Giornata di formazione «Validazione dei metodi e incertezza di misura nei laboratori di prova addetti al controllo di alimenti e bevande»
Il calcolo dell’incertezza di misura
Ancora troppi animali maltrattati
2.000 cani oggetto di abusi, tra le vittime anche cavalli, coccodrilli, aragoste, gufi, galline e conigli. Circa 1.000 segnalazioni ricevute, soprattutto da Roma, Milano, Napoli, Bologna e Firenze
«Un bosco per Kyoto» al commissario dell’Arpacal
È stato premiato anche il percorso di strutturazione dell’Agenzia
Mobilità – I cityporto crescono
La Camera di Commercio di Aosta ha affidato a Interporto di Padova Spa l’incarico per la realizzazione del piano operativo
Ma è protetta la fauna selvatica?
Dopo i recenti ritrovamenti di orsi uccisi nel Parco d’Abruzzo facciamo il punto con tre specialisti delle aree protette
Il controllo della qualità dei dati delle reti di monitoraggio: l’esperienza toscana
Recentemente si è svolto a Firenze il 2° Convegno Nazionale
sul Particolato Atmosferico «Pm2006», che ha costituito
l’occasione di incontro fra esperti e studiosi provenienti
da tutta Italia e da vari paesi esteri.
Nel corso del convegno sono stati presentati contribuiti relativi
allo stato attuale delle conoscenze sulle particelle aerodisperse
in relazione allo sviluppo degli obiettivi di qualità
dell’aria indoor e outdoor.
Sono stati considerati gli aspetti chimico, fisico, meteorologico,
si è discusso delle evidenze epidemiologiche e della
tossicologia delle particelle ponendo l’attenzione sugli effetti
della distribuzione dimensionale e della composizione
chimica del particolato.
Arpat ha partecipato all’iniziativa con l’intervento della
collega Gioia Bini, Responsabile del Centro Regionale di
Riferimento della qualità dei dati prodotti dalle reti di monitoraggio della Qualilà dell’Aria (Crrqa) che ha illustrato
le funzioni e le prime attività del Centro.
Acquacoltura – Positivo bilancio al largo dell’isola di Capraia
In Italia l’allevamento di pesce annuo è di circa 65.000 tonnellate, mentre in Europa tale valore giunge sino a 1,2 milioni di tonnellate
L’ottobre caldo di Potenza
I dati assumono rilevanza ulteriore se rapportati all’andamento delle piogge medie dell’ultimo decennio, tendenzialmente in visibile decremento, in un quadro che evidenzia sempre di più le variazioni locali del clima in Basilicata
Interventi urgenti per salvare l’Orso
Coordinato dal Parco Nazionale della Majella, interessa tutto l’area dell’Orso e vede coinvolti tutti i parchi e le riserve d’Abruzzo, il Parco regionale dei Monti Simbruini nel Lazio e l’ex Azienda di Stato Foreste Demaniali di Castel di Sangro
Intercultura in scena
Da oggi a Milano parte il nuovo progetto teatrale della compagnia Fratelli dell’Uomo
Happy hour evoluzionistici
Ogni II e IV giovedì del mese. Il 9 Marzo si terrà: La vera storia degli hobbit. Alla scoperta dell’Homo di Flores
Le emissioni di gas serra nell’unione europea
L’Italia, insieme alla Finlandia e al Regno Unito ha registrato l’aumento più elevato di emissioni in termini assoluti
Arpat in Libano per contribuire a riparare i danni della guerra all’ambiente marino
L’Agenzia per la protezione ambientale della Toscana tra quelle che prenderanno parte alla missione di carattere tecnicoscientifico coordinata da Ministero e Apat.
Allergie – In Veneto Padova e Rovigo le province con meno pollini
«Lo stile di vita dei paesi sviluppati, in particolare il fatto di vivere meno a contatto con piante e animali ha comportato un abbassamento della capacità del nostro sistema immunitario di far fronte a certi tipi di batterio»
Ozono: attenzione alle concentrazioni elevate
Con la stagione estiva, nella quale tipicamente si registrano
concentrazioni più elevate di ozono (O3), i centri operativi delle reti di rilevamento di proprietà delle Amministrazioni provinciali e gestite da Arpat, hanno attivato la sorveglianza specifica che può determinare la necessità di dare avviso dell’eventuale stato di informazione o di superamento della soglia di allarme.
Ciò in attuazione delle disposizioni della Regione Toscana (DGRT n° 768 del 1 agosto 2005), in applicazione della norma nazionale (D.Lgs.183/04). Nell’estate 2006, sono stati registrati alti livelli di ozono in varie zone del nostro continente, con larghi superamenti del valore di informazione alla popolazione di 180 microgrammi per metro cubo (μg/m3)
come concentrazione media oraria. La frequenza di questi superamenti è stata maggiore rispetto agli anni precedenti, sebbene non così tanto come nell’anno record 2003.
La più alta concentrazione oraria di ozono nella primavera 2006 (370μg/m3) è stata rilevata in Italia. Il limite di 120 μg/m3 nelle 8 ore, che costituisce l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana, è stato largamente superato in molti paesi europei.
L’OZONO
L’ozono (simbolo chimico O3) è un inquinante cosiddetto
«secondario»; in quanto non viene emesso direttamente da una sorgente, ma si forma in determinate condizioni ambientali a partire da altri inquinanti primari detti «precursori» (principalmente ossidi di azoto e idrocarburi reattivi). A causa della sua natura, il trend dell’O3 nell’arco degli anni appare di difficile interpretazione, data la molteplicità di fattori non solo antropici ma anche naturali da cui tale trend dipende.
Tra i fattori che influenzano l’andamento dell’ozono, importanza notevole hanno le condizioni climatiche.
Infatti, quanto più queste sono favorevoli alla formazione di
questo inquinante (condizioni di cielo sereno, alte temperature, calma o brezza di vento, ecc..), tanto più si innalzano i livelli di O3 in atmosfera. Le condizioni climatiche favorevoli al raggiungimento di livelli elevati di ozono si verificano sostanzialmente a fine primavera e durante l’estate.
Trasporti e ambiente in un rapporto dell’agenzia europea per l’ambiente (Eea)
Recentemente l’Agenzia Europea per l’Ambiente (Eea) ha diffuso il rapporto Transport and environment: on the way to a new common transport policy
Monitoraggio qualità dell’olio nella campagna produttiva 2003-2004
I dati riguardanti i parametri chimici legati alla vigente normativa sulla classificazione merceologica del prodotto indicano che gli oli saggiati rientrano nella classe degli extravergini in misura del 98%. Per quanto riguarda la valutazione organolettica, risulta che il 76% degli oli valutati rientra nella classe extravergine il restante 24% si distribuisce nella classe merceologica vergine e lampante.
I risultati indicano un sostanziale miglioramento delle classificazioni rilevate rispetto a quelle degli anni precedenti
Ecolabel – Il marchio europeo per le imprese turistiche umbre che scelgono l’ambiente
Il congresso, organizzato da Arpa Umbria, si è svolto il 25 maggio presso la sala convegni dell’Associazione industriali di Perugia dalle ore 9,30 alle 13,00