I cambiamenti climatici oggigiorno rappresentano una vera e propria minaccia per l’ecosistema. Vediamo i contenuti della conferenza di Roma
Il caldo non darà tregua
Nel week end finalmente le armate infernali africane cominceranno a lasciare le nostre regioni e soprattutto al nord e al centro le temperature torneranno nella media stagionale. Ancora caldo ed afa invece resisteranno su gran parte delle regioni meridionali. Forti temporali e acquazzoni improvvisi al nord, al centro temporali pomeridiani nelle zone a ridosso dei rilievi. Qualche temporale anche al sud lungo la bassa dorsale appenninica. I mari a nord della penisola da calmi a poco mossi, tutti gli altri da poco mossi a calmi
Anche l’acqua «sporca» subisce i cambiamenti climatici
Gli eventi meteorologici estremi legati ai cambiamenti climatici stanno portando piogge più intense e più frequenti in alcune aree e scarsità d’acqua in altre, influenzando il funzionamento delle fogne e degli impianti di trattamento. I temporali eccessivi possono sovraccaricare i sistemi fognari e portare a straripamenti negli impianti di trattamento, mentre la mancanza di precipitazioni può portare a problemi nella raccolta e nel trattamento delle acque reflue. La presenza di antibiotici e altri microinquinanti nelle acque reflue… fanno il resto
Derris parte da Torino
È un progetto di prevenzione per il rischio ambientale. L’Italia rappresenta una delle aree più vulnerabili agli impatti attesi dai cambiamenti climatici, secondo uno studio l’aumento della temperatura media è superiore a quello globale ed europeo. In uno scenario di aumento della temperatura entro il 2050 di circa 0,93 gradi, i danni provocati dai cambiamenti climatici potrebbero essere pari allo 0,12 – 0,16% del Pil, ammontando a circa 20-30 miliardi di Euro di mancata produzione di beni e servizi con riferimento al Pil del 2009
Clima variabile e temperature in su
Mercoledì ricompare al nord cielo uggioso con qualche leggera pioggia. Nebbie persistenti su tutta la Valle Padana. Meglio al centro sud dove i cieli appariranno da poco nuvolosi a sereni. Giovedì la situazione resterà invariata e le temperature appariranno più autunnali che invernali
Arriva l’estate settembrina
Da sabato sera e per tutta domenica il tempo dovrebbe cambiare in peggio, cominciando dal nord e poi scendendo verso il centro. Comunque al momento pensiamo a come goderci questi ultimi scampoli estivi
Anche un «pellegrinaggio» per il clima
Siamo a quasi due mesi dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima Cop21 di Parigi, durante la quale tutti i Capi di Stato e di Governo, a venti anni dagli Accordi di Kyoto, saranno chiamati a sottoscrivere un accordo costruttivo, vincolante e universale sulla questione dei cambiamenti climatici e del riscaldamento del Pianeta
Cambiamenti climatici – Si cerca di risparmiare sui costi
I paesi che subiscono i danni maggiori chiedono che paghino quelli che hanno creato i danni, gli Usa vogliono far entrare nel mercato anche questi costi
Clima, il momento di agire è ora
Le evidenze scientifiche sono chiare
Possiamo dimezzare le emissioni entro il 2030
Pubblicato il terzo volume (WG3) del Sesto Rapporto di Valutazione dell’Ipcc, la più aggiornata e completa rassegna scientifica sui cambiamenti climatici. Alcune opzioni possono assorbire e immagazzinare carbonio e, allo stesso tempo, aiutare le comunità a limitare gli impatti associati ai cambiamenti climatici. Per esempio, nelle città, le reti di parchi e spazi aperti, le zone umide e l’agricoltura urbana possono ridurre il rischio di inondazioni e gli effetti legati alle isole di calore
Città più resilienti per aiutare il clima
La rigenerazione dei centri urbani è ottenuta con interventi di natura culturale, sociale, economica ed ambientale, finalizzati ad un incremento del comfort e della vivibilità nel rispetto della sostenibilità, incrementando la partecipazione sociale
Ondate di maltempo
Per Sabato si prevede un miglioramento generale del tempo su tutte le regioni, ma per domenica 27 si teme un altro peggioramento meteo con piogge estese e localmente intense soprattutto sulle regioni centrali e meridionali. Le temperature leggermente superiori alla media stagionale. Meglio invece la situazione al nord, dove dovrebbe prevalere il variabile
La svolta dell’autunno
Per il prossimo week end si prevede il ritorno del bel tempo con cieli sereni e temperature nella media stagionale. Qualche eccezione al nord dove sono previste leggere piogge nelle zone a ridosso dei rilievi sia alpini sia appenninici
Gas serra è allarme rosso
Se il trend di aumento della CO2 in atmosfera resta questo, nel 2050 potremmo superare i 470 ppm di concentrazione in atmosfera. A quel punto catastrofi climatiche in sequenza e fenomeni estremi meteo metterebbero a rischio di sopravvivenza molti popoli della Terra
E l’autunno si fa sentire
Per il fine settimana è previsto il transito di una perturbazione atlantica che dovrebbe portare piogge estese su gran parte delle nostre regioni, con eccezioni per parte della Calabria ionica e della Sicilia. Tuttavia sono previsti tra sabato sera e domenica ampie schiarite intervallate da veloci passaggi di nubi un po’ ovunque
Pioggia e pericolo inondazioni
Le regioni a maggior rischio esondazioni dei corsi d’acqua sono quelle tirreniche centrali, quindi: Toscana, Lazio e parte della Campania. Per il prossimo week end comunque la situazione dovrebbe in parte migliorare
Da giovedì stop al bel tempo
Nel fine settimana continuano i flussi di aria atlantica sul bacino del Mediterraneo, ciò vuol dire un sabato e una domenica all’insegna del tempo perturbato, anche se soprattutto sul settore nord occidentale e su qualche regione adriatica i cieli a tratti potranno aprirsi e far giungere a terra i caldi raggi solari. Le temperature resteranno invariate, appena sotto la media stagionale
Ecco come intrappolare la CO[P]2[/P]
Il progetto Life-Gherl (GreenHouse Effect Reduction from Landfil gas) nell’esperienza realizzata a Terranova Bracciolini (Arezzo)
Ecco perché il clima può destabilizzare
Nel mondo sono in corso 79 conflitti per cause ambientali 1,4 miliardi di persone in aree sotto stress idrico. Al 2050 stimati 250 milioni di rifugiati ambientali. La mancanza di risorse naturali e di mezzi di sostentamento, il degrado ambientale, le catastrofi dovute al ripetersi di eventi eccezionali aumentano il rischio di conflitti e il bacino potenziale a cui il terrorismo può attingere