Xylella story, ecco perché e cosa è mancato

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Intervista a Domenico Ragno

Dalle risposte del Commissario straordinario e Direttore generale dell’Arif dal 2016 al 2019, se ne ricava un quadro sconfortante in cui la burocrazia ha giocato il suo ruolo aiutata da iniziative contrastanti e che, purtroppo, evidenziano una carenza istituzionale là dove doveva esserci una seria e forte centrale di «comando» aggravata dalla pervicacia di non coinvolgere le intelligenze e le forze attive

Xylella, perché la Puglia continua a distruggere gli ulivi?

Tempo di lettura: 13 minuti Schizofrenia amministrativa: La Regione fa tabula rasa e l’Osservatorio Fitosanitario segnala le riprese vegetative Intervista a Margherita Ciervo dopo 10 anni di inefficace eradicazione di alberi di ulivo con metodi […]

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Il «Cold ironing» in Italia

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Intervista al deputato del Movimento 5 Stelle alla Camera Emanuele Scagliusi, capogruppo della Commissione Trasporti a Montecitorio. Il settore marittimo-portuale contribuisce alla diffusione di sostanze tossiche nell’atmosfera nella misura del 13% su scala globale. Secondo Ispra, la connessione con un sistema da terra e lo spegnimento dei motori ausiliari di bordo permetterebbe l’abbattimento in porto delle emissioni di zolfo e di CO2 pari ad almeno il 50% di CO2, il 99% di CO e oltre il 50% di N2O

Non toccate quel lupo…

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Anche se gira in un centro abitato e il centro abitato ricade in zona protetta perché, dice una sentenza europea, «qualsiasi forma di cattura deliberata di esemplari di tale specie animale nelle succitate circostanze è vietata in assenza di deroga concessa dall’autorità nazionale competente sulla base di tale disposizione». Una sentenza importante ed utile anche per l’Italia che attende da oltre un anno che la Conferenza Stato-Regioni dia il via libera alla nuova proposta di Piano di conservazione e gestione del lupo

Perché l’accordo di Glasgow sulla deforestazione è un «bla, bla, bla»

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Le contraddizioni di quello che è stato definito un patto epocale per le foreste

Non è per ragioni climatiche che non dobbiamo danneggiare, eliminare o disturbare le foreste. Non dobbiamo farlo perché la biodiversità di una foresta non gestita dall’uomo è di gran lunga superiore a quella di qualunque sistema maneggiato a discrezione umana. E maggior biodiversità riusciamo a proteggere, maggior complessità, resistenza, resilienza, biomassa e, per ultimo, servizi ecosistemici per l’uomo riusciamo a garantire

Non è vero che la «Xylella fastidiosa» è incurabile

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Intervista al prof. Marco Nuti

Le iniziative che intende prendere l’Europa non sono puntuali. «Non si può fare tabula rasa». «Con l’aiuto di biostimolanti microbici (ai sensi del Reg. UE 1009/2019) e di altri approcci innovativi gli olivi colpiti sono stati recuperati. È sorprendente che queste evidenze non siano state seguite da approfondimenti in sede locale, quasi si avesse avuto timore di non aver accesso agli aiuti stanziati per l’eradicazione»

Ogm e Nbt, si decide in commissione Agricoltura

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Sara Cunial: «I decreti in questione travolgeranno l’intero mondo agricolo, facendo fallire la piccola e media impresa contadina italiana rispettosa dell’ambiente e delle migliori pratiche ecologiche, per far posto ad un’agricoltura industriale, viticoltura in primis, che distruggerà non solo i nostri prodotti di qualità ma anche il paesaggio, l’ambiente e le risorse naturali»

Dissalatori, il Governo si mette di traverso

Tempo di lettura: 6 minuti Le procedure di autorizzazione passano dalle Regioni in capo allo Stato e sono demandate ad apposita commissione ministeriale per la concessione del Via. Le autorizzazioni sono paragonabili a quelle di una […]

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Salvati dal Tar uccisi dalla Regione Puglia

Tempo di lettura: 2 minuti Saranno abbattuti nove ulivi monumentali ֎Un Natale di morte per gli ulivi millenari. Intervento a favore dal Tar e dal Consiglio di Stato: due interventi che sembrano non contare nulla֎

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Le foreste dilaniate da competenze e incompetenze

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E la Puglia naviga a vista

In Italia è in atto uno scontro culturale tra visioni diverse sulla gestione dei boschi. Da una parte chi sostiene una gestione forestale orientata alla produttività per varie finalità. Dall’altra parte c’è chi rileva una costante deforestazione di boschi ecologicamente rilevanti. Poi ci sono interventi per trasformare i boschi per ricavarne suolo agricolo e poi ci sono i tutori del paesaggio…

Per salvare i borghi servono una visione e un piano

Tempo di lettura: 5 minuti ֎Una risposta può venire dal «Piano nazionale borghi», un programma di sostegno allo sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri e sul rilancio turistico֎

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Bosco edificabile? no del proprietario

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֎Nel Genovese un piano urbanistico cambia la destinazione d’uso di un castagneto. Il proprietario è contrario e imbastisce una causa, ma il Consiglio di Stato gli dà torto perché la possibilità di costruire non è obbligatoria֎

Sos Puglia, rinnovabili a go-go

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E il paesaggio va in malora

Solo quest’anno, fino agli inizi di dicembre, all’amministrazione provinciale di Brindisi sono pervenuti 43 progetti per la realizzazione di impianti fotovoltaici per una potenza di 931 megawatt ed un’occupazione di suolo (esclusivamente agricolo) di oltre 1.700 ettari. Fino a quest’anno il territorio brindisino è stato già occupato da 900 ettari di impianti fotovoltaici. In Provincia di Foggia vi sono richieste per quasi 800 MW di potenza ed oltre 1.000 ettari di suolo agricolo da occupare. E in Provincia di Taranto sono in valutazione progetti di impianti fotovoltaici per circa 611 MW ed 853 ettari di suolo agricolo da occupare

Un bene privato non elimina la tutela dell’interesse collettivo

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Un Giudice più di cento anni fa, aveva già riconosciuto il diritto d’uso pubblico di un bene privato, con la facoltà per la collettività di accedere sul fondo altrui (jus deambulanti). Un diritto riaffermato dalla Corte Costituzionale

Ripagnola, una penosa Via…

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Per tutelare l’Amministrazione regionale da tutti i gravi «errori» procedimentali, la relazione della Dirigente del Dipartimento Mobilità, qualità urbana, opere pubbliche, ecologia e paesaggio della Regione Puglia, Barbara Valenzano indica l’ipotesi della revoca in autotutela del provvedimento regionale di Autorizzazione Unica del marzo 2019. Certo, la revoca porta con sé possibili contenziosi avviati da parte di chi la subisce, ma la Pubblica Amministrazione ha la «fortuna» di poter correggere i propri «errori» che, diversamente, diverrebbero colpe gravi se non azioni dolose ed atterrebbero al Codice Penale anziché alla giustizia amministrativa e civile

Sigea: tutelare i beni geologici e rurali

Costa Ripagnola e la lama che non c’è più

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Vedremo se il Comune di Polignano, e poi la Regione Puglia, l’Autorità di Bacino e la Soprintendenza al Paesaggio dell’Area Metropolitana di Bari, abbiano mai rilasciato autorizzazioni ad un intervento di tombamento di una lama ma, soprattutto, se queste Amministrazioni vorranno ottemperare agli obblighi di ripristino dei luoghi che il Codice del Paesaggio impone loro

Lavoro e sostenibilità ambientale: ecco il legame

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Dalla manutenzione ai mezzi di trasporto, alla gestione di sostanze pericolose, tutto finisce per impattare sull’ambiente. Bisogna essere più interdisciplinari e smettere di guardare il mondo per comparti. La prevenzione, cosa si sta facendo e come si muove il governo

Anche i criceti vanno salvati

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Le statuizioni della Corte di Giustizia Ue

La risposta alle richieste inoltrate dal Tribunale amministrativo di Vienna in merito all’applicazione dell’articolo 12, Allegato IV della direttiva «Habitat», che regola la tutela delle specie animali selvatiche nel Continente

Natura 2000, un vincolo non è espropriazione

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I giudici di Palazzo Spada hanno confermato la giurisprudenza costituzionale che ha stabilito come «l’indennizzo non spetti a coloro che subiscono limitazioni al godimento del diritto di proprietà per l’apposizione di limiti aventi finalità di natura paesaggistica e ambientale, poiché non si tratta di vincoli di natura espropriativa»

Rifiuti, la Puglia fa slalom fra le leggi

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La proposta del piano regionale pugliese di gestione dei rifiuti urbani: dal paradosso alla piramide rovesciata. La raccolta porta a porta, il ricorso al Combustibile solido secondario… Proposta: fermarsi un attimo a ragionare; sentire che cosa hanno da dire i Comuni e i cittadini pugliesi che stanno più avanti, ma anche quelli più arretrati; puntare veramente su tutte le misure di riduzione con piani e investimenti specifici; prendere ad esempio schemi di processo più moderni ed efficaci di economia circolare, come le famose «Fabbriche dei Materiali» e studiare come gradualmente introdurli in Puglia, magari migliorandoli anche