Nature Communications» ha, per la prima volta, spiegato i processi ambientali che hanno guidato la variabilità del ghiaccio marino e la presenza dei pinguini e degli elefanti marini durante gli ultimi 10mila anni nel Mare di Ross in Antartide.

Lo studio è stato condotto da ricercatori italiani del Programma nazionale di Ricerche in Antartide (attuato dall’Enea per gli aspetti logistici e dal Cnr per la programmazione e il coordinamento scientifico) in collaborazione con colleghi francesi, nell’ambito dei progetti internazionali Holoclip e Taldice e di un dottorato di ricerca svolto in collaborazione tra le università di Trieste e Siena dalla dott.ssa Karin Mezgec.

«Il nostro studio – spiega Massimo Frezzotti ricercatore dell’Enea – ha messo in evidenza come i venti che spirano in Antartide abbiano un ruolo fondamentale, analogo (se non addirittura superiore) a quello delle temperature e delle precipitazioni, nel guidare il clima e nel condizionare gli ecosistemi polari. I modelli climatici devono essere in grado di riprodurre la forza e la persistenza dei venti negli ultimi millenni per simulare i cambiamenti climatici in Antartide indotti dall’utilizzo dei combustibili fossili».

«Le variazioni di estensione del ghiaccio marino nel passato si possono ricostruire per mezzo di indicatori climatici, denominati proxy, presenti negli archivi naturali polari, spiega Barbara Stenni, paleoclimatologa e docente dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Questi sono rappresentati sia dalle carote di ghiaccio sia da quelle di sedimento marino raccolte nelle vicinanze del Mare di Ross».

«La variabilità dell’estensione e della persistenza del ghiaccio marino ha condizionato nel tempo l’evoluzione delle aree costiere e l’accessibilità alle spiagge, offrendo agli elefanti marini e ai pinguini di Adelia diverse opportunità di colonizzare le coste del Mare di Ross, condizionandone anche la dieta, come testimoniato dal ritrovamento di numerose colonie abbandonate che conservano la stratigrafia delle diverse fasi di occupazione», spiegano Carlo Baroni e Maria Cristina Salvatore (docenti del Dipartimento Scienze della Terra dell’Università di Pisa e ricercatori associati del Cnr-Igg di Pisa).

«Per la prima volta è stato creato un legame di conoscenza fra i dati atmosferici, le carote di ghiaccio e le carote dei sedimenti marini. Grazie alle diatomee, alghe silicee che dominano nei freddi mari antartici, si è potuto capire che l’ambiente marino, dalla colonna d’acqua ai sottostanti sedimenti, ha risposto alle variazioni dell’estensione dei ghiacci ed in ultima analisi alle variazioni climatiche negli ultimi 10mila anni. La presenza-assenza di alcune specie caratteristiche ha evidenziato la grande variabilità climatica di questa finestra temporale così vicina al nostro mondo attuale» affermano Ester Colizza, sedimentologa, e Romana Melis, micropaleontologa del Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste.

Pioggia e pericolo inondazioni

0
Tempo di lettura: 2 minuti

Le regioni a maggior rischio esondazioni dei corsi d’acqua sono quelle tirreniche centrali, quindi: Toscana, Lazio e parte della Campania. Per il prossimo week end comunque la situazione dovrebbe in parte migliorare

Il consumo di suolo è per sempre

0
Tempo di lettura: 3 minuti

Il consumo di suolo, l’arretramento di aree agricole a causa dell’antropizzazione, è il tema della tavola rotonda organizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche ad Expo il 18 luglio. Dalla definizione stessa di suolo, all’analisi storica, alle interazioni con il paesaggio e l’economia, alla sostenibilità dell’edilizia, all’approntamento di opere infrastrutturali e il loro impatto con il territorio

Gas serra e agricoltura – Il futuro ambientale dell’Europa richiede più azioni

0
Tempo di lettura: < 1 minuto

I decisori politici devono integrare l’ambiente nelle politiche nazionali. Rispetto dei livelli di emissione dei gas serra agendo sulla produzione di energia. Più attenzione alle fonti d’inquinamento provenienti dall’agricoltura

Un assaggio di freddo

0
Tempo di lettura: 2 minuti

Il fine settimana potrebbe essere interessato da una serie di perturbazioni di origine atlantica e quindi determinare tra sabato e domenica una vasta instabilità meteo su gran parte delle regioni. Le temperature tenderanno leggermente a risalire e i mari con moto ondoso in diminuzione

Clima – L’Onu fa il punto della situazione

0
Tempo di lettura: < 1 minuto

Il Segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki‐moon, ha evidenziato come ritardare l’azione porterebbe a disastri, e ricordato l’urgenza di agire in modo concertato superando le posizioni nazionali