Una brutta pagina da approfondire. Evitato un intervento massiccio di fitofarmaci ed una eradicazione di massa. Ed ora la Regione Puglia deve d’urgenza fermare i 2 milioni di euro stanziati ai consorzi di bonifica, nel quadro della quarantena, per il biocidio della flora dei canali, che son i rivi, i fiumi di Puglia, dove vi è il rischio non solo del taglio meccanico dei canneti, che rinascono, ma anche dell’uso della chimica. La biodiversità va aumentata non diminuita
Xylella fastidiosa vs nostra identità
Sorveglianza e il rilevamento; l’identità, la biologia, epidemiologia e il controllo dei vettori; l’identificazione della gamma di ospiti, l’allevamento per la resistenza e la certificazione delle piante ospiti; e la biologia, la genetica e il controllo del patogeno questi i punti sui quali deve muoversi la ricerca
Xilella, gli interventi imposti danneggiano il biologico
L’Aiab contro l’obbligo di trattamento con pesticidi nelle aziende biologiche certificate. «Grave attentato all’agricoltura bio e serie ripercussioni economiche e ambientali»
Come un treno l’agricoltura pre Covid-19
Dal Crea in tempo reale i numeri dell’agroalimentare: crescono valore aggiunto, occupazione fatturato industria e import-export
Mele e pesticidi, qualcosa si muove…
L’assessore provinciale Arnold Schuler, insieme ai frutticoltori dell’Alto Adige/Südtirol, avrebbe ritirato le accuse contro Bär e Schiebel. L’azione di protesta programmata per domani e l’udienza sono confermati
Xylella, la Puglia cornuta e mazziata
Si profila una vergognosa manovra commerciale perché in Francia e Olanda già c’è la Xylella. Il batterio è stato individuato nei vivai del centro Europa che importano piante ornamentali dalla Repubblica di Costa Rica; vivai olandesi che hanno esportato piante nei vivai salentini da dove tutto è iniziato, forse perché nel Salento le condizioni climatiche sono state favorevoli. Ci sono tutte le condizioni per ricorrere ad un risarcimento collettivo. Imperdonabili ritardi della nostra politica nazionale
– Quel batterio non è mai giunto all’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari del Ciheam
Troppi ritardi per fronteggiare la «Xylella fastidiosa»
Se qualcuno pensa che l’emergenza fitosanitaria sia solo una questione di fondi e di come distribuirli, si sbaglia di grosso. Gli ulivi e gli uliveti in Puglia sono la storia, il paesaggio, l’essenza della vita di decine di generazioni, popoli del Mediterraneo. Essi rappresentano l’attento e geniale lavoro dell’uomo che ha associato varietà di piante ai caratteri climatici e ambientale dei luoghi; rappresentano una testimonianza unica di una tradizione culturale e di una civiltà contadina passata e presente capace, non di sfruttare il territorio, ma di utilizzarlo per continuare ad avere giovamento e sostentamento
Ancora troppi veleni in agricoltura convenzionale
Sebbene la situazione tra il 2010 e il 2013 sia migliorata con un trend di diminuzione dell’uso pari al 10%, nel 2014 si è registrata una inversione di tendenza e il consumo di prodotti chimici nelle campagne è tornato a crescere, passando da 118 a circa 130mila tonnellate rispetto all’anno precedente
L’agricoltura biologica in espansione, un bene per la terra
In Italia, 1,3 milioni di ettari coltivati a bio, +12,8% rispetto al 2012. Nei terreni biologici, dove è proibito l’uso di fertilizzanti e pesticidi e erbicidi di sintesi, è possibile rilevare un numero doppio di specie vegetali rispetto a quelli convenzionali, fino al 50% in più di ragni, il 60% in più di uccelli e il 75% in più di pipistrelli
Xylella, il clima non è estraneo
Occorre più scienza e innovazione. Riccardo Valentini del Cmcc: «la sindrome del disseccamento rapido dell’olivo risente del problema globale dei cambiamenti climatici … In condizioni di stress idrico dovuto a particolari condizioni climatiche, le difese di una pianta s’indeboliscono: se osserviamo la mappa della mortalità delle piante nel mondo, possiamo osservare che negli ultimi decenni è andata aumentando»
Resilienza degli ulivi e rigenerazione del territorio
֎Un documento di associazioni salentine all’attenzione dei Rappresentanti di Istituzioni ed Enti di ricerca nazionali e regionali invitano ad un urgente check-up֎
«Xylella fastidiosa», il punto su un anno di ricerca
Il problema del disseccamento spontaneo degli ulivi, segnalato nel Salento già nell’estate del 2013, dalla sua segnalazione a oggi ha destato non poche preoccupazioni, sollevando molte polemiche per le conseguenze che le azioni da adottare possono avere sull’economia dell’olivicoltura italiana e sui paesaggi tipici del Mediterraneo settentrionale. Un problema che rischia di investire altre colture
L’agrobiodiversità per salvare il futuro
Collaborazione fra ricercatori italiani e statunitensi. I cambiamenti climatici stanno moltiplicando le specie invasive che in Italia causano danni per un miliardo di euro l’anno. L’agricoltore e il consumatore possono promuovere uno sviluppo sostenibile se condividono valori e una visione del mondo comune attraverso i Gruppi di Acquisto Solidale, i farmer’s market, la vendita diretta presso le aziende agricole
Ma è la Xylella? Intanto si tagliano gli ulivi
Non c’è certezza scientifica che la Xylella sia responsabile del disseccamento. Anzi, alcuni studi commissionati dall’Unione europea indicano come responsabile del disseccamento delle piante i funghi. In rete una campagna per fermare l’eradicamento degli ulivi nel Salento
Biologico, trend positivo per il comparto agricolo
Nel rapporto si affronta anche la questione legata al fenomeno dei Biodistretti e viene approfondito il caso studio del Biodistretto del Cilento, con una prima analisi nella quale vengono individuate circa 20 realtà territoriali che, nonostante un quadro normativo non ancora del tutto chiaro, operano in tale ambito
Altra cultivar di olivo è resistente alla Xylella
Nuovi risultati dall’impegno del Consiglio nazionale delle ricerche nella ricerca di soluzioni all’emergenza fitosanitaria che affligge da qualche anno l’olivicoltura pugliese. Ricercatori hanno scoperto fenomeni di resistenza nella varietà di olivo «Favolosa», oltre che nel «Leccino»
Per gli ulivi necessario ristabilire la biodiversità dei territori
Lanciata una Campagna di crowdfunding. Dal punto di vista politico non c’è stato, e continua a mancare, un coraggioso atto di affermazione del ripristino della biodiversità di tutto il territorio compromesso in sessant’anni di sfruttamento con l’agrochimica; non un incentivo alla necessaria conversione biologica con tutti i benefici per la salubrità del cibo e per la salute pubblica e dell’ambiente
Xylella, urge un incontro fra scienziati
Il fenomeno Xylella è di rilevanza nazionale e continentale e si impone sì una giornata di comunicazione e valutazione sullo stato dei lavori, organizzato da un Ente istituzionale come la Regione. Si dovrebbe fare il punto e riferire sull’andamento delle ricerche e metodologie applicate, sui loro risultati e finanziamenti, sulle difficoltà incontrate, sui lavori agricoli consigliati e realmente effettuati ed, infine, una relazione sugli indennizzi reali arrivati agli agricoltori
Per gli ulivi serve un’indagine scientifica seria
Ancora molti sono i dubbi e si allarga l’alea di incertezza sugli interventi a cominciare dalla fascia di 100 metri che coinvolge piante sane. Va bene per le piante colpite ma ora gli interventi vanno ponderati ed esaminati scientificamente i «casi di guarigione». Basta con gli interventi non qualificati che ci fanno ripiombare nel Medioevo