E dopo gli ulivi, tocca a mandorli e ciliegi…

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Intervista a Francesco Mastroleo, olivicoltore barese

Non c’è pace per la terra pugliese, e non c’è tregua per i suoi agricoltori. Dopo la distruzione di migliaia di ulivi, ora tocca anche a mandorli e ciliegi la stessa sorte. Due delle più importanti colture della Regione nell’arco di pochi mesi sono passate da piante resistenti, per le quali era addirittura chiesto il reimpianto, a pericolosi alberi da abbattere. Anche se verdi e produttivi. Tre cose da fare

Perché ancora il ritornello sulla Xylella che non si cura?

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Scortichini risponde all’interrogazione Pagliaro

C’è un accordo tra Regione Puglia, Crea, Università del Salento e Università di Bologna, per la durata di 24 mesi. «È bene precisare che tali accordi non sono progetti, dove vengono erogati fondi che il ricevente spende secondo le proprie esigenze, ma “rimborsi spesa” per le attività sostenute ai fine dello svolgimento dell’accordo stesso. La somma stabilita per l’accordo è stata di 200.000 euro per il biennio e per tutte le Istituzioni coinvolte. Le spese complessive non hanno raggiunto la soglia massima dell’accordo»

Xylella, in Puglia è ecocidio, ora i reimpianti sono dannosi

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«A questo punto e dopo tanti anni di mobilitazione, ci ritroviamo a lottare contro muri di gomma che non hanno reso possibile alcun confronto nel merito con chi (contrariamente a ogni evidenza scientifica ed empirica) sostiene che l’unica causa dei disseccamenti sia la Xylella e l’unico rimedio gli abbattimenti e i reimpianti, e ci chiediamo da che parte stiano le istituzioni»

In Puglia pesticidi… obbligatori

Tempo di lettura: 2 minuti È l’effetto della presenza della Xylella. In 19 comuni pugliesi i cittadini diffidano i sindaci. Destinati 5 milioni di finanziamenti pubblici all'acquisto e allo sversamento di pericolosi pesticidi sui propri […]

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Xylella, ecco le zone… miracolate

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Alcuni esempi di ripristino a breve termine di Cellina di Nardò e Ogliarola salentina colpite da Xylella fastidiosa in zona infetta. Le zone documentate si trovano in aziende olivicole che applicano il «protocollo Scortichini» a San Pietro Vernotico (Brindisi) e a Cannole (Lecce)

Bellanova vuol regalare gli Ogm all’Italia

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Dopo il voto al Senato un vasto fronte di associazioni si mobilita in vista del voto di domani in commissione Agricoltura della Camera. «L’approvazione dei decreti sulle New Breeding Techniques (Nbt) costituirebbe un grave attacco alla nostra filiera agroalimentare, al principio di precauzione, ai diritti dei contadini, nonché la violazione della sentenza della Corte Europea di Giustizia che equipara nuovi e vecchi Ogm»

Aiuto dalla Podolica per rifare l’Uro

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In Olanda dove non hanno più razze primitive da destinare al ruolo ecologico è in corso di realizzazione un progetto di ricostituzione dell’Uro, l’antico bovino selvatico estintosi nel 600. Per ricomporre il corredo genetico di quest’animale stanno impiegando, la nostra Podolica oltre alla Maremmana Primitiva e quattro razze spagnole

Altro che tagli, così risorge l’ulivo in Salento

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Riprendiamo e diffondiamo due video affinché, i nostri lettori, abituati ad avere notizie serie, abbiano un metro di paragone e sappiano la situazione attuale della lotta alla Xylella fastidiosa e ascoltino i proprietari virtuosi che hanno intrapreso un’altra strada da quattro anni. Affinché si capiscano le ragioni all’opposizione del taglio degli alberi e alle politiche europee e regionali

Toh! Chi si rivede: il granomischio

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Noto da 8mila anni coltivato fino al XIX secolo

Si tratta di grani pigmentati duri e teneri, in pratica i chicchi sono blu, viola, rossi. In antichità i contadini garganici li seminavano insieme ai legumi. Le farine che venivano prodotte, davano vita a pani ad alto valore proteico e basso glutine. Michela Cariglia, una vulcanica imprenditrice foggiana che dalla salicornia ad una varietà dimenticata di grano cerca una sintesi nuova nell’alimentazione e fa scoperte straordinarie

Xylella, l’alternativa ai fitofarmaci c’è. È polemica

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Scortichini risponde a Nardone

La polemica su come intervenire contro l’avanzare della Xylella si infiamma dopo la nostra intervista a Gianluca Nardone, responsabile del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia. Marco Scortichini puntualizza. Il metodo Scortichini è scientifico ed è accettato dalla comunità scientifica. Il caolino si può utilizzare e non necessita di autorizzazioni

Una fattoria sostenibile e di… recupero

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È la comunità Emmaus di Foggia, una realtà agricola e sociale che vanta oltre 40 anni di vita. Accoglie giovani in difficoltà e una cooperativa sociale che con i suoi soci e volontari cura con grande amore una fattoria bio didattica e dove si producono formaggi, ortaggi di stagione e uno yogurt delicatissimo dal latte di capra

Xylella, è il momento della resa dei conti

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Interrogazione al Ministro da parte del senatore De Bonis. La politica si muove con interrogazioni a tutti i livelli. Urgono risposte chiare e soprattutto interventi decisi e scientificamente comprovati. Centrale l’azione di Marco Scortichini come «Villaggio Globale» ha sempre documentato e riportato

L’albero monumentale di Monopoli è salvo

Tempo di lettura: 3 minuti Il Tar Bari obbliga la Regione Puglia a rideterminare la misura applicabile ֎E sono 600 anni di vitalità. Il richiamo normativo conferma l’orientamento già espresso dal Collegio barese con le […]

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Neofusicoccum, altra minaccia per gli ulivi

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Intervista a Marco Scortichini

Rilevato nel Salento. Questo fungo provoca severi disseccamenti, non è da quarantena e non sono previste eradicazioni. La sua presenza impone un nuovo tipo di gestione anche per la Xylella perché «la contemporanea presenza di più microrganismi fitopatogeni pericolosi in uno stesso territorio deve comportare una gestione più accurata dell’epidemia». Le zone interessate e lo studio scientifico

Xylella, proposti interventi che cancellerebbero il bio

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All’esame del Partenariato economico sociale interventi che fanno uso pesante di anticrittogamici che di fatto impedirebbero la continuazione del biologico. Chiacchierata con Marco Scortichini

Più leguminose, nelle radici un aiuto all’agricoltura sostenibile

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Uno studio dell’Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr di Napoli, pubblicato su «New Phytologist», propone un nuovo modello per il funzionamento del nodulo azoto-fissatore, l’organo radicale che nelle colture leguminose permette la conversione dell’azoto atmosferico in nutrienti utilizzabili dalle piante, rendendo i terreni agricoli più fertili

Gli Ogm ci riprovano, no alla proposta 5 stelle

Tempo di lettura: 3 minuti Questa volta la scusa non è risolvere la fame nel mondo ma fronteggiare i cambiamenti climatici. Le Associazioni dell’agricoltura biologica, contadine, ambientaliste e della società civile chiedono il ritiro della […]

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Xylella e non solo, nuova luce da una ricerca

Tempo di lettura: 6 minuti Intervista a Marco Scortichini «Sono state effettuate ulteriori indagini circa il ruolo svolto dai funghi nel causare i noti deperimenti dell’olivo nel Salento. Sta emergendo che alcuni funghi fitopatogeni, appartenenti […]

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La Xylella un «giustiziere» involontario

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La sua presenza sta seccando l’Acacia saligna considerata pianta tipica della macchia mediterranea salentina ma che per la Commissione europea è una specie esotica invasiva che sta soffocando la flora autoctona a causa della sua particolare esuberanza insieme all’Ailanto

Xylella, ormai è scontro scientifico aperto

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Nasce il Comitato scientifico multidisciplinare indipendente. Purtroppo quella parte della scienza affezionata al riduzionismo allopatico nei processi fisiopatologici delle malattie ha voluto far passare un batterio come l’unico colpevole di un processo molto più complesso e un’intera popolazione adesso crede che il batterio sia l’unica causa del disseccamento