La logistica in armonia con l’ambiente. Lezioni da esperienze del Giappone

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di Rosario Manisera, edizione Spaggiari

Pagine: 130 | Costo ?: 20.00

Logisticamente.it, portale di informazione e comunicazione sulla logistica, ha promosso la realizzazione del volume «La logistica in armonia con l’ambiente» di Rosario Manisera, consulente manageriale e studioso del Giappone.

Il libro, presentato durante il convegno organizzato da Logisticamente il 26 settembre 2007 dal titolo «Il valore di una logistica in armonia con l’ambiente», affronta il tema delle conseguenze delle attività produttive sull’ambiente e sulla qualità della vita: richiesta energetica crescente, emissioni inquinanti, congestione del traffico.

La logistica, nella misura in cui è una delle attività a maggiore impatto ambientale, ha anche la possibilità di fare molto per uno sviluppo sostenibile: riportando esperienze e dati relativi a strategie applicate dal Governo e da alcune grandi imprese giapponesi (Ricoh, Sony, Fujitsu, Ito Yokado, Fuji Heavy Industries, Kirin, Sharp, Canon, Mazda, Suzuki, Isuzu, Nissan, Bridgestone), l’Autore mostra come l’introduzione di un nuovo parametro, la «sostenibilità ambientale», non sempre significhi una spesa, o una rinuncia in termini di margini di profitto, perché spesso gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti o del fabbisogno di energia possono coincidere con quelli dell’ottimizzazione del flusso dei materiali e dei prodotti.

(Logisticamente.it ? Tel 0521 944250 ? Fax 0521 981006 ? servizi@logisticamente.it ? www.logisticamente.it)

Quasi fosgene. Appunti in versi

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di Michele Boato, edizione Ecoistituto del Veneto Alex Langer

Pagine: 48 | Costo ?: 5.00

Esce nella collana «Libri di Gaia» edita dall’Ecoistituto del Veneto Alex Langer, il volumetto «Quasi fosgene ? appunti in versi», una raccolta di poesie ecologiste scritte da Michele Boato tra il 2001 e il 2006, a commento di fatti drammatici (torri gemelle, guerre in Iraq, investimento di una ciclista, assoluzione degli inquinatori Montedison), o apparentemente minimi (taglio di un albero secolare, volo di storni, camminata in montagna), di lotte ecologiste (contro il Mose, gli inceneritori, la follia nucleare, la chimica di morte, l’elettrosmog, oppure a sostegno del solare, della bici, del riciclo) e ricordi personali (Alex Langer, l’assassinio di un pastore in Barbagia). Una invettiva «civile», spesso ironica, profondamente nonviolenta.

Il maggior numero di questi «appunti» è legato a singoli episodi, spesso da denunciare.
Due sono gli episodi di questi anni che più hanno coinvolto l’autore: l’11 settembre 2001 delle torri gemelle e il processo Montedison, conclusosi in primo grado con l’orrenda assoluzione di tutti i dirigenti il 2 novembre 2001 (sentenza in parte rovesciata col giudizio di secondo grado).
È del 12 settembre «Colonne d’Ercole», pubblicata qualche giorno dopo sul Gazzettino e poi su Gaia. Poi, in seguito a lunghe discussioni con i suoi studenti, scrive una specie di preghiera (in realtà rivolta agli studenti), «Padre nostro»: «…saprai anche,/tu che sai tutto,/che gli incendiari/omicidi e suicidi/pensavano/di farti piacere/gridando/il tuo nome/potrai perdonare/anche loro?».

Alla cultura della guerra come necessità, deterrente, male minore ecc. Michele Boato reagisce con una sfuriata, «Male minore»: «Tu, forse, un figlio non ce l’hai,/oppure, se ce l’hai, non parte soldato/tu che parli di guerra come male minore».

L’Autore

Michele Boato nasce a Venezia nel 1947, si laurea in Economia a Ca’ Foscari, con una tesi su Porto Marghera, dove lavora come operaio nel 1971-72.
Insegna economia a Brindisi e a Mestre, negli anni 80 fonda gli Amici della Bicicletta di Mestre, con cui pedonalizza Piazza Ferretto.
Primo consigliere reg. dei Verdi del Veneto nel 1985, con tre barchette blocca la nave che, ogni mattina, scarica in Adriatico 3.000 tonnellate di fanghi di Marghera, vietati poi nell’88. Deputato verde nel 1987, inventa la prima «tassa ecologica» italiana, 100 lire per ogni sacchetto di plastica, e la legge che riduce all’1% il fosforo nei detersivi, risolvendo il problema eutrofizzazione dell’Adriatico. A fine 1988 si dimette da deputato e torna insegnante.
Nel 1993-?94 fa l’Assessore reg. all’Ambiente, avvia le prime raccolte differenziate «porta a porta» nel Veneto, che oggi ricicla quasi il 50%, la migliore regione d’Europa.
Nel ’93 fa approvare la legge reg. 27 che riduce il limite di campo elettromagnetico da elettrodotti, ai famosi 0,2 microTesla, il più basso al mondo.
Si batte, con successo, contro il progetto Eni di perforare l’Adriatico per estrarre metano col probabilissimo abbassamento di Venezia e Chioggia, come già avvenuto a Ravenna.
Fonda e dirige l’Ecoistituto del Veneto, il trimestrale Gaia, il mensile Tera e Aqua e la Fondazione Icu (Istituto Consumatori Utenti).

(Info: Ecoistituto del Veneto, tel/fax 041.935666, info@ecoistituto.veneto.it).

I sistemi di gestione ambientale nelle strutture ricettive

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di Dario Stefàno, Emaneula Grato, Giovanni Zurlino, edizione Manni

Pagine: 166 | Costo ?: 0.00

Il libro si rivolge a coloro che operano nel campo della certificazione ambientale, agli operatori del settore turistico e a coloro che negli enti locali intendono approfondire la conoscenza sui temi specifici per poter ideare procedure semplificate di controllo centrate sul rispetto delle normative ambientali.
Un manuale che, però, non si rivolge esclusivamente agli esperti del settore ma, come scrive Pino Lucchesi, Presidente del Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit,
nella prefazione, «un volume snello, leggibile senza astrusità, di facile presa, semplice da leggere e da capire» e che «intercetta una esigenza di conoscenza sempre più diffusa sui Sistemi di Gestione Ambientale applicati a fattispecie specifiche (nel caso alle strutture ricettive) e propone linee di indirizzo facili da perseguire».
Il turismo e la vocazione turistica del nostro Paese, dunque, al centro del libro di Stefàno che analizza le modalità possibili per una sostenibilità da applicare al settore, tema che viene scandagliato in tutte le sue sfaccettature.

«Basti pensare alla particolare vocazione ?turistica? del Bel Paese ? prosegue Lucchesi nella prefazione – alla crisi che attanaglia ormai da qualche anno il settore, alle possibili risposte per intercettarla e combatterla con azioni adeguate. Oggi, inutile negarlo, il turismo ?tradizionale? fatto di visite fugaci alle città d’arte e di periodi di riposo sempre più brevi, mostra la corda. Certo è importante ed è necessario ?ricalibrarlo? e garantirlo, evitando comportamenti di rapina purtroppo spesso presenti, ma è altrettanto necessario integrarlo con forme nuove, più consapevoli dell’importanza ambientale del territorio e della necessità di salvaguardare l’ambiente, per ora e per domani, con le modalità del cosiddetto ?turismo sostenibile?».
Un tema, dunque, attuale per le implicazioni economiche e di sviluppo che una gestione oculata e attenta del settore turistico può offrire al nostro Paese ed anche al territorio regionale, laddove si riesca a coniugare al più generale tema turistico anche quello della tutela ambientale. È un dato acquisito, e in controtendenza rispetto alla crisi che sta attraversando il settore, la crescente domanda da parte di una clientela, proveniente per la gran parte dai paesi del Nord Europa, di località e strutture in cui conciliare le esigenze di riposo con la scoperta dell’ambiente naturale che è tale anche in virtù del rispetto di standard qualitativi ambientali.

Qualunque struttura ricettiva, albergo, campeggio, bed&breakfast, agriturismo, o un comprensorio turistico ambientalmente coordinato, consegue interessanti vantaggi nel mettere «a sistema» gli adempimenti legislativi ambientali, normalmente vissuti solo come un vincolo ed un intralcio, perché si possono conseguire importanti economie di scala ed anche gli effetti «impositivi» vengono spalmati in modo omogeneo. L’ambiente, quindi, e le sua salvaguardia, divengono non più un costo (come si tendeva a pensare venti, trenta anni fa) ma soprattutto una opportunità di mercato ed una risorsa. L’imprenditore, per altro verso, acquisisce progressivamente la consapevolezza, al di là dei ritorni di natura economica (pure, ovviamente, importanti), di un suo diretto interesse a che la sua azienda viva nel territorio in piena armonia, e senza conflitti con la società e le istituzioni.

La pubblicazione si colloca nel dibattito in corso, decollato dopo una iniziale fase di contrapposizione e di contestazione, sul come tradurre in fatti e comportamenti concreti i principi della conservazione ambientale, coniugandoli positivamente con quelli del progresso economico. È un dibattito aperto che sta progressivamente coinvolgendo un numero crescente di attori: Commissione Europea, Governi centrali, regionali e il sistema delle autonomie locali, alle quali competono le più rilevanti responsabilità in materia di programmazione urbanistica ed ambientale. Gli Enti locali, per primi, sono chiamati a dare buoni esempi. In questo quadro, assumono significato indiscusso gli strumenti di certificazione ambientale la cui adozione rappresenta la naturale evoluzione della avvenuta adozione di Sistemi di Gestione Ambientale, la cui forza scaturisce dalla loro «volontarietà», da una decisione «responsabile» di partecipare al processo e di evidenziare all’esterno i propri impegni per assicurare il minimo impatto ambientale possibile e per garantire una migliore qualità di vita ai propri ospiti.

Gli autori

Dario Stefàno, professore a contratto di «Gestione dei rifiuti» nel corso di laurea specialistica in Valutazione di Impatto e Certificazione Ambientale della facoltà d Scienze MM. FF.NN. e titolare di un corso di Economia Industriale presso l’Università degli Studi di Lecce.

Emanuela Grato svolge attività di ricerca presso il Laboratorio di Ecologia del Paesaggio dell’Università di Lecce.

Giovanni Zurlini professore straordinario di Ecologia e dal 2001, Presidente del Consiglio didattico del corso di Laurea specialistica in valutazione di Impatto Ambientale dell’Università di Lecce.

Il metodo Di Bella

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di G. Di Bella, edizione Mattioli, 2^ edizione

Pagine: 0 | Costo ?: 28.00

Il successo della prima edizione 2004, andata presto esaurita, e la necessità di illustrare compiutamente anche il «modulo variabile» del «Metodo Di Bella», sono all’origine di questa seconda edizione dell’opera, riveduta, ampliata ed arricchita da una vasta ed esauriente bibliografia generale. Queste pagine vogliono essere la fedele esposizione delle evidenze disponibili, con lo scopo di fornire gli strumenti e le conoscenze necessarie a chi desidera accostarsi al «Metodo Di Bella» serenamente e senza preconcetti.
Il tema della terapia del Prof. Di Bella è tornato di scottante attualità in questi ultimi giorni grazie all’intervento del neo ministro della salute Francesco Storace. Il ministro Storace ha deciso di istituire un gruppo di esperti che esamini la possibilità di inserire uno dei farmaci della cura Di Bella, la somatostatina, in fascia A del prontuario, quindi a carico del Servizio sanitario nazionale. Solo il semplice annuncio ha scatenato una serie di reazioni di segno opposto riaprendo una ferita che ha percorso il mondo scientifico, politico e la società civile.

(Fonte Mattioli Editore)

Impianti solari fotovoltaici a norme CEI

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di F. Groppi, C. Zuccaro, edizione Editoriale Delfino, Segrate di Redecesio, 2004

Pagine: 370 | Costo ?: 42.00

Il volume fornisce le nozioni indispensabili per il dimensionamento, la progettazione e la messa in servizio degli impianti fotovoltaici, evidenziando le soluzione dei problemi pratici e le modalità di stesura della documentazione tecnica di progetto di un impianto completo.
L’opera è suddivisa in tre parti. La prima tratta gli aspetti relativi alla radiazione solare e alla tecnologia fotovoltaica, per poi passare in rassegna le principali applicazioni tecnologiche. La seconda parte, riguardante l’integrazione architettonica dei moduli fotovoltaici, descrive le strutture di sostegno dei moduli, gli interventi con strutture retrofit, l’architettura industriale, non trascurando le problematiche termoacustiche e quelle relative all’arredo urbano polifunzionale. Nella terza parte sono approfondite le tematiche relative ai componenti dei sistemi fotovoltaici: moduli fotovoltaici, strutture di sostegno, sistemi di accumulo dell’energia e condizionamento della potenza. La quarta parte raccoglie tutti gli aspetti che interessano il dimensionamento degli impianti, il progetto elettrico dell’impianto a norme CEI, la documentazione tecnica dei progetti e la manutenzione.
A titolo esemplificativo, sono riportati due progetti di massima di impianti di piccola potenza in corrente continua e in corrente alternata per una abitazione isolata.
Questa terza edizione è stata arricchita e aggiorna a seguito dell’evolversi della tecnologia e per dar risposta alle richieste dei lettori desiderosi di maggiori informazioni.
E’ stata posta più attenzione alla parte relativa ai criteri di allacciamento alla rete elettrica ed aggiunta una nuova sezione dedicata alle problematiche termo-acustiche legate all’uso del fotovoltaico nell’integrazione architettonica.
Per facilitare ulteriormente l’opera dei progettisti sono stati messi a confronto i vari dati solari disponibili in letteratura. Sono state anche ampliate le parti relative ai componenti degli impianti (moduli fotovoltaici, accumulatori, convertitori statici) inserendo una trattazione sui sistemi ad inseguimento.
Al volume è associato un CD-ROM che contiene l’ultima versione del software SunSim con il quale è possibile valutare l’energia elettrica prodotta da un sistema fotovoltaico in funzione del sito di installazione, l’esposizione del piano dei moduli e l’ombreggiamento eventuale. Inoltre contiene alcuni tools per facilitare la stesura dei progetti quali il calcolo automatico del diagramma dei percorsi solari, moduli per sopralluoghi e per collaudi.

(Fonte Editoriale Delfino)

Equilibri. Facciamo la pace

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di AA.VV, edizione Il Mulino

Pagine: 330 | Costo ?: 12.00

Cercare la pace e inseguirla è lo sforzo maggiore che gli autori degli articoli di questo numero di «Equilibri» fanno e invitano a fare, coinvolgendo il lettore con le loro numerose esperienze umane, come quella di vivere i primi momenti di città finalmente liberate dall’oppressione.
Per farlo, però, non possono evitare di trascinarci all’interno degli innumerevoli conflitti identitari che costellano il globo, eredità della dissoluzione della ex Unione-Sovietica e della ex Jugoslavia, ma non solo (il caso irlandese, le innumerevoli e efferate guerre tribali); e soprattutto nell’attualissimo fenomeno del terrorismo internazionale, figlio dell’era moderna, ubiquo, slegato da vincoli spazio?territoriali, maestro di spettacolarizzazione nell’utilizzo della tecnica; tecnica che ha cambiato sia il modo di fare le guerre sia il modo di raccontarle (casi emblematici di questo sono anche la prima guerra del Golfo del 1991 o le missioni umanitarie in Somalia del 1992).
Tutti questi conflitti sono sì artefici dello stravolgimento dei paradigmi di non violenza cui erano state educate le generazioni successive al secondo conflitto mondiale, ma non intaccano i propositi che queste volevano perseguire.
Nel realismo moderno la guerra è privata di qualsiasi giustificazione etica; l’articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite recita che la guerra è «fuori legge», senza però escludere la possibilità, per uno Stato, di potersi difendere da un’aggressione e consentendo, in tal caso, l’intervento dell’ONU.
Le speranze di immaginare un futuro differente sono riposte nelle istituzioni internazionali e nella realizzazione di una giustizia e di una democrazia che oltrepassi i confini nazionali senza la pretesa di essere esportata bellicamente.
Una poesia di Wislawa Szymborska,citata in questo numero, dice «La realtà esige che si dica anche questo:la vita continua»; la vita continua in tutti i luoghi tormentati dai conflitti di ieri e di oggi in attesa del momento in cui la pace non sarà più un concetto così aleatorio da dover essere definito come «assenza di guerra».

Claudio Mundo

(30 Settembre 2004)

Casa ermetica o traspirante?

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di Luca Giordano, edizione Alinea

Pagine: 0 | Costo ?: 30.00

Ormai sull’ambiente e le implicanze dei nostri comportamenti sappiamo abbastanza anzi, troppe sono le parole e tante le conseguenze che cominciamo a sentire sulla nostra pelle e nella nostra tasca. È tempo di agire, anzi, forse siamo in ritardo.
Da qui il proliferare di iniziative, fantasiose e scientifiche, che danno l’idea dell’urgenza dell’azione. Cosa che han ben compreso i cittadini al contrario dei nostri politici. Di tutti i politici.
«Casa ermetica o traspirante?» (Alinea editrice) è un ponderoso volume, appena pubblicato, di Luca Giordano. «Una guida al progetto di architettura energeticamente efficiente sostenibile e bioecologico» si legge sotto il titolo in copertina.
In realtà, dopo un’accurata e puntuale analisi della situazione, dai trattati internazionali all’economia, dalle soluzioni praticate a quelle sperimentate, l’Autore snocciola le soluzioni per un risparmio energetico concreto che parte da quello che è più diffuso e più necessario all’uomo: la casa.
Infatti, la presentazione conclude: «Ecco il perché di questo libro, letteratura che vuole divulgare le esperienze progettuali, di laboratorio, tecnico-accademiche e pratiche, sunto di quindici anni di esperienza professionale e collaborazioni multidisciplinari con committenti, colleghi tecnici, associazioni vicine come Anab e Inbar, istituzionali e accademiche come per esempio il Politecnico di Milano con sede a Lecco e l’ente Certificato Sacert».

L’Autore

Dopo la formazione di base in tecnica ed ingegneria impiantistica termoclimatica ed un’esperienza decennale come dipendente in vari studi d’ingegneria, architettura e società applicanti le tecniche costruttive ed impiantistiche, nel 1998 inizia l’attività di libero professionista costituendo Tecnoclima, studio d’ingegneria termoclimatica. Continua la sua post-formazione specializzandosi in architettura bioecologica presso Anab-Milano e poi con un post-laurea biennale Das Energy manager presso l’Istituto di Sostenibilità Applicata all’Ambiente Costruito, facente parte della Scuola Universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi).
Lo studio Tecnoclima è oggi in grado di offrire analisi approfondite nel campo energetico, della fisica della costruzione e dell’architettura bioecologica. Effettua valutazioni d’impatto ambientale e progettazione nel campo termoclimatico con indirizzo puntuale sulle energie rinnovabili (sole, aria, suolo, acqua, fuoco, vento etc.) e dal 2007 collabora come docente per il Corso di Certificatore energetico Sacert per l’ordine degli ingegneri, architetti e collegio dei geometri della Provincia di Lecco presso il Politecnico di Milano con sede a Lecco e altre sedi ufficiali.
Dal 2006 collabora anche in qualità di docente per il master di Inbar (www.bioarchitettura.it) e per diversi progetti Interreg 3A.
Dal 2005 è presidente del gruppo regionale Ticino dell’Associazione Svizzera per la costruzione bioecologica Sib-Ticino, attiva in Svizzera dal 1977, e vice-presidente del gruppo regionale Ticino della Società Svizzera per l’energia solare, il cui presidente è l’illustre ing. Luigi Ferrari che da vent’anni si occupa dei problemi legati all’ambiente e alla natura. Dal 2006 è responsabile del gruppo ambientale dell’Istituto stato-individuo-società facente parte della Fondazione Svizzera Italiana per la ricerca scientifica e gli studi universitari presieduta dall’Avv. Enzio Bertola. nonché collabora quale consulente esterno per la Camera di Commercio italiana in Svizzera.

Il tempo di Sofia

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di Alisia Mariani, edizione Giraldi

Pagine: 176 | Costo ?: 12.50

Un tempo delicato, quello di Sofia, un tempo che per la sua età sembra infinito, che con gli anni appare lontano e sovrapposto da molti altri tempi infinitamente più lunghi. Sofia è una ragazza non più adolescente, non ancora donna; la scopriamo inizialmente indifesa, fragile ma intuiamo subito in lei una forza, tipica di quell’età in cui si crede ancora di poter modificare il mondo, capace di farle compiere scelte drastiche, come quella di abbandonare l’uomo di cui si è scoperta innamorata e coraggiose, come quella di lasciare la famiglia per andare a cercare la sua identità professionale ed umana altrove dall’Italia.

Il rapporto talvolta conflittuale talvolta complice con i genitori, il valore dell’amicizia, la scoperta dell’innamoramento e del ciò che si vuol fare da grandi, le follie incoscienti tipiche di quell’età, per cui si vede un amico sfiorare la morte. Tutto questo scorre tra le pagine con un linguaggio mai banale, mai scontato, adolescente ma adulto, un linguaggio che nei dialoghi è ricco di punti di sospensione, di punti esclamativi, di punti interrogativi, proprio come l’età di Sofia.

Un libro per chi quell’età ce l’ha ed ha bisogno di identificarsi e di capire che c’è stata una Sofia in ognuna di noi, ma anche per chi quell’età la vede ormai lontana ed ha voglia di ripercorrerla di nuovo, perché di quell’età tutti noi siamo figli.

Il romanzo è disponibile sui siti internet www.ibs.it e www.365bookmark.it.

(Cristina Pacciani)

Le ragioni dell’altro. Percorsi formativi nell’intercultura

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di Alessandro Baldi, edizione Carocci

Pagine: 126 | Costo ?: 10.00

Le ragioni dell’altro. Dove per altro non si intende l’alternativa all’uno, ma ciò che, unito a quest’uno, compone un’unità. L’integrazione tra culture differenti dovrebbe iniziare in famiglia, ma più spesso, purtroppo, parte solo dai banchi di scuola.
Alessandro Baldi, autore del libro «Le ragioni dell’altro ? Percorsi formativi nell’intercultura» (Carocci, 2006, pp. 126, euro 10) da anni docente al liceo classico Tasso di Roma, fornisce al lettore attento alcuni spunti di riflessione su come il dialogo e la comprensione, uniti alla disponibilità ad accettare approcci alla vita, come anche alla cultura, che solo apparentemente non ci appartengono, rappresentino la chiave per aprire alle differenze e costituire un «unicum» tra la nostra estrazione, la nostra mentalità e quelle di altri Paesi, non ergendosi in cattedra, bensì accostandosi, mescolandosi e quasi sentendosi uno tra gli «altri».

Il tutto, senza retorica e senza abbandonarsi a facili «populismi», ma con seria e attenta analisi. Uno sguardo diverso e fuori dal coro dedicato a chi, col diverso, spesso è costretto a identificarsi. Così come da sempre è stato fuori dallo stereotipato e dall’obsoleto, attento, al passo con una generazione irrequieta e in continua evoluzione, l’insegnamento di Alessandro Baldi, visto con gli occhi di chi ne è stata, ormai diversi anni fa, fortunata destinataria.

(Cristina Pacciani)

Acquisti Verdi. Le Amministrazioni pubbliche per l’Ambiente

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di Simone Bilato, edizione collana Libri dei Consumatori della Fondazione Icu – Istituto Consumatori Utenti

Pagine: 0 | Costo ?: 0.00

Dopo «Biologico sicuro», edito nel giugno 2006, la collana Libri dei Consumatori della Fondazione Icu – Istituto Consumatori Utenti si è arricchita di un secondo, prezioso volume: «Acquisti Verdi. Le Amministrazioni pubbliche per l’Ambiente».
L’autore è Simone Bilato che ha vinto l’ultima edizione del Premio Consumo Sostenibile promosso dalla Fondazione ICU con una tesi di laurea proprio sugli Acquisti Verdi.

Le pubbliche amministrazioni (Comuni, Provincie, Regioni, Organi statali, Consorzi e Aziende pubbliche) sono chiamate a: dare il buon esempio ai cittadini nel rispetto dell’ambiente, con la riduzione degli sprechi e degli inquinamenti; ad aumentare la «trasparenza amministrativa»; a difendere la salute pubblica. Perciò possono essere di grande utilità regole sugli appalti, prescrizioni negli acquisti, sistemi di controllo e certificazione, norme di comportamento per i propri uffici e dipendenti, al fine di facilitare il
raggiungimento dei tre obiettivi indicati.
In Italia e nel mondo sono numerose le esperienze virtuose di «acquisti e amministrazione delle risorse verdi» che vanno conosciute e confrontate per valutarne l’eventuale inserimento nella prassi delle singole amministrazioni locali.
Sarebbe opportuna anche una elaborazione legislativa nazionale e regionale (in parte esistente ma di ancora troppa limitata incisività) e regolamenti comunali.

Il libro può essere scaricato gratuitamente dal rinnovato sito web www.fondazioneicu.org/pubblicazioni.html o richiesto (sino ad esaurimento della disponibilità) all’indirizzo e-mail fondazioneicu@virgilio.it, telefono e fax 041/935666, viale Venezia 7 – 30171 Mestre (Ve).

L’ICU è una Fondazione che ha come scopo fornire alle Associazioni Consumeristiche (Federconsumatori, da cui ha avuto origine, e tutte le altre attive su scala nazionale e locale) strumenti culturale per difendere meglio diritti e interessi di consumatori e utenti.

La disciplina dei beni culturali di interesse religioso

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di Valentina Maria Sessa, edizione Electa

Pagine: 240 | Costo ?: 36.00

La materia dei beni culturali di interesse religioso è particolarmente delicata per la coesistenza di esigenze, attività e discipline normative dello Stato italiano e della Chiesa cattolica, la quale determina la necessità che tali istituzioni si confrontino necessariamente nel quotidiano tentativo di garantire la più efficace tutela, valorizzazione e gestione di un immenso patrimonio storico e artistico, consentendone al contempo la fruizione da parte del pubblico e la trasmissione dei valori di carattere religioso, liturgico e cultuale.
Il volume ricostruisce dunque un quadro normativo complesso, dando ampio spazio alla disciplina applicabile a tale patrimonio e offrendo un interessante nonché utile confronto tra le disposizioni statali e le principali norme canoniche dedicate ai beni culturali.
Particolare attenzione è dedicata ai recenti sviluppi istituzionali e del quadro normativo, sia per quanto riguarda le modifiche degli accordi tra Stato e Chiesa, con particolare attenzione all’intesa del 26 gennaio 2005, sia per quanto concerne la disciplina interna dello Stato, che ha visto susseguirsi nel giro di pochi mesi l’emanazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio, noto come Codice Urbani, e la Riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali. Pur nella necessaria sintesi, l’autrice non rinuncia al rigore giuridico, che accompagna alla chiarezza espositiva e ad una costante attenzione ai problemi concreti legati alla gestione dei beni culturali: tale aspetto rende il volume particolarmente interessante non solo per gli studiosi della materia ma anche per coloro che si trovino ad operare quotidianamente nel settore.

(Fonte Electa Editore)

Tutuch, Uccello Tuono

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di R. Melillo, edizione Mephite

Pagine: 256 | Costo ?: 16.00

Attraverso la sua esperienza personale, l’autrice, che svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia «A. Aliotta» dell’Università Federico II di Napoli, dà spazio alle diverse e numerose popolazioni («Nazioni») indigene del Canada, ciascuna con le proprie tradizioni ed espressioni culturali, tutte dalla tradizione millenaria.
Il libro si divide in due sezioni fondamentali, oltre ad essere arricchito da documenti storici tra cui la «Dichiarazione delle Prime Nazioni» e discorsi del celeberrimo «Cavallo Pazzo», mistico molto riverito e capo degli Orlala Sioux, entrambi saggi della concezione «cosmica» dell’esistenza che queste popolazioni hanno.
Nella prima parte l’autrice prova, tra difficoltà di cui fa testimonianza, ad avvicinare il lettore alle concezioni del mondo di ricchissima spiritualità proprie di queste comunità, che hanno sempre vissuto basandosi sul principio della condivisione piuttosto che su quello della competizione; visioni che potrebbero racchiudere importanti spunti di riflessione anche per l’uomo occidentale, nell’auspicabile tentativo di riportare il terzo millennio dal probabile vicolo cieco dell’individualismo sfrenato verso le mete della solidarietà e della cooperazione sociale.
Nella seconda parte è raccolta una serie di interviste fatte dall’autrice ad alcuni esponenti delle varie comunità. Il questionario tocca i punti nodali della vita dell’uomo; si passa da domande sulla creazione a quelle sui concetti di proprietà, di giustizia e sull’essenza ultima dell’uomo. Tutti concetti cruciali per tentare di capire la postura indigena nei confronti della realtà terrena e ultraterrena, il loro pensiero politico e sociologico, il loro concetto di capo e di gerarchia; la posizione della donna nei rapporti sociali, molto più rilevante di quanto possa risaltare da film o da altri ritratti dell’industria occidentale nel tentativo primigenio dell’uomo, di qualunque etnia, di conservare il suo posto al centro del mondo, nell’estremo tentativo di restare vicino al Sacro, elargitore dell’esistenza e del senso delle cose e della vita.

Claudio Mundo

(05 Maggio 2005)

La magia delle piante. Scienza, natura e tradizione in cucina

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di E. Rampone Chinni, G. Marmo Gaeta, edizione Esselibri Simone

Pagine: 224 | Costo ?: 10.00

Il libro, che conduce una panoramica delle piante più comuni nell’area mediterranea, non impone mai il proprio intento didattico, che rimane sempre in sottofondo contribuendo alla vocazione enciclopedica del libro con i frequenti riferimenti alle origini mitologiche e storiche dei vari alimenti. In tal modo il testo può essere utilizzato altrettanto bene da chi opera o si prepara ad operare in cucina, come da chi vuole invece essere guidato a ragion veduta nella scelta dei cibi e delle diete. O comunque da tutti coloro che vogliono saperne di più su come preparare con successo e come usufruire con sano godimento di cibi e bevande.
Le tre parti di questo volumetto, la prima dedicata ai fiori ed alle spezie, la seconda gli ortaggi, alla frutta e alla verdura, la terza all’olivo ed alla vite, si aggirano tutte nell’ambito della culinaria.
Ciascuna sezione si compone di una breve introduzione generale completata da curiosi aneddoti dalle origini secolari o millenarie; poi, cenni botanici, storici e mitologici, indicazioni geografiche degli alimenti, analisi della composizione chimica, usi e credenze popolari, proprietà terapeutiche, indicazioni e controindicazioni, usi particolari, vocabolarietto in lingue straniere completano il testo assieme a ricette «insolite» e «antiche» (con a fronte il testo in lingua originale) rendendolo amichevole e di piacevolissima consultazione. Particolari sono sia le delucidazioni storiche e tecniche su caffè, cacao e tè, esaminati nelle loro numerose varianti e nelle diverse possibilità di preparazione, sia le informazioni sulla vite e l’olivo, elementi immancabili della dieta mediterranea italiana.
Il volume, che fa parte della collana «Nuova era», tratta la tendenza della cultura e del costume di richiamarsi a tradizioni antichissime, cercando d’interpretare il passaggio al terzo millennio come un’occasione di ritrovato equilibrio tra l’uomo e la natura, partendo dal rapporto tra l’uomo e il cibo, uno dei maggiori piaceri offertici dall’esistenza.

Claudio Mundo

(29 Dicembre 2004)

Vino e salute. Prescrizioni e pareri di un medico sommelier

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di A. Andreotti, edizione Edagricole

Pagine: 158 | Costo ?: 9.50

Nessuna criminalizzazione del vino, ma solo il desiderio di evidenziare i vantaggi per la salute che si possono avere da un consumo intelligente e moderato.
L’autore, un medico sommelier, maestro del bere (moderato) di qualità, svela al lettore i segreti del vino, racconta quel mirabile intreccio fra chimica e poesia capace di regalare gioia e salute all’Uomo savio.
Si tratta di un percorso completo alla scoperta del vino. Parte della materia prima, l’uva, poi illustra come il vino, pregiata e terapeutica bevanda, è giunto sino a noi, passando da Galeno al proibizionismo.
Nel manuale sono poi descritte le sostanze che lo compongono e le proprietà del bere moderato come farmaco a difesa della salute e del benessere dell’uomo. Un vademecum utile a tutti, che offre chiare risposte agli interrogativi più frequenti, come l’interazione con i farmaci, con la sessualità, con lo sport, con la bellezza e con molto altro ancora.

(Fonte Edagricole)

Le Medicine Non Convenzionali in Italia. Storia, problemi e prospettive d’integrazione

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di Guido Giarelli, Paolo Roberti di Sarsina, Bruno Silvestrini (a cura di), edizione FrancoAngeli

Pagine: 416 | Costo ?: 25.00

Quando ci si trova di fronte ad un libro come questo la prima rassicurante considerazione, gravida di speranze, che sorge naturale, è che anche in Italia finalmente esiste e si sta sempre più rafforzando (lontano da ogni conflitto di interessi) una vera, seria, reciproca, attenta collaborazione di altissimo livello tra esperti di Medicine Non Convenzionali e mondo accademico e della ricerca.
Se poi si aggiunge che il risultato di questo lavoro riceve il suggello della più importante rivista biomedica di Mnc, quale è eCam Journal, e della Federazione dei Medici si comprende bene quanto l’iniziativa rappresenti una pietra miliare nel panorama delle pubblicazioni sulle Mnc in lingua italiana.

Questo libro ha le sue radici antiche anche nella storica audizione che il Comitato nazionale per la Bioetica concesse il 18 giugno 2004 al Comitato permanente di Consenso e Coordinamento per le Medicine Non Convenzionali in Italia.

In quella occasione infatti si costituì attorno al prof. Bruno Silvestrini un gruppo di autorevoli componenti dell’alto consesso, tra cui vanno ricordati Carlo Flamigni e Luisella Battaglia, aperti e responsabilmente consapevoli della necessità del dialogo, sulla base di pari dignità e reciproco ascolto, con la parte più autorevole e rappresentativa di quelle nove Medicine Non Convenzionali che la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri aveva riconosciuto col famoso Documento di Terni del maggio 2002 di esclusiva competenza e responsabilità professionale del medico. A tale proposito il nuovo Codice Deontologico emanato dalla Fnomceo il 16 dicembre 2006 ha confermato la posizione di Terni con l’articolo 15 il cui terzo comma così recita: «È vietato al medico di collaborare a qualsiasi titolo o di favorire l’esercizio di terzi non medici nel settore delle cosiddette pratiche non convenzionali».

Il 20 ottobre 2003 a Bologna, nell’ambito del 43° Congresso nazionale della Società italiana di Psichiatria, venne tenuta a battesimo dalla Fnomceo la storica Conferenza di Consenso sulle Mnc in Italia che portò alla firma, per la prima volta in Italia e in Europa, del Documento di Consenso sulle Medicine Non Convenzionali, a tutt’oggi sottoscritto da ben 41 sigle, tra cui il Tribunale per i Diritti del Malato dell’Emilia-Romagna e dalle associazioni di pazienti di Mnc.

Da quell’evento scaturì il 5 dicembre 2003 la costituzione del Comitato per le Mnc in Italia che da quel momento ha assunto sempre più il ruolo di riferimento unitario, multidisciplinare e multiprofessionale, no-profit, delle Mnc nei confronti delle istituzioni sia nazionali sia regionali e locali. Attualmente il Comitato è composto da 23 tra associazioni, società medico scientifiche, federazioni e associazioni di pazienti, rappresentando circa 12.000 tra medici, odontoiatri e veterinari.

Dalla collaborazione tra Paolo Roberti di Sarsina e Guido Giarelli è nato il progetto di questa opera collettanea, nella quale ritrovare quale altro curatore e autore dell’opera il farmacologo Bruno Silvestrini, il primo ad avere fondato un dipartimento dedicato alle sostanze naturali (alla Sapienza di Roma), è il naturale effetto del rapporto di stima e continuità di collaborazione a sua volta nato e consolidatosi con il coordinatore del Comitato fino dal 2004.

Frutto dell’incontro tra la sociologia della salute e la componente più aperta della Medicina italiana che ricerca da tempo nelle Medicine Non Convenzionali lo stimolo e l’occasione per un ripensamento profondo nella direzione della Medicina Centrata sulla Persona, il libro nella prima parte analizza le «questioni aperte» sulla strada della realizzazione della Medicina Centrata sulla Persona: la domanda di Mnc da parte dei cittadini, i suoi profili di prevalenza e le modalità di utilizzo; l’offerta pubblica e privata di Mnc in Italia e le sue caratteristiche organizzative e professionali; il ruolo del sistema politico, a livello statale e regionale, e degli ordini professionali nei processi di regolamentazione e autoregolamentazione delle Mnc; il problema della ricerca scientifica e dei metodi e degli strumenti per valutare l’efficacia delle Mnc; i percorsi formativi di base a livello di didattica universitaria; il problema dei valori e dei principi morali sia delle Mnc, sia delle concezioni del mondo ad esse sottese.

La presenza autorevolissima del mondo accademico con alcuni dei suoi rappresentanti più impegnati nella costruzione di un percorso comune e condiviso con gli esperti di Mnc di insegnamento di queste discipline nell’università è un altro degli aspetti qualificanti dell’opera.

Nella seconda parte del volume, alcuni dei più qualificati esponenti delle diverse Mnc operanti in Italia presentano la loro disciplina nel nostro paese partendo da una sua ricostruzione storica per descrivere poi i principali strumenti formativi, professionali e di ricerca scientifica che ogni Mnc si è data, concludendo con una riflessione sulle principali problematiche che l’integrazione delle Mnc comporta nel contesto del Servizio sanitario nazionale. In questa seconda parte dell’opera è trattato anche lo Shiatsu che pur non essendo, a differenza delle altre, una disciplina sanitaria ha uno status a profilo professionale di alto livello formativo e tecnico.

Quello che emerge è un quadro dello stato dell’arte delle Mnc ricco e variegato, mai tentato prima, che riflette la tendenza verso un pluralismo sanitario reale, anche se incompiuto e non ancora pienamente legittimato, ricco di forti potenzialità e di tutti gli elementi e le condizioni richieste per un profondo rinnovamento del mondo sanitario e della cultura della salute.

Finalmente è quindi a disposizione non solo del ricercatore, dell’esperto, del professionista, dello studioso ma altresì dei cittadini che vogliano conoscere e comprendere, attraverso un’esposizione semplice, chiara e completa, il libro di riferimento delle Medicine Non Convenzionali in Italia.
Speriamo che l’uscita di questo libro sia il migliore viatico tecnico per l’auspicata e da troppo tempo attesa, ormai venti anni, legge quadro nazionale sulle Mnc che il Governo si è impegnato ad emanare.

Manuale della certificazione energetica degli edifici. Norme, procedure e strategie d’intervento

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di Giuliano Dall’Ò, Mario Gamberale, Gianni Silvestrini, edizione Ambiente

Pagine: 400 | Costo ?: 48.00

«Comunicare in modo chiaro e semplice la qualità energetica di un edificio attraverso un attestato o una targa da far vedere è allo stesso tempo un’azione efficace ma complessa», così ha commentato Giuliano Dall’Ò, autore insieme a Mario Gamberale e Gianni Silvestrini, di «Manuale della certificazione energetica degli edifici. Norme, procedure e strategie d’intervento» (Edizioni Ambiente).

Scritto da alcuni degli esperti italiani più qualificati del settore, il volume è uno strumento essenziale per affrontare uno dei temi più «caldi» del momento. L’adozione della direttiva europea 2002/91/Ce ha portato in primo piano il tema dell’efficienza energetica degli edifici, mettendo in luce il pesante ritardo del nostro paese nell’adeguare la qualità dell’edilizia esistente e di nuova costruzione a parametri altrove già operanti. Nello stesso tempo si sono evidenziate anche le enormi opportunità connesse alla sfida della più grande trasformazione che il nostro settore edilizio abbia mai affrontato.

Riprendendo le parole di Dall’Ò, quindi, la certificazione energetica è «efficace perché questa sintetica informazione può davvero modificare il rapporto tra efficienza energetica e mercato immobiliare valorizzando una qualità fino a oggi trascurata e aprendo prospettive nuove, non più di nicchia, a un mercato delle nuove tecnologie; complessa perché dietro a quel numero o a quella classe ?dichiarati?, e che ?fanno la differenza?, non c’è semplicemente la compilazione di un certificato ma molto di più: un percorso nuovo, un nuovo approccio che coinvolge tutta la filiera dalla progettazione alla realizzazione».

In questi ultimi anni in Italia, e ovviamente nel resto dell’Europa, c’è stato grande interesse nel promuovere la certificazione energetica, spinto dalla consapevolezza di quanto sia importante migliorare la qualità energetica degli edifici nuovi, così come di quelli esistenti, in un settore che da solo incide per il 40% sui consumi totali di energia.

È in questa situazione, effervescente e al contempo non priva di elementi di criticità, che il Manuale della certificazione energetica degli edifici, che delinea un percorso che valorizza la procedura di certificazione e tutto il suo potenziale. Non una semplice mappa di ciò che sta succedendo ma uno strumento pensato per i soggetti che di questi processi sono i protagonisti, che con i loro diversi ruoli, competenze e responsabilità, concorrono a un obiettivo comune: fornire all’utente un’informazione chiara, sicura e affidabile sulla qualità energetica dell’edificio.

Il manuale è strutturato in sezioni che affrontano i vari aspetti della «certificazione energetica»: quelli tecnici, come le metodologie di calcolo e i diversi criteri di classificazione, ma anche quelli applicativi che non possono prescindere da un percorso di qualità che vede nel certificatore un soggetto non passivo ma attivo e indipendente. Per la prima volta si individua uno schema in sintonia con i parametri di qualità adottati negli altri settori.

Lo scopo del libro è prima di tutto chiarire che il certificatore non ha solo un ruolo tecnico, ma deve contribuire ad accelerare il processo di rinnovamento del settore edilizio, rimasto per troppo tempo insensibile alle esigenze di maggiore efficienza energetica. È per questo che una parte importante del volume fornisce «istruzioni per l’uso» su cosa si può fare per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, ma anche degli impianti, in una logica integrale e senza trascurare gli aspetti economici e le opportunità offerte dagli incentivi pubblici.

I temi trattati vogliono stimolare anche chi progetta, chi ha il difficile compito di dirigere le fasi realizzative e chi si occupa della gestione: perché la certificazione energetica avrà successo solo se verrà compresa, apprezzata, valorizzata e non semplicemente subita.

Gli Autori

Giuliano Dall’Ò, coordinatore del Gruppo di lavoro sull’efficienza energetica di Kyoto Club, è architetto e professore di Fisica Tecnica Ambientale presso il Politecnico di Milano. Direttore di Sacert, il primo sistema di accreditamento nazionale volontario di certificatori energetici, è direttore scientifico della rivista Progetto Energia.

Mario Gamberale, ingegnere, ricercatore dell’Università «La Sapienza» di Roma è un esperto di efficienza energetica e fonti rinnovabili. Docente e coordinatore della sezione Fonti Rinnovabili del Master Ridef. È membro del Comitato Direttivo della Piattaforma europea sul fotovoltaico. Amministratore delegato di AzzeroCO2 e direttore operativo del Kyoto Club.

Gianni Silvestrini, ricercatore del Cnr, è direttore scientifico di Kyoto Club, della rivista QualEnergia e dell’omonimo portale. Ingegnere, coordina il Master Ridef del Politecnico di Milano e dello Iuav di Venezia. È stato consigliere sui temi dell’energia e dell’ambiente del Ministro dello Sviluppo Economico e direttore generale del Ministero dell’Ambiente. È presidente della sezione italiana Ecolabel del Comitato Ecolabel-Ecoaudit.

(Fonte www.edizioniambiente.it)

Biocarburanti fai–da–te

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di Roy Virgilio, edizione AAM Terra Nuova

Pagine: 232 | Costo ?: 14.00

I biocarburanti rappresentano davvero un’opportunità per l’ambiente e una soluzione efficace per abbattere sensibilmente l’inquinamento delle nostre città? Oppure rischiano di far innalzare in modo ingiustificato i prezzi dei prodotti agricoli e causare un’ulteriore deforestazione per le ultime aree vergini del Pianeta? È vero che biodisel, etanolo e altri carburanti vegetali si possono usare da subito sulle auto in circolazione senza provocare danni ai motori?
Questo libro, primo manuale nel suo genere, risponde in maniera esaustiva a tutte queste domande, dimostrando che in molti casi basta una pinza e un cacciavite per convertire con successo la propria auto ad olio vegetale o ad alcol. Perché non provare?

Medicina darwiniana

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di di Fabio Zampieri, edizione Mattioli 1885

Pagine: 160 | Costo ?: 12.00

Frutto di tre anni di ricerca, questo saggio storico-teorico vuole analizzare il fenomeno contemporaneo della medicina darwiniana e ricostruire le sue radici storiche, analizzando anche un periodo storico precedente, definito del “darwinismo medico” e caratterizzato da un utilizzo più marcatamente
ideologico delle tematiche darwiniane in medicina. Darwinismo medico e medicina darwiniana si occuparono in genere delle stesse trematiche, che si riducono essenzialmente a tre: studio della predisposizione genetica alle malattia, concetto di malattie della civiltà, evoluzione delle malattie infettive. Pur essendo un testo di storia, assume un valore particolarmente attuale: attraverso la teoria darwiniana si può recuperare un’idea dell’individualità come frutto della storia evolutiva, riscoprendo l’importanza
della reazione dell’individuo rispetto alle malattie e ai prodotti chimici.
www.mattioli1885.com/novità

Economie locali e competizione globale

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di Luigi Federico Signorini, Massimo Omiccioli (a cura di), edizione Il Mulino

Pagine: 368 | Costo ?: 26.00

Nel panorama di un’economia in difficoltà, come quella del nostro paese, i modelli di sviluppo locale sono in grado di far fronte alle sfide competitive poste dall’attuale contesto tecnologico e di mercato? Si ripropongono in forme nuove temi antichi della discussione sui punti di forza e di debolezza della struttura industriale italiana, sulle potenzialità di crescita e sulle stesse capacità di tenuta dei sistemi locali di piccola impresa per anni motore fondamentale dello sviluppo economico. Questo volume, che trae origine da una ricerca promossa dal Servizio Studi della Banca d’Italia, mette alla prova vecchie e nuove teorie sui distretti industriali. Offrendo una nuova descrizione dei fenomeni di agglomerazione industriale in Italia e della loro evoluzione nel tempo, discute il ruolo che in essi giocano l’istruzione, il funzionamento dei mercati locali del lavoro e il «capitale sociale»; dedica infine particolare attenzione alle potenzialità e ai limiti dell’internazionalizzazione dei sistemi italiani di piccola impresa.

(Fonte Il Mulino)

Ecologia forestale

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di M. Paci, edizione Edagricole, Bologna

Pagine: 310 | Costo ?: 40.00

I sistemi forestali svolgono un ruolo di primo piano negli equilibri della biosfera tutta, compresa l’umanità, nonostante essa da millenni ne viva al di fuori.
Per questo, in un’epoca segnata da cambiamenti climatici, deforestazioni e inquinamento, si impone la necessità di una gestione forestale ecologicamente sostenibile di questi ecosistemi, dopo gli squilibri su scala planetaria provocati dagli eccessi di sfruttamento.
Scopo di questo lavoro, nella sua completamente aggiornata seconda edizione, è fornire le conoscenze su struttura e funzionamento dei sistemi forestali e aiutare a porre le fondamenta per un corretto approccio gestionale. Il libro tratta con particolare attenzione la componente arborea degli ecosistemi forestali e rappresenta una base conoscitiva imprescindibile per chi, mediante la selvicoltura, dovrà intervenire su struttura e dinamismo dei boschi.
In questo senso, la conoscenza dei meccanismi che consentono all’albero di approvvigionarsi di acqua dal suolo o di fissare il carbonio atmosferico, rappresenta solo la parte di un percorso gerarchico che dall’individuo porta alla comunità vivente, all’ecosistema e al paesaggio. Insomma, un insieme di ecosistemi interagenti fra loro, come foreste, campi coltivati, incolti, pascoli, fiumi, laghi e centri abitati.
Una piacevole premessa storica sui rapporti uomo-bosco, in cui si affrontano le problematiche legate al ruolo ecologico svolto dall’uomo nelle varie epoche, apre questo lavoro scientifico che insegna a difendere a denti stretti la biodiversità e la complessità, protagoniste di un capitolo a parte, fondamentali per la collettività umana. In particolare, l’introduzione storica pone al centro dell’attenzione la specificità dell’azione antropica nei confronti degli ecosistemi forestali. Vengono messi a fuoco i rapporti uomo-bosco nel corso delle varie epoche, fino ad arrivare ai nostri tempi, contrassegnati da cambiamenti climatici, inquinamento, deforestazioni su larga scala.
Segue un approccio sintetico dedicato all’introduzione ai concetti di base per lo studio dei sistemi, in cui si sottolinea come le foreste, al pari degli altri sistemi complessi, non vadano esaminate come semplice sommatoria degli elementi che le compongono ma come unità dotate di proprietà collettive. Il successivo approccio analitico, basato sul ruolo delle componenti biotiche e abiotiche, presenta lo studio dei fattori fisici che viene affrontato a vari livelli di scala, dall’individuo, alla vegetazione, all’ecosistema sino ad arrivare all’analisi del dinamismo dei sistemi forestali, soggetti a continue trasformazioni cui si cerca di dare risposte anche attraverso lo studio delle foreste vergini, punti di riferimento per interpretare il dinamismo della vegetazione in assenza di disturbo antropico. Dall’ecosistema si passa poi a un livello gerarchico superiore, il paesaggio, insieme di ecosistemi interagenti fra loro, strettamente legato a fattori antropici oltre che ad agenti biotici ed biotici. Le trasformazioni paesaggistiche vengono interpretate anche alla luce di mutamenti sociali come la colonizzazione forestale delle terre abbandonate in seguito allo spopolamento della campagna e della montagna, la manifestazione più evidente di queste relazioni.

Claudio Mundo

(11 Dicembre 2004)